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8.0/10
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<i>Eureka Seven</i>: tanto se n'era parlato, tra chi gridava al capolavoro e chi al "niente di che". Beh, personalmente ritengo che la via stia nel mezzo, propendendo forse di più verso la lode. Questa volta vorrei procedere ad analizzare punto per punto.

Personaggi
Come caratterizzazione quelli di Eureka Seven sono senza dubbio impeccabili, soprattutto i caratteri secondari. Però c'è da dire che la protagonista femminile (Eureka) è, sì, molto approfondita e gode di grandi e realistici sviluppi, ma ogni tanto, anzi, troppo spesso - è questo il problema - succede, quando ormai dovrebbe aver superato e ri-superato i propri problemi, che fa marcia indietro. Lì via con i soliti piagnistei, sensi di colpa, ecc.: il tutto è terribilmente frustrante. A detta degli stessi produttori si sono ispirati a Nadia per Eureka, anche se io l'ho trovata molto più scopiazzata da Rei Ayanami, ma lasciamo perdere. Beh, a quanto pare i creatori si sono ispirati anche per il suo carattere spesso insopportabile, seppure in modo diverso.
Renton, il protagonista, è invece forse il più riuscito. E' un normale ragazzino di 14 anni che come tutti a quell'età si fa un sacco di pippe mentali sui suoi problemi e su Eureka, con cui vuole provarci. Insomma, Renton è un personaggio davvero realistico, coerente e approfondito alla perfezione, però anche questo qui ogni tanto rinizia a lamentarsi della vita e tutto il resto, un po' esagerato, ma forse qui ci può stare.
Ottima anche la crescita dei personaggi secondari, come ho detto sopra, ad esempio di Holland e di Talho, ma anche di qualcun altro.
Si sarebbe invece dovuto dare molto più spazio ad Anemone, che in fin dei conti ricopre un ruolo fin troppo secondario rispetto a quanto la sceneggiatura voleva farci credere. Tale personaggio viene mostrato troppo di rado, salvo negli ultimi episodi, dove finalmente la sua personalità viene approfondita, ma ne esce purtroppo uno sviluppo dei più banali e prevedibili in circolazione.
Sì, i personaggi sono eccellenti e tutto, ma non possono fare a meno di cadere spesso nella banalità e nella prevedibilità, soprattutto nel caso dei due protagonisti, dove a volte si raggiungono vette di fastidioso infantilismo. Considero quest'anime rivolto a un pubblico prevalentemente giovane, a differenza del suo "gemello" futuro Xam'd, che è da considerarsi più seinen che shounen.

Trama
Il meglio di E7, e ciò che gli fa meritare il successo ottenuto, si trova qui.
La storia è complessa, a tratti profonda, e l'intreccio degli eventi e delle scoperte è azzeccatissimo, anche se troppo lineare (di questo ne parlerò più avanti) e non esente da forzature, in particolar modo negli ultimi episodi. Le situazioni sono, sì, emozionanti e tutto, ma troppo ricercate.
A tagliare una gamba all'anime sono purtroppo i numerosi filler, principalmente concentrati nel primo arco della serie, che appesantiscono e annoiano la visione inutilmente. Insomma, si poteva benissimo fare a meno di 10-15 episodi nel complesso - 39 episodi sarebbero stati perfetti.

Regia e sceneggiatura
Mmm, qui l'anime non se la cava un granché bene. Fin dal primo episodio possiamo notare che questi aspetti sono piuttosto stereotipati e lineari. I colpi di scena ci sono, per carità, ma appaiono troppo telefonati per colpa di una regia piuttosto banale e infantile. Insomma, molte sequenze di quest'anime appaiono "finte", troppo teatrali, e abbassano il livello di coinvolgimento generale dello spettatore. Inoltre, per quanto riguarda la storia d'amore, spesso alcune scelte narrative sono fastidiosamente smielate, soprattutto nel finale si cade quasi nel ridicolo. Il tutto rende l'anime molto più infantile di quanto non sia già.
Per non parlare poi dei combattimenti: tutti uguali, noiosi e poco avvincenti, sempre con le stesse inquadrature. In una parola "inguardabili". Fortuna che ce ne sono pochi, così che non vanno a influenzare la valutazione finale.

Musiche
Bah, chissà che mi aspettavo. C'è un solo brano molto carino, gli altri invece sono i tipici sottofondi all'ordine del giorno, ci aggiriamo fra la sufficienza e la mediocrità. Quindi, salvo qualche scena implementata con quel pezzo che vi dicevo, raramente la colonna sonora riesce a esaltare e a dare molta enfasi a ogni situazione.

Disegni e animazioni
Il chara design è ottimo, le animazioni sono invece nella media, dalla Bones mi sarei aspettato di più, soprattutto dopo avere visto <i>Bounen no Xamdou</i>, nettamente superiore sotto questo punto di vista. Per quanto riguarda il mecha design, direi che è leggermente sopra la media, ma i mezzi peccano di carisma, sono abbastanza "freddi" salvo uno o due modelli.

Contenuti
Sono splendidamente collegati ai risvolti della trama e dei personaggi, praticamente impeccabili e sempre coerenti con sé stessi; sono ottimi i messaggi che E7 vuole lasciare.

Se devo essere sincero all'inizio avevo molte aspettative riguardo <i>Eureka seven</i>, che si sono poi abbassate con la prima ventina di episodi, ma riprese più avanti e calate un po' quando ho riflettuto su vari dettagli nel complesso dei 50 episodi.
Eureka Seven è un'ottima serie, probabilmente fra le migliori del 2005, ma ci sono diversi elementi che compromettono il valore complessivo dell'opera come, ad esempio, la mancanza di originalità e le troppe situazioni viste e riviste che non ho menzionato in precedenza. Se solo si avesse avuta più voglia di osare a partire dal target, l'anime sarebbe stato sicuramente migliore. Se, ad esempio, fosse stato un seinen, le diverse scelte tecniche che ne sarebbero derivate gli avrebbero sicuramente concesso l'appellativo di "capolavoro", che purtroppo invece non è riscontrabile nella realtà dei fatti.