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9.0/10
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Ok, partiamo dal presupposto che è passato un annetto da quando ho visto nabari su mtv, quindi qualche particolare potrebbe sfuggirmi.

Nabari parla di un ragazzo, Miharu, che ha uno strano potere dentro di sè, e questo gli causerà una serie di disgrazie e disavventure. Nabari è, prima di tutto, una storia a sfondo psicologico, dove gli obbiettivi di tutti i personaggi si riuniscono in un obbiettivo comune: la pace. Non c'è nessuno che vuole conquistare il mondo, oppure che vuole soggiogare un qualcosa per lo sfizio di averla, e questa presenta un'innovazione nel mondo dei ninja, che dopo l'arrivo di Naruto era diventato canonizzato e ripetitivo (soliti ragazzi che all'improvviso diventano ninja professionisti e combattono il cattivo di turno con i superpoteri o con gli shuriken) . C'è anche chi dice che Nabari non è altro che la copia di Naruto ma come anzi detto c'è una grossa differenza tra le due serie. La storia è poi molto commovente, e non è mai ripetitivo nè scontato, anche perchè alcune decisioni dei personaggi e alcuni colpi di scena sono davvero impossibili da prevedere. La struttura della storia si basa sul recupero dei cinque rotoli dei villaggi ninja da parte dei villaggi di Banten e Fuma prima del villaggio rivale Kairoshu, senza però, come detto prima, mancare di colpi di scena. Le scene commoventi non sono poche, ma anche i combattimenti non mancano, ma solitamente sono brevi e raramente durano più di un episodio. Durante la storia i sentimenti dei personaggi sono molto importanti per le scelte degli stessi, che li unisce in un turbine di emozioni, facendoli sembrare tanto grandi e forti quanto piccoli e vulnerabili.
La regia è statica, ma dove deve si fa valere con scene commoventi ed estremamente emotive, lasciando molta tristezza alla fine dell' episodio.
Il soggetto è molto ambiguo: mentre nella prima parte della serie si cerca di rendere il tutto con una storia semplice e diretta, nella seconda si viene a creare un intrigo sviluppato e complesso, utilizzando però le basi costruite nella prima parte. Quindi si può facilmente capire che la storia era stata progettata tutta dall'inizio.
La sceneggiatura è adatta al suo compito, con dialoghi brevi e drammatici nella metà della serie, mentre sono più lunghi e articolati nella prima parte e nelle penultime puntate, dove si spiegano prima le regole alla base di questo mondo, poi come stanno davvero le cose.
La caratterizzazione dei personaggi è molto buona, e i vari personaggi non si asso0migliano mai, tranne due personaggi per cui scoprirete perchè.
Il character design è molto plastico, forse per evitare il pacioccolo alla Naruto o il buffo alla Sasuke, il piccolo ninja, ma è pur sempre gradevole.
Le animazioni sono abbastanza fluide, anche se i combattimenti sono molto plastici e abbastanza realistici, quindi niente di proprio spettacolare, ma in fondo, per un anime del genere, avrebbe stonato troppo uno stile di combattimento da circo.
I fondali hanno uno stile abbastanza pittoresco ma non danno affatto fastidio.
I disegni in generale sono buoni, e non ho notato particolari bug (e comunque, io non me ne intendo dell'argomento), ed è gradevole.

Le musiche sono molto belle e aggraziate, composte da musica classica portata su toni alti e medi, dando un alto senso di drammatizzazione. Le tre sigle (due di chiusura e una di apertura) sono orecchiabili, anche se di stampo classico (opening rockeggiata per dare energia, e ending drammatiche con sfondi della vita quotidiana per chiudere) .

Il doppiaggio giapponese non l'ho mai ascoltato, ma quello italiano era pesante, e rendeva ancor di più la drammaticità dell'opera.

(Per farla breve, l'anime è molto drammatico, e quindi tutti i componenti sono mirati a far commuovere lo spettatore, compresa la scelta dei combattimenti poco fluidi e poco spettacolari, secondo me atti a darne poco risalto.

Conclusione: Il voto è 9, perchè fa commuovere ma non rende fortunatamente l'effetto telenovela con cose scontate tipo il classico: "Ti amo! " Non merita la perfezione per il finale scontato ad un certo punto, che comunque non rovina l'anime, in confronto ad altre serie più belle di questo con un finale orrido. Consigliato a quelli che, come me, si sono stancati dei soliti ninja, e cerchino qualcosa di innovativo e commovente. Addio Naruto e Sasuke, benvenuto Miharu Rokujo!



Voto: 9