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8.0/10
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"Norn9 Norn+Nonet" è un otome game rilasciato dal brand Otomate nel 2013 a cui si sono susseguiti, visto il successo, due FanDisk, "Norn9 Last Era" e "Norn9 Act Tune". In occasione di un evento dedicato a marzo 2014, venne annunciato il progetto animato, che, dopo oltre un anno di silenzio, ha visto la luce nella stagione invernale 2016, concludendosi in dodici episodi più uno di recap.

La storia vede lo scolaro Sorata Suzuhara che, attirato da una canzone, si vede catapultato in un'era differente rispetto alla sua, e qui incontra un gruppo di ragazzi possessori di abilità speciali che viaggiano su una gigantesca nave volante chiamata Norn. "Chi sono?" "Dove vanno?" "Perché?" "Che sarebbe questo Sekai?" Circondato da molteplici domande, Sorata decide di salire sulla nave e di viaggiare a fianco di queste persone, pensando che, una volta arrivata a destinazione, forse avrebbe trovato una via per ritornare al suo mondo. Si verificano però attacchi alla nave e sulla Norn sembra esserci un infiltrato...

Queste sono le premesse del gioco, elementi presenti anche nell'anime, ma s'è visto che quest'ultimo apre lo scenario in modo differente, introducendo il tutto dal punto di vista di Koharu, facendole assumere un ruolo un poco più in rilievo rispetto agli altri. Non avendo giocato alla visual novel originale, non posso dire se l'adattamento sia stato fedele o meno, e quanto abbia reso al meglio la storia, dato che un motivo dietro il successo della serie ci sarà. Sfortunatamente, però, da quel che s'è potuto vedere dai dodici episodi, non posso difendere “Norn9” dicendo che l'anime sia stato eccezionale; almeno non a livello narrativo.

A cantare le theme song abbiamo la fissa Yanagi Nagi, all'opening con “Kazakiri”, e la new entry in questa serie Kaori Oda, all'ending con “Zero Tokei”, canzoni sui livelli delle theme song delle visual novel, anche se la mia preferita rimane "melee", l'opening originale. La colonna sonora mi sembra molto orecchiabile e adatta, e nello staff ritroviamo anche Kevin Penkin, che aveva provveduto anche alle OST delle visual novel. Le animazioni le considero buone, con qualche sbalzo occasionale, ma pazienza. Lo stile dell'illustratrice originale Teita è stato adattato in modo soddisfacente, i primi episodi si presentavano con disegni discreti, ma pian piano vedo che ci sono stati miglioramenti; mi sono meravigliata nei crediti di un episodio della presenza di tanti nomi coreani tra gli animatori. I fondali e i background insieme agli effetti aggiuntivi li trovo micidiali, sono veramente belli e suggestivi.

Adesso il tasto dolente: il ritmo della narrazione. Più della metà degli episodi hanno regalato una visione abbastanza tranquilla, qualche colpo di scena, ma nulla di tanto sconvolgente eccetto l'accumulo di interrogativi. Poi, a qualche passo dalla fine, è iniziata la corsa contro il tempo e le spiegazioni sono arrivate a ondate, a cui tutto d'un colpo non è stato facile stare dietro e afferrare tutto per bene. Tutto ciò faceva un po' dubitare della stessa importanza, data la velocità con cui è stato spiegato, in relazione alla durata dell'anime. Potrei capire la scelta di dedicare più inquadrature sui vari personaggi, se l'obbiettivo era più che altro di intrattenere il pubblico femminile, dato il target, ma purtroppo, così facendo, dedicando solo un terzo dell'anime all'essenziale, ne risente la valutazione del resto. In ogni caso il finale chiuso era accettabile a seguito di tutto, lieto per quasi tutti. Se vogliamo tirare fuori un altro difetto maggiore dell'anime, sarebbe la caratterizzazione dei personaggi. Ovvio, in sole dodici puntante non possiamo sapere la vita di ognuno, chi ha avuto un ruolo più importante ha avuto qualche spazio in più, giustamente, mentre chi non influisce così tanto sull'andare degli eventi s'è visto meno. Bene o male ognuno ha avuto il proprio spazio e i rapporti fondamentali tra i vari personaggi sono stati mostrati. Ma le scene dove Koharu e Kakeru fanno i piccioncini stavano effettivamente diventando troppe e sempre più mielose. Sono la mia coppia preferita del gioco e dovrei esserne contenta, però Koharu s'è rivelata non esattamente ciò che mi aspettavo ed è stata troppo lagnante, fin dall'inizio; non pensavo che avesse così poco sale in zucca... ingenua ok, ma in modo irritante, per non parlare di quante volte abbia pronunciato "Kakeru-kun" anche a vuoto...

Visto l'attaccamento che ho verso la serie, do un 8 parziale invece del 7+, perché sì ha un crollo sulla sceneggiatura, ma per il tutto il resto l'anime è stato godibile.