Si fa sempre più vicina la data di uscita dell'attesissimo live action Netflix di Cowboy Bebop, prevista per il prossimo novembre, e nel mentre i fan si domandano in che modo verranno riscritte le avventure di Spike Spiegel e la sua cricca che abbiamo imparato ad amare guardando nell'anime originale. A tal proposito, lo showrunner e sceneggiatore della serie televisiva André Nemec, durante una lunga chiacchierata con il sito d'informazione statunitense Polygon, ha cercato di spiegare in che modo lui e il resto del suo staff hanno voluto reinterpretare l'opera diretta da Shinichiro Watanabe nel 1998.

"Questo è Cowboy Bebop, è un qualcosa viene considerato sacro, perciò non facciamo cazzate." È questa una delle frasi che Nemec ha ripetuto più volte ai suoi durante i lavori sul live action iniziati nel 2019, conscio dell'attaccamento dei fan a quest'anime ormai diventato di culto in tutto il mondo. "Abbiamo scrutinato i set, gli oggetti di scena, i costumi, le modifiche, abbiamo discusso su tutte queste cose e non lo abbiamo fatto perché volevamo scimmiottare l'anime, ma perché volevamo far rivivere lo spirito dell'anime." Quella di Nemec e la sua squadra di creativi è stata un'attenzione così maniacale che li ha spinti addirittura a riguardare tutti i film che sono stati fonte d'ispirazione per Watanabe.
 
Cowboy Bebop

Ma come si può prendere un anime dello scorso secolo e renderlo un live action figlio dei nostri tempi? Nemec ha voluto mettere abbastanza enfasi su questo punto. Il live-action di Cowboy Bebop sarà ben più di un "remake", considerato quello detto sopra e il fatto che ricreare una serie animata usando attori in carne ed ossa richiede molti compromessi. Innanzitutto, si è parlato del setting futuristico di questa storia e di come sia caratterizzato da un forte multiculturalismo, tema assai centrale ai giorni nostri e a cui i produttori hanno dato molta importanza. In seguito, Nemec ha parlato di come si è lavorato per reintrodurre al nuovo pubblico i personaggi principali: lo staff ha dovuto quindi concentrarsi molto sulle loro presentazioni e sui loro intrecci, soprattutto dialogando con gli attori Johnny Cho (Spike), Mustafa Shakir (Jet Black) e Daniella Pineda (Faye), i quali, secondo lo showrunner, hanno dimostrato tanto impegno e spirito per entrare nei loro rispettivi ruoli.

Infine, non mancano i messaggi di stima nei confronti di coloro che hanno lavorato sull'anime. Nemec si è sempre detto un grande ammiratore delle musiche di Cowboy Bebop e perciò si è detto onorato di aver lavorato insieme alla compositrice Yoko Kanno, che ha saputo nuovamente sorprenderlo grazie a questa nuova colonna sonora che ricalca lo stile dell'originale. Sarà anche possibile riascoltare qualche brano noto durante il live action, ma lo sceneggiatore ha voluto rimanere ambiguo su questo punto, forse anche per non rovinarci la sorpresa.
 
Cowboy Bebop

Cowboy Bebop sarà un live action che mostrerà i suoi muscoli grazie ai dettagli, stando a quanto detto da Nemec. Lui e la sua squadra hanno voluto ricreare Cowboy Bebop perché riconoscono e ammirano la visione di Watanabe, che l'hanno intesa come un "gioioso miscuglio di cultura pop". E a proposito di Watanabe, Nemec ha parlato della collaborazione con lui in questo modo: "La parte più bella di questo progetto è stato sapere che eravamo stati invitati a lavorare su una storia originariamente costruita da un'altra persona e che questa persona è stata così generosa nel dirci che dovevamo raccontare la nostra storia."


Fonte Consultata:
Polygon