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Neo Angelique Abyss è un anime di 13 episodi (sia lode ai creatori per questa scelta) realizzato nel 2008 nel paese del Sol Levante. Come tanti altri anime, anche questo è tratto da una visual novel o comunque da un videogame, che in precedenza aveva ispirato un’altra serie animata… eh già, le disgrazie non vengono mai da sole.

Ora, la storia di Neo Angelique Abyss potrebbe anche sembrare interessante, e anzi, ammetto che in parte ero rimasto incuriosito dopo aver visto il primo episodio, tuttavia non sempre la confezione consente di giudicare il contenuto, e in questo caso il detto è quanto mai giusto. In apparenza l’abito fantasy confezionato sembra avere discrete potenzialità; lo spettatore viene condotto nell’immaginario mondo di Arcadia, una realtà dal sapore quasi ottocentesco segnata dalla piaga dei Thanatos, mostri di origine ignota che terrorizzano la popolazione, decimandola. Per lungo tempo gli unici a poter combattere e purificare queste terrificanti creature erano ragazzi, tuttavia, improvvisamente, una ragazza di nome Angelique si scopre in possesso di un potere immenso, in grado di purificare e far sparire i Thanatos. Fin qui, come detto, sembrerebbe anche interessante, ma la realtà è ben diversa: in primo luogo questi poteri non vengono mai spiegati, e, per quanto ci si possa impegnare, i vari purificatori che circondano Angelique appaiono dei normalissimi quanto bellissimi ragazzi, anzi è solo la bellezza a renderli in qualche modo ‘diversi’, ma non credo che questo sia sufficiente per combattere dei mostri. La stessa ambientazione pecca in superficialità; gli autori non si sprecano a dare una storia al mondo di Arcadia, è pertanto forte (oltre i limiti del lecito) la sensazione di realtà fittizia che permea l’intera storia. Ci si potrebbe consolare nell’aspetto sentimentale, eppure anche qui le cose seguono la stessa via appena descritta. A dire il vero, considerando la protagonista circondata da bellissimi ragazzi, tutti ovviamente affascinati da lei, è abbastanza difficile non immaginare alcuno sviluppo sentimentale, eppure è così. Insomma Neo Angelique Abyss potrebbe anche essere definito come fantasy, brutto e fatto male, ma pur sempre tale, tuttavia è impossibile definirlo un’opera sentimentale o romantica.

Quanto detto sulla storia vale anche per i personaggi. Su tutti Angelique svetta per la sua superficialità; la si potrebbe anche definire ‘oca’, ma un termine del genere non le renderebbe merito, in realtà è ‘pesante’ e irritante.
L’unica cosa che si può salvare è la realizzazione grafica, che peraltro comunque non eccelle, e anzi nelle fasi concitate mostra evidenti limiti; però, se confrontata con il resto dell’anime, almeno una sufficienza la merita.

In chiusura, posso solo che sconsigliare la visione di quest’anime superficiale e inutile sotto tutti i punti di visti. Per pura questione di principio l’ho visto tutto, seconda serie inclusa, ma concludere è stata una vera sofferenza, sensazione che solo un altro anime (di cui non dirò il nome) è riuscito ad eguagliare e superare. L’unica effettiva utilità di Neo Angelique Abyss potrebbe essere quella di dare un’ampia carrellata di idee già ampiamente sfruttate e, soprattutto, una collezione impressionante di bei ragazzi (e la cosa personalmente mi interessa meno di 0), il che la dice lunga sulla pochezza di quest’anime.