Quando si ha a che fare con i creatori di un anime, non accade spesso di parlare con qualcuno che non sia giapponese, ed è ancora più raro intervistare qualcuno proveniente dall’Australia. La colonna sonora che Kevin Penkin ha creato per Made in Abyss è stata accolta sin da subito come una delle più affascinanti dell’anno, giocando un ruolo importante nel modo in cui la serie presenta il suo mondo mentre Reg e Riko si avventurano nell’Abisso. Callum May di Anime News Network ha contattato Kevin per intervistarlo sulla sua carriera e sul suo lavoro in Made in Abyss.
 


Sembra che tutte le tue colonne sonore per anime siano state fatte per Kinema Citrus. Come hai iniziato a lavorare con loro?

Ho conosciuto Kinema Citrus quando abbiamo preso parte al progetto chiamato Under the Dog, che ha raggiunto più di 875000$ su Kickstarter per finanziare un OVA della durata di 30 minuti. Da allora, abbiamo avuto la possibilità di collaborare insieme ad altri progetti come Norn9 e, più recentemente, Made in Abyss.

Pensi che in futuro lavorerai ad anime all’infuori di Kinema Citrus?

Sarebbe bello. Non dipende interamente da me, ma sarebbe bello. Sono molto grato di poter lavorare nell’industria degli anime, di cui sono molto appassionato. Se dovessi avere l’opportunità di lavorare a un altro progetto per qualsiasi studio, lo considererei un grande privilegio.

Qual è stata la tua prima reazione a Made in Abyss quando ti sei approcciato al progetto? Quanto hai letto dell’opera originale?

Mi hanno dato i primi quattro volumi come materiale da cui trarre ispirazione e sono stato immediatamente preso dal mondo creato da Akihito Tsukushi. I primi stadi della produzione sono consistiti semplicemente nella lettura dei volumi per trovare scene o artwork interessanti per comporre della musica.

Tra i membri dello staff di Made in Abyss, con chi hai avuto maggiore contatto? Che tipo di domande hai posto?

Ho un direttore musicale di nome Iijima Hiromitsu, con cui parlo quotidianamente. Ogni due settimane, dopo che un pezzo consistente della colonna sonora era stato scritto, fissavamo un appuntamento con Kojima e Ogasawara per parlare dello stato corrente della colonna sonora. Discutevamo dell’eventuale presenza di criticità o se ci fosse bisogno di cambiare qualcosa. Sostanzialmente, abbiamo ripetuto questo processo finché siamo stati pronti a registrare, mixare, e concludere la musica.
 


Che tipo di istruzioni e materiali hai ricevuto per creare la musica di Made in Abyss?

Oltre ai volumi del manga, ho ricevuto parecchi sfondi e concept art cui fare riferimento. È stato molto importante per me provare ad abbinare la tavolozza dei colori visiva a quella “musicale”. Per esempio, guardare come i primi piani e gli sfondi erano stati affiancati mi ha dato idee come comporre per un piccolo gruppo di strumenti, registrati però in uno spazio ampio. L’intenzione dietro questa idea era di creare una metafora per Riko e Reg che esplorano questo enorme sistema di grotte.

Potresti elaborare il concetto di sviluppo di una tavolozza di colori musicale? Come si correlano colori e musica?

Forse è meglio che faccia qualche esempio. Reg è un personaggio composto da parti sia organiche che meccaniche. Perciò, mi è sembrato naturale combinare suoni organici e meccanici quando ho composto per lui.

Parlando nello specifico della correlazione tra colori e musica, ci sono parecchie informazioni nei colori che ci permettono di percepire cose essenziali come le relazioni e le distanze fra oggetti. Anche il suono funziona in questo modo: a seconda di come si combinano le componenti essenziali del suono (tono, timbro, armonia, volume, ecc.) e controllando come si completano a vicenda o come cozzano tra loro, risulterà una specifica esperienza uditiva. Alcune delle tracce della colonna sonora, come Roar of the Abyss, hanno una struttura crescente e intervalli musicali ascendenti.

Depths of the Abyss è un altro esempio della chiave musicale che ascende lentamente nel tempo per raffigurare una metafora sonica dell’Abisso che si solleva per circondare e inghiottire i protagonisti. Ma c’è anche il rovescio della medaglia: la traccia Made in Abyss presenta passaggi discendenti di strumenti ad archi per rappresentare la discesa di Riko e Reg nel mondo dell’Abisso. Personalmente, mi sono reso conto che pensare a questa specie di concetti può essere di grande aiuto quando si cerca di stabilire la tavolozza dei suoni (colori) che pensi possa complementare e/o aumentare quanto è rappresentato sullo schermo.

Fino a che punto eri informato riguardo all'uso specifico della tua musica? Ad esempio sapevi che Underground River avrebbe accompagnato il montaggio di presentazione introdotto verso il sesto minuto dell'anime?

Sincronizzare la musica negli anime è un processo leggermente diverso da quello che ho sperimentato con i film qui a Londra e in altre parti del mondo. Nelle mie poche esperienze in campo anime, solitamente mi è stato indicato di staccarmi dalle immagini quando creavo le musiche, che sarebbero poi state abbinate alle scene desiderate in una fase successiva della produzione. Questo spiegherebbe come mai molti anime ricordino in certi frangenti i video musicali.
Da quanto ho potuto appurare, talvolta i registi lasciano che la musica prenda il sopravvento lungo grandi porzioni di episodio, per consentire allo spettatore di “respirare”. Underground River ne è un buon esempio. Nei primi sei minuti di Miabyss otteniamo tante informazioni. In un brevissimo tratto di tempo veniamo introdotti ai personaggi, alle loro motivazioni, al world building, ai mostri e all'azione.
Può dunque giovare prendersi uno o due minuti per dare al pubblico il tempo di assimilare tutto, e la musica può servire a questo scopo.
 


Tu sei anche conosciuto per aver lavorato a Necrobarista e Kieru, due videogiochi indipendenti australiani. Cosa ti spinge a proseguire su questa strada, anche a seguito del tuo debutto internazionale?
 
Essendo io stesso australiano, provo tanto orgoglio nel vedere quanto unici e interessanti siano i giochi indie prodotti nel mio Paese. Sono sempre stato legato ai videogiochi e all'Australia, perciò, anche se adesso vivo in Inghilterra, trovo che avere ancora la possibilità di lavorare ai videogiochi, insieme ai miei amici e connazionali, sia qualcosa di davvero speciale.

Non è comune vedere un australiano nei credits di un anime. Pensi che i musicisti non giapponesi stiano diventando più richiesti?

Avrai più o meno la mia stessa età, quindi immagino sarai cresciuto come me guardando Dragon Ball Z in televisione: ecco, in verità per questa serie furono composte due diverse colonne sonore, cioè una per la versione originale giapponese, l'altra per l'adattamento americano di FUNimation. Le musiche che sentivo da piccolo sono appunto quelle di Bruce Faulconer, non le originali di Shunsuke Kikuchi. Di altri esempi ne abbiamo, come Marc Mancina in Blood+, Gabriele Roberto per Zetman del 2012, o anche Evan Call, creditato in un discreto numero di titoli. Magari oggi è più frequente vedere associati nomi di compositori stranieri a progetti animati giapponesi, ma di precedenti ce ne sono e anche da tempo.

In che maniera comporre musiche per un gioco differisce dal comporre per una serie animata come Made in Abyss?

Personalmente, che si tratti di giochi, anime o qualunque altra cosa, il mio punto di partenza nella composizione è sempre il medesimo, generalmente. Penso che una volta che riesci ad afferrare esattamente il concetto e/o il tono dell'opera, allora hai già completato una parte importante del processo. Dopodiché non resta che adeguarsi alle specifiche esigenze del progetto. Ai videogiochi puoi approcciarti da un punto di vista più interattivo. Se si tratta di un film o una serie, ti è necessario sapere se devi comporre adattandoti alle immagini o se oppure puoi scrivere senza restrizioni di tempo come ho spiegato prima. Il succo sta lì, più o meno.

Come descriveresti il concept musicale di Made in Abyss?

Made in Abyss ci ha offerto l’opportunità perfetta per poter essere incredibilmente specifici con l’orchestrazione. Avevamo sintetizzatori analogici, fonografie, vari campioni di suoni vocali e molto altro, che è stato pesantemente manipolato per poter creare delle particolari e distinte sfumature electro-acustiche.
Anche decidere dove registrare è stato ampiamente discusso e ci siamo ritrovati a farlo in uno studio di Vienna chiamato Synchron Stage.

Il Synchron Stage è un enorme conglomerato dedicato all’arte della registrazione, appena fuori il centro di Vienna. Ho richiesto una particolare orchestra composta da tre violini, tre viole, due violoncelli, un contrabbasso, due flauti, due clarinetti, un fagotto, due corni francesi, una tromba, un trombone ed una tuba. Per un totale di 19 musicisti. Ognuno di questi aveva la propria parte di “solo”, il che significava che c’erano oltre 19 “linee” diverse suonate contemporaneamente durante il pezzo musicale.

Il concetto dietro a questa scelta era la rappresentazione della piccola compagine di personaggi che esplorano l’Abisso. Si trovano tutti in questo enorme sistema di caverne sotterranee, quindi ho pensato che avere un piccolo gruppo di solisti, in uno spazio che può contenerne fino a 130, fosse la scelta sonora-metaforica ideale. Inoltre aver lavorato con musicisti fantastici e un team di tecnici incredibile, ha reso il tutto perfetto.
 


Se ti dessero la possibilità di collaborare alla realizzazione di una colonna sonora con un compositore del mondo anime, chi sceglieresti?

Domanda interessante. Onestamente, penso che preferirei poter studiare a fondo il lavoro di qualcuno con grande esperienza, piuttosto che lavorare fianco a fianco. Potessi trasformarmi in un insetto per poter osservare Cornelius mentre scriveva Ghost in the Shell Arise, o Yōko Kanno mentre componeva Terror in Resonance, sarebbe incredibilmente istruttivo. A parte tutto, Flying Lotus è stato appena annunciato come compositore per Blade Runner 2022, quindi farei davvero di tutto per poter entrare in quel progetto, anche se esce tra pochi giorni (ride).

Made in Abyss è uno degli anime più apprezzati dell’anno. Cosa ne pensi di questo riscontro così positivo?

Non posso esprimere tutta la gioia che provo per il successo che sta avendo Made in Abyss. Scriverne la colonna sonora è stata dura. La musica è sperimentale e ha richiesto un'enorme quantità di lavoro e sacrificio da parte di tante persone. Tutti hanno contribuito alla realizzazione di questo lavoro e sono entusiasta del risultato finale.

Ti ringrazio per la tua grande disponibilità e non vedo l’ora di godermi il tuo prossimo anime!

Grazie mille a te!
 
Fonte Consultata:
Anime News Network