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7.0/10
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Che peccato, Love Hina!
Partendo da un manga veramente di alto livello (vi consiglio di recuperarlo e leggerlo, merita!) sembrava ci fossero tutte le basi per creare un anime altrettanto valido. In realtà le cose non stanno proprio così.

Trama
La trama è allo stesso tempo scontata ed intrigante: Keitaro Urashima ha più volte tentato, senza successo, di entrare alla prestigiosa università Todai, in virtù di una promessa fatta in giovinezza a una bambina di cui ricorda però poco. Cacciato di casa per l'ennesimo insuccesso, approda alla pensione Hinata, di proprietà della nonna. Qui conoscerà una serie di ragazze, tra cui la bella Naru, con le quali darà vita a una serie di avventure mirabolanti.
Qui arrivano i punti dolenti: rispetto al manga sono troppo centrali le figure delle altre ragazze, mettendo spesso in secondo piano la vera protagonista femminile, ovvero Naru. Le stesse vicende, che nel manga sono quasi sempre incentrate sul rapporto tra i due protagonisti, spesso sono fini a se stesse e non strumentali alla trama: molte situazioni sovente ricordano più un anime demenziale che romantico.
Si può in conclusione dire che almeno la metà delle puntate siano inessenziali, inutili e scollegate con il mondo di Love Hina. Le scene romantiche, va detto, sono rese però abbastanza bene, nonostante siano troppo esigue rispetto a quelle presenti nel manga.

Grafica
Anche in questo caso caschiamo male. I dodici anni si fanno sentire tutti, in più l'animazione non era allo stato dell'arte già all'epoca dell'uscita. Siamo sul livello della sufficienza, però rimane l'amaro in bocca pensando alle stupende ambientazioni così poco e mal sfruttate: la stessa pensione Hinata è un luogo a metà tra il magico e il curioso che avrebbe meritato ben altra realizzazione.

I protagonisti
Keitaro è caratterizzato abbastanza bene, anche se a volte è tratteggiato in maniera un po' grossolana, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto psicologico e sentimentale. Naru, al contrario, ha perso molto carattere e dolcezza, risultando più simile a una tsundere cresciuta e monocorde. Le altre ragazze sono troppo stereotipate, risultando più simili a caricature che a personaggi verosimili: questo è dovuto al fatto che hanno troppo spazio all'interno della vicenda, quando nella volontà dell'autore avrebbero dovuto avere un ruolo di contorno e supporto, non centrale.

Doppiaggio
Molto valido. La stessa voce di Keitaro, senza una vera e propria personalità marcata, rispecchia perfettamente il personaggio. Tutti i personaggi sono resi alla perfezione, menzionando in particolare Naru: si salva solo grazie alla stupenda voce della Liberatori. Come al solito un ottimo lavoro.

In conclusione, promosso o bocciato? Nonostante la serie di critiche espresse sopra, il voto finale non è basso come si potrebbe immaginare. Di base è un anime godibile, a chi piace il genere sentimentale/demenziale: non è perfetto ma si fa guardare.
Il vero problema è che di Love Hina ha poco o niente. Il lavoro di Akamatsu aveva una marcia in più, cosa che manca a questa rappresentazione.
Se la valutazione fosse strettamente computata ai contenuti del manga sarebbe un 3, purtroppo. Speriamo serva da lezione...