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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Ricordando che il fumetto da cui pesca questo anime ha radici negli anni '90 direi che il 7 lo porta a casa anche con una conclusione un po' troppo sdolcinata e a conseguenze zero. Ammetto che tutto ciò lede la forte trama di analisi psicologica e di evoluzione, che ogni personaggio ha dovuto fare sui propri danni, ma gli va riconosciuta l'originalità per l'epoca, uno shoujo con un intreccio simile all'epoca era cosa rara.

Questa terza serie vede il culmine degli eventi intorno ad Akito e al mistico legame con le bestie zodiacali. In un certo senso il terreno era stato preparato come resa dei conti, dove le vittime finalmente sono pronte ad affrontare il proprio torturatore, dove il Kami (Akito) non è più solo autorità assoluta ed ineluttabile, ma è una figura affrontabile e finalmente le scelte personali hanno un peso e un valore. Purtroppo la forzatura di un lieto fine a calci negli stinchi del buonsenso incrina tutto questo e ci si perde in modo un po' sciatto nel buonismo di Tohru, sempre gratuito e sempre per tutti, anche signorine che buttano gente dal secondo piano e mandano in ospedale bambine delle elementari.
L'unico Machiavelli in partita finisce per essere Shigure (il cane) alla fine, che a quanto pare, così viene imposto allo spettatore, aveva pianificato circa tutto da quando aveva 15 anni.
Le personalità lese, i traumi inenarrabili negli animi dei vari membri dello zodiaco si eclissano o vengono ignorati di pezza, si cerca in un raccambolesco strutturato finto catartico di introdurre una prospettiva di redenzione per Akito e ci si dimentica anche di alcuni dettagli buttati nelle due stagioni precedenti che facevamo sperare a scontri di intenti più sentiti... il tutto per il lieto fine.

E' uno shoujo vecchio stile e in conclusione lo vuole gridare: la bella e amata Tohru, forte della sua mente semplice e cuore grande, deve finire con il suo bello e tutti devono essere in pace, felici e contenti. Peccato, onestamente l'affresco fatto di Akito nella seconda serie è stato tosto, si è percepito il punto del non ritorno, ma si sa: non si può avere tutto.
Ho apprezzato davvero la crescita seguita per tutti i membri (quasi) dello zodiaco è un lavoro titanico quando i personaggi sono così tanti, e questo non glielo si toglie, forzatura in finale o meno, resta però il fatto che siamo nel 2021, un lieto fine a calci perde punti nella scala delle cose.

Il comparto tecnico è stupendo come le altre due serie e le musiche di accompagnamento sono spettacolari, perfette per la situazione in atto ed elegantemente fuse con la trama, ancora una volta opening ed ending sono molto orecchiabili e piacevoli, motivo per cui non azzardo un 6.5 punitivo per i danni di trama.

A conti fatti "Fruit basket" è un buon prodotto, un po' banale per la semplicità di risoluzione di fondo, almeno per i tempi che corrono, ma impacchettato molto bene per reggere il confronto e avere comunque qualcosa da dare.

Piccola nota a margine: ci sarà un piccolo extra che tratta un flash back di Kyoko e Katsuya prossimamente, quindi non è davvero tutto finito ancora.