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A malincuore, devo sconsigliare di vedere questo anime, perché è il tipico esempio di quello che ai miei tempi si definiva un "bello mancato", un'opera, cioè, che avrebbe avuto tutti i titoli per essere valutata valida, se non addirittura un capolavoro, ma che per errori o manchevolezze di realizzazione presenta più pregi che difetti.

Parto dai pregi: il tratto del disegno è originale, simpatico, sembra proprio disegnato da mani femminili, come pure originale è la colorazione... però già la qualità dell'animazione scade, si vede che non ci hanno investito grandi capitali. Altro pregio, almeno per me che gioco a scacchi e conosco pure gli shogi, è l'ambientazione nel mondo professionistico giapponese; poi è interessante come vengano presentati i tormenti interiori del protagonista, i traumi che ha subito, in generale come viene dipinta la sua vita quotidiana.

Peccato che tutti questi aspetti positivi vengano immediatamente rovinati! Perché tutti quegli infantilismi? I gatti che parlano, il presidente dell'associazione shogi che a settant'anni si comporta e fa sceneggiate come un tredicenne, il professore del protagonista che sembra essere suo coetaneo e a scuola fa pausa pranzo seduto sulle scale con lui... sarebbe stato così difficile essere un po' più seri e realistici?
Passiamo ad altri due difetti, e sono grossi. Primo, lo spazio dedicato ai travagli interiori del protagonista è troppo ampio: molte puntate sono in larga parte noiose, a mio avviso si sarebbe potuto sviscerare meglio la personalità dei comprimari (un esempio per tutti: la sorellastra dalla vita torbida, che sembra nutrire sentimenti ambivalenti e dunque "morbosi"). Seconda pecca: è impossibile non fare il confronto con "Hikaru no Go" come anime di promozione di giochi tradizionali giapponesi (là il go, qui lo shogi), e "Un marzo da leoni" ne esce battuto: che senso ha dedicare dieci minuti a far ballare gatti che spiegano le mosse degli shogi, come se il pubblico fosse composto da bambini di cinque anni, e poi in altre puntate far vedere complicatissime sequenze di partite con i pezzi 'ideogrammati' senza un minimo di commento? C'è qualcuno che non sia un settimo dan che abbia capito quelle mosse? Almeno in "Hikaru no Go" le spiegazioni delle partite c'erano, e dopo ogni puntata un tutorial tenuto da una professionista aiutava lo spettatore ad apprezzare il gioco.

Insomma, una delusione di anime.