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6.0/10
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"Mao Dante" è tratto da un'opera di Go Nagai, ed è probabilmente l'anime più blasfemo che abbia mai visto.
Quest'anime ha come protagonista Ryo Utsugi, un ragazzo (apparentemente) come tanti altri, che purtroppo però ogni notte non riesce a dormire per via di strani e terrificanti incubi che lo perseguitano, costringendolo a domandarsi da cosa possano essere provocati.
Nella città dove vive nel frattempo vengono ritrovati i cadaveri di alcune ragazze barbaramente assassinate, con il cuore strappato letteralmente dal loro petto. Ryo, dopo essere venuto a conoscenza di questi fatti di cronaca, rimane sconvolto.
Dopo un terribile incidente motociclistico dal quale Ryo esce miracolosamente indenne, inizia a farsi sempre più domande sui suoi sogni che sembrano sempre più legati alle morti delle ragazze assassinate. Il povero Ryo senza nemmeno accorgersene scoprirà pian piano il significato dei suoi terribili incubi e si ritroverà senza neppure accorgersene coinvolto in una guerra tra due opposte fazioni che deciderà le sorti del mondo intero.

Questa è a grandi linee la trama principale su cui si basa l'anime. Sebbene l'idea di base sia ottima, il modo in cui è stata strutturata l'intera serie lascia però purtroppo molto a desiderare.
Inizialmente la storia e il modo in cui viene narrata si rivelano molto interessanti e appassionanti, però con il passare degli episodi la stessa storia inizia a perdere colpi fino ad arrivare a una conclusione veramente deludente. Fortunatamente però l'anime conta solo 13 episodi, il che è un bene visto il costante appiattimento che la serie subisce episodio dopo episodio, riuscendo a evitare perlomeno il disastro.

Parlando del disegno, questo non fa certo gridare al capolavoro, ma è comunque di buona fattura, le animazioni sono però spesso legnose e poco dinamiche, rovinando così (in parte) scene e avvenimenti che avrebbero meritato una maggiore cura.
I registi che hanno diretto i vari episodi della serie se la sono cavata abbastanza bene, cadendo però in alcune ingenuità di regia che rischiavano di rovinare ulteriormente il prodotto, riuscendo però, in un modo o nell'altro, a tenere (abbastanza) viva l'attenzione dello spettatore spingendolo così ad andare avanti con la visione dell'anime.

La versione italiana può contare fortunatamente su un buon doppiaggio, tutti i doppiatori che prestano le voci ai personaggi se la cavano benissimo riuscendo a caratterizzare perfettamente il personaggio a loro affidato.
Per quanto riguarda le sigle di apertura e chiusura, ci ritroviamo di fronte a pezzi molto azzeccati: abbiamo, infatti, una sigla di apertura dal ritmo grintoso che riesce a coinvolgere lo spettatore; al contrario la sigla di chiusura ha una melodia più lenta e "malinconica" che riesce benissimo nell'intento di descrivere la drammaticità di alcuni eventi presenti nella serie, che infatti, spesso avvengono sul finale delle varie puntate. Buone invece le musiche presenti all'interno delle puntate che accompagnano gli eventi, senza però entusiasmare.

In conclusione, "Mao Dante" non è una brutta serie, purtroppo però riesce a raggiungere a fatica la sufficienza, il che è un peccato perché poteva essere veramente un ottimo anime. Tuttavia una storia che si appiattisce con il progredire della serie, e una regia e animazioni altalenanti minano fortemente quest'opera; fortunatamente però i soli 13 episodi fanno in modo che la storia non pesi troppo allo spettatore, permettendogli così di portare a termine la visione dell'intera serie.