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8.0/10
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"Shiki" è un anime abbastanza lento e con una trama molto banale, ma analizzandolo bene si può notare che il lavoro fatto non è affatto deludente, perché riesce a trasmettere un'inquietudine mista a una sensazione di ansia. Chi si aspetta un anime complesso rimarrà sicuramente deluso, perché non c'è seriamente nulla da comprendere durante la visione di questi ventidue episodi, la trama prosegue in modo abbastanza scontato, anche se ancora devo comprendere le scelte inaspettate e autolesionistiche (ovviamente assolutamente insopportabili) come quelle del dottore Ozaki. Molti personaggi sembrano dei bambini capricciosi e agiscono in modo totalmente incoerente e privo di logica, quando in realtà non sono proprio i tipi che agirebbero in quel determinato modo, perché psicologicamente parlando non vengono presentati come "stolti" e ovviamente suscitano un serio interesse nello spettatore; peccato che quei tre-quattro personaggi coerenti sono stati accantonati un po' troppo e francamente avrebbero meritato più spazio, soprattutto Sunako e Megumi Shimizu.

Molti criticano gli sfondi statici, le animazioni pessime o le musiche ripetitive di quest'anime, ma io penso che tutto questo sia un punto di forza in "Shiki", perché è ovvio che l'anime cerca di logorarti in tutti i modi possibili presentandosi stressante, ma senza mai cadere nell'eccessiva noia, e quindi risulta stranamente godibile.
Molto belle le acconciature di alcuni personaggi, anche se i corpi sono disegnati decisamente male, visto che sono tutti snelli e/o sproporzionati; forse non è una cosa nemmeno voluta, ma questa scelta rende il character design di "Shiki" ancora più strano e stravagante.

"Shiki" è anche un anime dall'atmosfera azzeccata che cerca di ostentare un po' troppo il suo contenuto e tratta argomenti seri in un modo intenso, fino a rasentare il dramma totale.
Mi è piaciuto molto anche il triste confronto tra buoni e cattivi: l'inversione di ruoli viene davvero trattata in modo ottimale e alla fine dell'anime non si è in grado di giudicare i vampiri come esseri totalmente maligni; forse sono proprio gli umani ad essere più facilmente condannabili, visto che di umano (soprattutto dopo aver visionato il finale) hanno ben poco.

Il mio voto è un 8 meno.