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"Love from the other side" è un volume unico, ad opera del sensei Nagabe, autore salito alla ribalta con la sua opera più celebre "Girl from the Other Side", editi entrambi da Jpop per l'Italia.

Tale singolo volumone è costituito da sei ben distinte storie brevi, ognuna di esse saranno correlate fra loro, da un diverso ideale di amore, con al centro la figura di un'essere antropomorfo o mostruosa.

Come la maggior parte delle raccolte di questo tipo, sfortunatamente ci saranno storie più azzeccate di altre, chiarisco che tale condizione però è spesso legata alla diversa sensibilità di ognuno di noi, in cui diversi fattori e esperienze, permettono di emozionarsi per situazioni diverse, in base alla nostra empatia e al nostro vissuto.

Per quanto mi riguarda, ho apprezzato quasi tutte le storie, tranne forse la 1° "A domani, Daisy" e la 5° "Il re bianco", trovandole in parte stucchevoli e poco ispirate, probabilmente, come detto poc'anzi, le ho sentite lontane dalla mia personale esperienza di amore.
Per onor di cronaca, vorrei provare a spiegare il messaggio che mi hanno trasmesso, il tema dell'amore in questione è quello sul versante dell'amicizia, che ti rende migliore, per essere al pari delle aspettative dell'altro, che non si compra con dei regali, che non si cura di chi sei per diritto di nascita o di quanto diverso tu possa essere; la storia cerca di istillare nel lettore l'ideale che avere qualcuno vicino, permettere di condividere gli struggimenti ma anche di poter moltiplicare in potenza le cose belle che ci capitano, semplicemente condividendo parte del nostro tempo, con qualcuno che amiamo, però l'ho trovato un messaggio blando, semplice e in parte banale.

Al contrario, ho trovato molto interessanti la 2° storia "La bambina lupo e il lupo umano" e il 4° racconto "Valzer di mezzanotte", avendo svariate chiavi di lettura, per mio conto, ho potuto intravederci il tema della cultura e dell'identità, in cui ci viene presentato un'amore tra due esseri si diversi, non solo nell'aspetto e neanche nella mentalità, ma divisi da una barriera dettata da regole imposte da altri, se nel primo caso ci si interrogherà sul significato di bestia, e se l'amore possa essere imbrigliato con un semplice oggetto o rito; nel secondo racconto, saranno le aspettative esterne, che infamano e etichettano senza cuore o amore qualcuno, semplicemente per la propria natura, quindi si cerca di far passare il messaggio che alcune cose, come l'amore, possono oltrepassare ogni tipo di muro.

Infine ho molto apprezzato il 3° racconto "Banchettando con la scorta d'emergenza" e il 6°ultimo capitoletto, intitolato "Invisibile", in cui l'amore non esiste, non può esistere, specialmente quando c'è un rapporto tra preda e predatore, eppure, se per miracoloso, si provasse solamente a capire l'altro, prendendosene cura, affidandocisi senza remore, abbandonandosi inermi, in un rapporto tanto precario, quanto sconsiderato, avendo fiducia verso chi nessuno mai avrebbe dato il minimo briciolo di credito, come essere capace di provare qualcosa di anche solo lontanamente definibile come amore, magari si potrà trovare un amore vero, concreto e inaspettato.
In questi due ultimi capitoli, che ho analizzato, si tocca il tema della genitorialità, il prendersi cura di qualcun'altro, senza secondi fini, magari inizialmente, all'apparenza, potrà apparire come un rapporto iniquo, basato maliziosamente sul raggiungimento di un tornaconto personale, ma quando si viene trattati con amore incondizionato, questo produce altro amore, creando un ciclo virtuoso di amore reciproco e ricorsivo, e questo fattore mi ha particolarmente scaldato il cuore.

Il lato grafico sarà ricco di dettagli per quanto riguarda i mostri e le creature, dando una bella rappresentazione dei movimenti ferini e della loro solo apparente natura bestiale, imbrigliata da una mentalità umana, mentre gli sfondi e le ambientazioni saranno al contrario, per lo più povere, spoglie, poco ricercate di dettagli e particolari, insomma sarà come vedere delle sagome in movimento su uno sfondo bianco, che si tradurrà in un grosso dispiacere, perché i pochi fondali che saranno presenti invece, saranno ricchissimi di dettagli e particolari, che amareggiano il lettore, pensando invece a quante possibilità sono andate perse e sprecate, con dei semplici sfondi bianchi.
Oltre a ciò anche i personaggi prettamente con una fisiognomia umana, saranno abbastanza anonimi, poveri di caratteristiche degne di nota.
Il tratto dell'autore sarà molto particolare, perché rimanderà a ricordi lontani, a fiabe europee di secoli addietro, che può stregare come dare a noia, personalmente ho apprezzato concettualmente tale minimalismo e tratteggio, che oserei definire freddo e pungente, che istilla nel lettore un senso di gelo, che lo rende intirizzito, dove l'unico appiglio per potersi scaldare, sia il calore della storia e della trama in sé, mentre dal lato più tecnico, non l'ho trovato molto nelle mie corde, avendomi dato più volte l'impressione di non ben definito e particolareggiato.

L'edizione sarà abbastanza blanda, avendo solamente una sovracoperta, che rappresenta la prima storia, inserita nel volume, molto bella, visto anche il gioco cromatico che si è voluto creare, ma l'ho percepita un po come un gran peccato, perché avrei preferito un'immagine di copertina più corale o emblematica, come quella che si può trovare a conclusione di lettura, che ne fa uno splendido esempio; l'unico rimando visuale a tutti i racconti, sarà stampato sopra al volume stesso, con dei piccoli oggetti simbolici di ogni capitolo, che contornano entrambe le facciate, cosa che ho trovato particolarmente simpatica.
All'interno del volume non saranno presenti pagine a colori, cosa che stranamente ho apprezzato, perché probabilmente avrebbe snaturato in parte la natura dei racconti in sé, le pagine saranno molto bianche e con dei neri molto pregni, che creano un ottimo contrasto, e che non lasciano nessuna traccia di sbavatura, nonostante la loro preponderanza, purtroppo segnalo alcune pagine, che faranno intravedere più di qualche trasparenza.
Infine il volume non sarà particolarmente massiccio ma risulterà ugualmente abbastanza pesante, fattore che fa denotare si la sua resistenza e solidità, ma anche la sua difficoltà nella lettura, visto anche la sua mole non indifferente, essendo ben più grande di un normale volumetto.

In conclusione, questa raccolta di storie, risulterà tremendamente sui generis, utilizzo il termine "tremendamente", perché per ogni cosa che sia di difficile catalogazione, diventa ancora di maggior difficoltà esprimerne un giudizio fermo e lapidario, quindi non posso che dire, che nel bene o nel male, questo insieme di racconti, riuscirà a toccare in qualche modo una parte di voi, quindi dipende molto dal tipo di lettore, per non dire persona, che siete, per capire se questo prodotto possa fare al caso vostro o meno, tralasciando ovviamente ogni giudizio sul lato più soggettivo ed estetico, riguardante l'arte dei disegni del sensei Nagabe, che posso consigliare, essendo qualcosa di diverso.