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Direttamente dal regista dell’adattamento animato di "Your Lie In April" e "Children Of The Whales", "Words Bubble Up Like Soda Pop" è considerato il primo vero grande lavoro dello studio Signal.MD, giovane casa d’animazione giapponese, conosciuta anche per l’adattamento di "Mars Red" e di uno degli anime più attesi della stagione autunnale 2021: "Platinum End".
Un progetto ambiziosissimo, con collaborazioni di altissimo livello: come co-sceneggiatore Dai Sato, famoso per alcuni script o intere sceneggiature di anime come "Cowboy Bebop", "Ghost In The Shell SAC", "Samurai Champloo", "Eureka Seven", "Ergo Proxy" ed altri; musiche di Kensuke Ushio, già compositore per "A Silent Voice" e "Liz And The Blue Bird", conosciuto per la sua stretta collaborazione con Masaaki Yuasa: sue le colonne sonore di "Ping Pong The Animation", "Devilman Crybaby" e "Japan Sinks: 2020".
Per non parlare del cast di doppiatori: Hana Sugisaki, Shizuka Ito e il grandissimo Koichi Yamadera. Non avete idea di chi siano? Allora prendiamo Koichi come esempio: lui è Spike Spiegel (Cowboy Bebop), Ryoji Kaji (Neon Genesis Evangelion), Kenshiro (Ken Il Guerriero), Ispettore Zenigata (Lupin III), Donquijote Doflamingo (One Piece) e tanti, ma tanti altri.

E con questo “dream team”, il film è un capolavoro? Assolutamente no. Ma non ci si avvicina neanche minimamente.
Pur puntando su aspetti molto profondi ma anche un po’ vecchi come la pubertà, l’adolescenza e tutte le problematiche legate ad essa, in più momenti il film pare quasi dimenticarsi di tutto ciò per portare avanti una sottotrama abbastanza banale e mal costruita. Inoltre, a parte i due protagonisti, tutti gli altri personaggi, eccezion fatta per Fujiyama (che, praticamente, diventa il miglior personaggio del lungometraggio), vengono trascurati all’inverosimile, rendendoli completamente piatti e utili solamente in momenti brevissimi per poter mandare avanti la trama, con cliché abbastanza surreali e inopportuni.

Perché allora questo post è chiamato “Consiglio anime” e non “anime tremendo”?
Per capirlo, devo prendere ad esempio una delle pellicole d’animazione giapponese più discusse degli ultimi anni: “Your Name” di Makoto Shinkai.
Perché proprio questo paragone? Perché, almeno per me, "Words Bubble Up Like Soda Pop" è abbastanza simile come “imprint”.
In cosa trovo delle somiglianze? Anzi tutto, il comparto tecnico. A dir poco, spettacolare.
Così come "Your Name", pur avendo tutt’altro stile, fonda molto del suo fascino su delle animazioni e una colonna sonora decisamente esaltanti. Così questo film: uno stile e delle animazioni innovative e incredibili, musiche pazzesche capaci di alternare house con musica tradizionale giapponese ed enka alla perfezione. Inoltre, un interessantissimo tema di sottofondo, come la poesia, rappresentata dagli “haiku”: il continuo ripetere le varie composizioni del protagonista (molto carine, tra l’altro) e le varie citazioni alla letteratura nipponica sono un valore aggiunto a tutto il film.
Però, i due lungometraggi di Shinkai e Ishiguro non riescono a centrare completamente il bersaglio a causa delle falle nelle storie e nei temi da loro raccontati. Ma se posso espormi, direi che "Words Bubble Up Like Soda Pop" ha un punto di vantaggio: la sua storia è meno “pretenziosa”. Infatti, rispetto al blockbuster di Shinkai, questo film sembra quasi sapere di non dover sorreggere una grande storia, raccontandola in modo semplice e cercando di far soffermare l’attenzione dello spettatore su altri aspetti (non riuscendoci completamente, ma comunque in buona parte). Cosa che, in "Your Name", non accade.

Quindi, in definitiva, perché consigliare questo film?
Così come "Your Name" andrebbe visto, che vi piacciano i romance o meno, anche solo per le animazioni galattiche (poi trarrete voi le conclusioni se vi sia piaciuto o meno), così questo film andrebbe visto per imparare come va raccontata una storia, che essa sia bella o brutta. Il giudizio rimane sempre allo spettatore, ma ritengo che tutti gli addetti alla produzione siano riusciti magnificamente ad avvalorare qualcosa partito con i migliori auspici, che si è rivelato non essere un granché ma che è stato trasformato in una, seppur veramente piccola, perla dell’animazione giapponese. Assolutamente consigliato per cambiare un attimo prospettiva sulla vostra visione e valutazione di un prodotto animato. Oppure, se volete qualcosa di semplice, godibile e che non duri molto, questo film fa per voi.