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9.0/10
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Planetes è un anime del 2003, adattamento dell'omonimo manga, da cui tuttavia si discosta su molti punti. Ambientato nel 2075, in un epoca in cui l'uomo ha cominciato a colonizzare lo spazio alla ricerca di nuove fonti di energia, l'anime narra le vicende di un gruppo di "spazzini" il cui compito è ripulire l'orbita terrestre, al fine di evitare che detriti e altri oggetti abbandonati possano danneggiare o mettere in pericolo astronavi, stazioni e satelliti in orbita.

Ciò che colpisce di più, quando si guarda questa serie, è il suo crescere continuo: nei toni, nelle proporzioni dei temi trattati, nel pathos e negli sviluppi di trama che, quasi assenti nella prima parte dell'anime, emergono quasi inosservati dallo sfondo e si impongono sulla scena con un ritmo incalzante, coinvolgendo sempre di più lo spettatore fino alle ultime intense puntate.

Il disegno non è sempre all'altezza delle aspettative, ma nel complesso la grafica rimane eccellente, con fondali mozzafiato, scene suggestive e una fotografia che sa fare ben uso di luci e colori, specie per quanto riguarda le scene girate nello spazio. Proprio a tal proposito è notevole la maggiore attenzione, a livello grafico, che gli autori hanno voluto dedicare allo spazio piuttosto che ai personaggi. Astronavi, stazioni o basi spaziali sono sempre molto dettagliate, e spesso rese anche in 3D grazie alla computer grafica.
Anche se il disegno dei personaggi non è particolarmente dettagliato, il character design è comunque ottimo. Gli autori ci propongono una grande varietà di personaggi finemente caratterizzati, pur nella loro semplicità e senza dover ricorrere a dettagli eccessivi o eccentrici. Come risultato tutti i personaggi appaiono assai verosimili, nell'aspetto e, soprattutto, nella psicologia.

È infatti la crescita psicologica dei personaggi, e di conseguenza dei rapporti tra questi, il vero punto forte dell'intera serie. Una maturazione così verosimile e coerente, nei modi e nei tempi, dei personaggi (principali e non) è una perla di rara bellezza, e conferisce ad ogni personaggio un realismo più unico che raro nel mondo dell'animazione.

La grande maturità che caratterizza quest'opera si riscontra, oltre che nella psicologia dei personaggi, anche nelle tematiche affrontate: da quelle più personali, intime ed introspettive, fino alle tematiche ben più grandi, quelle riguardanti l'economia, la guerra, la politica, che non mancano di riferimenti critici a quella che è la politica internazionale odierna.
Questi temi non vengono mai affrontati in modo banale, né gli autori forzano lo spettatore ad essere di parte. Personaggi mossi da grandi ideali o da ambizioni più "egoistiche" vengono messi sullo stesso livello e le loro motivazioni vengono approfondite allo stesso modo, dando la possibilità allo spettatore di avere una visione critica e mai di parte di tutte le tematiche proposte.

Ad impreziosire l'anime c'è una descrizione assai realistica dello spazio, con una meticolosa attenzione non solo alle leggi della fisica, ma anche alle condizioni mediche delle persone che vivono la maggior parte della loro vita in orbita. Notevole anche la vasta serie di riferimenti a quelli che sono stati i reali protagonisti dei viaggi spaziali: da Von Braun, a Neil Armstrong, al programma Apollo; nonché le più o meno velate citazioni a capolavori del genere fantascientifico.

Belle le colonne sonore, composizioni molto intense e di grande atmosfera (una citazione particolare va all'OST "A Secret of the Moon"). Belle, anche se non particolarmente memorabili, l'opening e l'ending.

Il finale è forse troppo accomodante, ma comunque perfettamente inquadrato nell'atmosfera dell'anime, che non fa della sua forza colpi di scena o intrecci particolarmente complessi, bensì uno spiccato realismo e un ricercato approfondimento psicologico, che mette in gioco esseri umani perfettamente credibili e polidimensionali.

Peccato che l'anime zoppichi nelle prime 5-6 puntate, alcune anche molto banali e poco credibili, fortunatamente quando sembra che la serie stia per prendere una brutta piega, ecco che si incanala sui giusti binari offrendo, da quel momento in poi, uno spettacolo sempre di alto livello e di intensità crescente.