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Pare che la mia sia, per ora, l’unica recensione da parte di qualcuno che abbia letto l’intera opera, unico motivo per cui la aggiungo alla già nutrita messe.

Premetto che, diversi anni fa, avevo visto l’anime, che mi aveva entusiasmato, forse anche nella mia ingenuità di neofita. Oggi probabilmente non assegnerei un 10, magari mi fermerei a 8, o anche meno.
Ma non è dell’anime che dobbiamo parlare, bensì del manga. E il manga non posso dire mi abbia entusiasmato.

La trama è ormai stra-conosciuta: il liceale Yuki, che conduce una vita pacifica in un orfanotrofio, possiede un potere speciale che gli consente di percepire ricordi e sensazioni delle persone che tocca. Un giorno conosce il tenebroso Zess, o Luka, e da lì in poi sarà adottato in una strana “famiglia” di combattenti che lo trascineranno nell’eterna lotta tra il bene e il male.

La storia è abbastanza piena di colpi di scena, neanche troppo scontati, ma purtroppo pecca in suspense: è tutto piuttosto piatto e un po’ noioso. La lotta contro i duras (chiamiamoli demoni minori) e le altre creature demoniache sembra fine a se stessa, mal orchestrata. Non soddisfa, probabilmente perché è solo un pretesto per farci vedere tanti bei ragazzi. Appaiono diversi nemici di gran livello che vengono sconfitti troppo facilmente o a cui viene impedito di combattere, o che si trattengono dal farlo. Non si comprende quindi la ragione della loro esistenza. Soprattutto, c’è questo vezzo di alludere continuamente al passato dei personaggi, senza mai veramente dire al lettore cosa sia effettivamente successo. E, cosa veramente insopportabile, si spinge continuamente il piede sull’acceleratore della presunta coppia Yuki/Zess, ma senza mai permetterle di diventare tale. Yaoi? Ma siamo proprio ai limiti dello Shounen-ai!

La storia arranca per diversi volumi per poi subire una brusca accelerazione e cambio di fronte negli ultimi capitoli, che lasciano il lettore completamente spaesato. Si ha l’impressione che si sia voluto chiudere il manga in fretta a furia, in qualche modo. Il finale non c’è, signore e signori, si chiudono le vicende sulla soglia di una prossima avventura che nessuno ci racconterà. Possiamo solo immaginare che le coppie di combattenti continueranno a combattere contro i demoni, che Luka e Yuki continueranno il loro infinito balletto in tondo, che tutto continuerà pressoché come prima. Chi ha tradito? C’è stato un tradimento? O è un tentativo di infiltrazione? E chi è il vero nemico? Dovremo cercare di dormire la notte anche senza queste risposte.

Passiamo ai disegni, che mi sono piaciuti soprattutto nelle raffigurazioni dei personaggi mori. Però, purtroppo, i personaggi sono talmente simili l’uno all’altro che spesso si fatica a distinguerli. Reiga e Luka sembrano più gemelli dei due gemelli, per dirne una. Del quale gemello non si capisce la necessità, è appiccicato lì, tanto per far numero, vista l'importanza che ha nella storia. Cosa che accade ad altri personaggi. Buone le ambientazioni e i costumi, specie quelli gotici ma, personalmente, ho trovato a volte difficile capire l’ordine delle vignette. Sicuramente carenza mia.

In definitiva, per me è stata una cocente delusione. Sono andata avanti caparbiamente fino alla fine nella speranza di un guizzo, una scintilla che però non si è mai accesa. Come per l’anime, il vero asse portante della storia non è il piagnucoloso Yuki, ma la sua controparte Luka/Zess. Il bel tenebroso, per quanto apparentemente anoressico, col suo sguardo magnetico e la sua storia controversa catalizza l’attenzione, e se ne sente la mancanza quando non è in azione. Un po’ poco per andare oltre la misera sufficienza.