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"La rivoluzione di Utena" narra la storia della protagonista, Utena, una ragazza che veste l'uniforme maschile, che noterà una giovane ragazza, Anthy, mentre viene picchiata dal suo fidanzato Saionji, senza un motivo apparente. Nel tentativo di proteggere la ragazza, Utena verrà sfidata a duello dallo stesso Saionji, poiché la protagonista possiede il sigillo della rosa, che permette di accedere all'arena dei duelli per determinare il possesso della sposa della rosa, una ragazza che rappresenta la chiave per accedere al potere di rivoluzionare il mondo. Ma chi è veramente la sposa della rosa? Perché una semplice accademia nasconde un circolo di duellanti che si contendono la giovane Anthy?

Guardando la superficie, Utena appare come un anime banale e pieno di pretese, che sembra non avere una meta o uno scopo preciso, ma la superficie è trasparente, infatti lo spettatore dovrà impegnarsi nel guardare attraverso quest'ultima, per scoprire l'incredibile quantità di particolari, che segnano l'unicità di tale titolo.
Quella di Utena è stata una visione molto difficile ma interessante, poiché il titolo presenta molti elementi che nella loro esagerata bizzarria risultano alquanto fuori luogo e privi di senso, eppure Utena riesce a conquistare e interessare lo spettatore, senza il bisogno di effetti speciali o mecha annessi, ma come?

Utena si divide in 3 (anche se sono 4, a dire il vero) saghe, che dal punto di vista personale tengo a suddividere in: verità, rivelazione e rivoluzione.
Nel primo episodio si assiste a un inizio troppo estremo e velocizzato, dove la protagonista viene catapultata in un contesto privo di fondamento e fin troppo assurdo per generare una buona impressione. Infatti è normale che lo spettatore si sentirà spinto nel rinunciare alla visione. Ma quella di Utena è una storia che trova le sue numerose spiegazioni e fondamenta con il proseguire degli episodi, dove si assiste alle numerose e particolari figure che popolano l'accademia Ohtori.
Nella prima saga, la verità, si assiste all'introduzione dei personaggi del consiglio studentesco, che a differenza di Utena reclamano la sposa della rosa per accedere al potere di rivoluzionare il mondo: a quale scopo? Ogni singolo personaggio ha delle motivazioni e delle ossessioni da realizzare, ma sopratutto sarà dotato di una caratterizzazione particolarmente incisiva, che insieme al suo aspetto gli permetteranno di risplendere in una luce diversa dalle altre di fronte agli occhi dello spettatore.
La seconda saga, la rivelazione, propone una delle sceneggiature più interessanti e meno utilizzate, ovvero la caratterizzazione e la conclusione dei personaggi secondari, infatti all'interno dell'accademia non mancheranno delle "ombre" che seguono le azioni dei membri del consiglio studentesco: sorelle, amiche e perfino una sorta di schiavetto consenziente. Infatti il secondo arco narrativo è uno degli aspetti che ci permette di identificare la grande cura che il regista Ikuhara ha impiegato nel caratterizzare tutti i suoi personaggi, senza lasciarne nessuno al caso (le figure comiche a parte).
Infine nella terza e ultima saga, la rivoluzione, i numerosi misteri vengono alla luce, per poi assistere a un incredibile ed emozionante finale che esalta la grandezza di tale titolo.

L'adolescenza è stata una delle tematiche più trattate negli anni '90. In "Digimon" viene vista come un punto di transizione tra la felicità dell'infanzia e la realtà, in Evangelion viene rappresentata come il punto più vulnerabile della crescita dell'essere umano, mentre in Utena l'adolescenza trova la sua massima espressione senza alcuna restrizione morale. Per creare tale effetto si assisterà a una serie di allusioni a tematiche forti come l'omosessualità, l'incesto e i complessi di inferiorità. Da un lato si può intendere un disperato tentativo di inseguire l'originalità, mentre dall'altro si può assistere a un'incredibile quanto magistrale caratterizzazione dei personaggi, dove il tutto non si ridurrà a un semplice "x ama y" con scandalo annesso. Infatti il titolo attraverso la sua forte vena metaforica e le sue numerose sfumature non s'incentra esclusivamente sull'amore platonico come punto critico dell'adolescenza, ma preferisce creare una serie di incredibili interazioni e conflitti tra i personaggi e i loro sentimenti, che risultano strettamente collegati al potere di rivoluzionare il mondo. Un potere, una meta, che vanno raggiunti a ogni costo, ma che non sembrano avere nessuna consistenza, come i sentimenti dei protagonisti, che inseguono e combattono disperatamente per guadagnarsi tale potere, nel tentativo di soddisfare i loro problemi personali.

Utena stessa è un personaggio decisamente particolare e unico nell'ambiente dello shoujo, è una ragazza nobile, forte e ferma nei suoi ideali, che veste l'uniforme scolastica maschile, che crea una sorta di rapporto tra principe e principessa insieme alla giovane Anthy. Questa è una ragazza dotata di un carattere totalmente opposto al suo, poiché appare come una donna timida e silenziosa che ricopre il ruolo della sposa della rosa, un corpo che tutti desiderano per realizzare i propri desideri. Ma la protagonista non sembra interessata al potere di Anthy, poiché vuole garantirne la libertà e la possibilità di vivere come una ragazza normale.
Non mancheranno delle figure carismatiche come l'arrivista e ambizioso Touga, il suo amico d'infanzia, Saionji, l'autoritaria Juri e il sereno Miki. Infine vi sarà Nanami, un gag character che verrà caratterizzato in un modo alternativo quanto particolare, ma che non mancherà di esibire il suo lato forte quanto drammatico, perché, come ho già detto, nessuno viene lasciato al caso, poiché tutti i personaggi hanno delle motivazioni strettamente personali.

Uno degli aspetti più ricorrenti dell'anime sono le metafore. Anche se gli attori domineranno la scena il palcoscenico non mancherà di esibire la sua unica quanto particolare bizzarria decostruttiva. Un esempio è l'accademia Ohtori, dotata di un aspetto decisamente fiabesco e particolare, dato che il simbolo della rosa appare più volte all'interno della serie; oppure la figura della macchina che corre alla massima velocità, per poi compiere un rovinoso incidente, che simboleggia la forza delle convinzioni che si provano nella gioventù e il rischio al quale vanno incontro. Da menzionare la figura dell'ascensore, che scende sempre più in fondo, dove i personaggi al loro interno mettono in rilievo i propri problemi, per poi incarnarli nel pieno della loro disperazione.

L'aspetto rende quanto la caratterizzazione, non mancheranno dei ragazzi dal fisico tipicamente bishounen, che spesso tengono a distruggere la figura del ragazzo "cortese e carino", oppure delle donne che saranno capaci di presentare una bellezza tutta loro, senza il bisogno di apparire particolarmente dotate. Da menzionare le divise da combattimento, che spesso ricalcano la figura del principe, nonostante le numerose differenze che le distinguono.
La soundtrack non si sottrae dalla follia teatrale di tale titolo: un chiaro esempio è la musica che accompagna l'ascesa all'arena dei duelli, ovvero "Zettai Unmei Moshikuroku". Grazie alla presenza di H.J. Seazer, non mancheranno i numerosi cori trionfali, che gridano innumerevoli parole a sfondo metaforico, con il supporto di un intrigante quanto particolare sottofondo rock che esalta le numerose battaglie dove i personaggi esprimono nel pieno dell'anima i propri sogni e la loro voglia di realizzarli. Da menzionare l'opening "Rinbu Revolution" e le due ending "Truth" e "Virtual Star Hasseigaku".
Utena è indubbiamente un titolo di nicchia e bizzarro per farsi apprezzare dalla maggior parte del pubblico, ma ritengo giusto consigliarne la visione, perché è decisamente raro vedere delle perle come questa che splendono ancora oggi, mantenendo la stessa luce di un tempo.