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7.5/10
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Sono sicuro che esistano serie animate capaci di adattarsi perfettamente o quasi alla creazione di un live action, e sono ancora più sicuro che "One Piece" non sia una di queste.
Come la maggior parte degli shonen, infatti, la percentuale di momenti che vanno oltre quella che è la normalità , è elevatissima; dunque per iniziare la visione di un live action qualsiasi, che si basa su opere simili, bisogna cercare di scollarsi di dosso i soliti ma giustificati pregiudizi. È vero che nel corso degli anni gli adattamenti cinematografici di opere del calibro di “Dragon Ball”, ad esempio, ci hanno a dir poco scoraggiati, ma è anche vero che con il passare degli anni le tecnologie aumentano e anche a riguardo son stati fatti ottimi passi avanti. Tutta questa piccola premessa per dire che che questa serie qui, nonostante la buona quantità di hater nati già prima che la serie fosse fruibile, e quindi andando in un certo senso controcorrente rischiando di mettersi contro tutti i fan nostalgici dell’opera originale di Oda, non si è lasciata scoraggiare; con coraggio stanno portando avanti un progetto unico ed ambizioso.
Un’altra doverosa premessa prima di iniziare con la vera e propria recensione è che non sono un fan dell’opera originale, o meglio, non ho conoscenze sufficienti da poter mettere a confronto tutte le scelte adoperate in questo live action, quindi potrò godermi la serie in questione senza farmi influenzare troppo dagli avvenimenti che sono già comparsi sia nel manga che nell’anime.

Già diversi mesi prima che questa serie fosse disponibile sulle piattaforme online, ci siamo potuti fare un’idea generale di cosa saremmo andati a visionare; mi sto riferendo, per esempio, al cast, ed è proprio con la scelta degli attori (principali e non) che inizierei la recensione.
Gli attori scelti per interpretare i protagonisti, quindi Luffy e la sua ciurma, sono quasi perfetti. il protagonista è degnamente interpretato da un bravissimo Inaki Godoi, che riesce a calarsi perfettamente negli abiti di cappello di paglia, riuscendo ad entrare in sintonia sin da subito con lo spettatore grazie alla sua innata genuinità e spiccata simpatia.
Ottima anche l’interpretazione di Zoro, in cui l’attore riesce bene a calarsi nella parte seria e burbera del personaggio.
Ben interpretati anche Nami ed Usop, capaci entrambi di dare spicco alle peculiarità dei personaggi originali. L’unico che mi ha convinto un po’ meno è forse l’interprete di Sanji; non lo giudicherò sulla recitazione, che non mi sembra abbia avuto chissà quali difetti, ma proprio sulla (non) somiglianza alla sua controparte animata, anche se poi, se ci si riesce a dimenticare delle sembianze che i personaggi hanno nell’anime, si riesce a godere lo stesso della visione senza dar troppo peso alla questione.
Diciamo che con loro non era facile azzeccare così bene le parti, ma non era neanche impossibile. Il difficile arriva quando da adattare sono personaggi come gli uomini pesce, Buggy o tutti coloro che hanno sembianze che si discostano enormemente dalla realtà (credo che, a riguardo, nelle prossime stagioni dovrebbe fare la sua apparizione anche Chopper, sono molto curioso di vedere che scelta adotteranno). Devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso anche da questo punto; raggiungere la perfezione non era possibile a mio avviso, ma non era semplice neanche non cadere nel ridicolo (forse solo Aarlong mi fa costantemente storcere il naso), ed effettivamente non è stato cosi, l’interpretazione di Buggy, ad esempio, la reputo una delle migliori della serie (grazie anche all’ottimo lavoro dell’attore).

Andare a recensire quello che è un live action, quindi una serie TV a tutti gli effetti con attori in carne ed ossa è molto diverso dall’approccio che si ha invece con una serie animata. Io personalmente mi baso molto sulla sintonia che riesco a creare con gli attori, se non si crea una sorta di legame difficilmente riesco a procedere facilmente con la visione. Se questo lato riesce a convincermi (e in questo caso, fino ad ora, ci è riuscita alla grande), riesco a sorvolare su scelte di regia o di adattamento che non mi convincono a pieno; in questo caso, ad esempio, molte scene sono alquanto fastidiose, specialmente quelle girate in CGI durante i vari combattimenti, che spesso danno la sensazione di trovarsi dinanzi un film di serie B.

Immagino che, tra gli obbiettivi principali di questo progetto, ci sia la voglia di avvicinare al mondo di "One Piece" gente che, come il sottoscritto, non ha mai avuto modo o, semplicemente, la pazienza di lasciarsi trasportare dall’intera opera del maestro Oda, ed effettivamente ci stanno riuscendo alla grande; cavalcando l’onda di un periodo così favorevole per "One Piece", che sta vivendo una vera propria nuova giovinezza, gli autori hanno indubbiamente giocato una carta più che vincente.

In attesa delle prossime stagioni, che a questo punto spero vadano a ricoprire il maggior numero di capitoli presenti all’interno dell’opera originale, mi sento di dare a questo ambizioso live action una sufficienza piena; ci ho messo un po’ per auto-convincermi a guardarlo, ma devo ammettere che ne è valsa ampiamente la pena.
Voto: 7.5