logo AnimeClick.it

-

Arriverà un giorno in cui sarò quel genere di uomo che sa abbandonare una serie a metà quando si è stufato. Ma non è questo il giorno! Purtroppo...

Trama e storia

Ryuto perde una sfida con gli amici e deve dichiararsi a Runa, la ragazza più bella della scuola. Quindi, si dichiara... e lei accetta di mettersi con lui. Solo che lui è un introvertito gamer nerd senza esperienze, mentre lei è la ragazza più bella della scuola, una gyaru "donna di mondo" "nave scuola".
Come se non fosse sufficiente il fatto che i due non hanno nulla in comune, arriva presto la terza incomoda e iniziano gli equivoci, le gelosie e tutto un potpourri di situazioni a sfondo romantico e sentimentale scarsamente credibili, che paiono uscite da una qualche sorta di "Beautiful" "brutto".
Sì, ok, non è che esista un "Beautiful" "bello", ciò che intendo è che sono tutte situazioni abbastanza banali, già viste e rianalizzate non troppo bene; situazioni che in alcuni casi risultano tirate per i capelli, forzate, raffazzonate, in alcuni casi anche inutilmente melodrammatiche, e che funzionano unicamente perché i protagonisti sembrano una manica di psicolabili con la tendenza a ingigantire qualunque piccola cosa, oltre che pressoché incapaci di affrontare un dialogo aperto.
E insomma, a farla breve, quest'anime parla della storia d'amore tra i due protagonisti, dei suoi alti e bassi, della necessità di confrontarsi e dialogare, del venirsi incontro e accettare il partner con i suoi punti di forza e le sue debolezze, di come con l'impegno e la sincerità si possano superare le difficoltà. Il problema è che la narrazione è fin troppo leggera, e le tematiche vengono affrontate in modo quantomeno sbrigativo e superficiale.
Se devo dirla tutta, personalmente, ho trovato il risultato abbastanza noioso e insoddisfacente.

Sviluppo dei personaggi

Ryuto è un nerd gamer. Riflessivo, pacato, posato, educato, un po' introverso, privo di esperienze sentimentali, fatto salvo un rifiuto ricevuto alle medie.
Runa è una gyaru, estroversa e frivola, che ha commesso l'errore di voler diventare grande troppo presto, bruciando le tappe e passando da una relazione all'altra in modo superficiale e sconclusionato.
Per entrambi, in un certo senso, il concetto di "relazione" è qualcosa del tutto nuovo. Per lui, ovviamente, perché non ne ha mai avuta una... ma quantomeno ha un'idea di cosa questo significhi, anche piuttosto matura. Per lei, al contrario, perché ha avuto solo storie superficiali con ragazzi che l'hanno sostanzialmente usata.
Ryuto e Runa vedono quindi evolvere pian piano il loro rapporto, tra alti e bassi, mollandosi e riprendendosi, passando da un equivoco a una situazione dolcina, da un momento felice a uno triste, da una confessione a un chiarimento, in un balletto di emozioni positive e negative.
E, mi duole dirlo, se valutiamo unicamente l'aspetto dello sviluppo dei personaggi, questo 'mappazzone' di cliché funziona. Anche se gli eventi sono rappresentati e sviluppati in modo mediocre, sia Ryuto sia Runa hanno infatti una bella crescita, maturano loro e matura il loro rapporto. Sebbene questa coppia sembri sempre sul punto di scoppiare, alla fine si risolve sempre tutto ed è l'amore a trionfare. E i due sono sempre più innamorati.
Un bel messaggio positivo e rassicurante, certo, però al di fuori di questo c'è davvero poco.
Entrambi i protagonisti vengono indagati solo marginalmente sotto l'aspetto personale, sono stereotipi più che persone, e pare che da soli quasi non esistano, che non abbiano forma e sostanza, se non inquadrati entro il canone della coppia.
Gli altri personaggi sono contorno. Non particolarmente interessanti, vengono in qualche modo proposti con un minimo di analisi e delle micro-trame, ma niente di particolarmente rilevante. Allungano un po' il brodo e fanno da catalizzatore per le riflessioni dei protagonisti. Sono più funzionali che interessanti.
Fa forse un po' eccezione Maria, personaggio che a tratti è fondamentale e a tratti diventa del tutto irrilevante, e su cui non dirò nulla per evitare spoiler... ma alla fine anche lei è sostanzialmente inquadrabile come "una che ha un evidente bisogno di uno psicoterapeuta". E la cosa finisce lì.

Animazione e disegni

Quando ho iniziato a guardare questa serie, l'ho fatto perché avevo visto alcune immagini e mi erano parse gradevoli e accattivanti. E nell'anime effettivamente qualche bella scena c'è, ma il livello è piuttosto altalenante. Sinceramente, né i disegni né le animazioni mi hanno convinto appieno. Forse è solo che lo stile utilizzato è poco vicino al mio gusto, più che trattarsi davvero di cattivi disegni, ma comunque non mi sentirei di andare molto oltre la sufficienza. E comunque nell'episodio del laser game le animazioni fanno sanguinare gli occhi.

Comparto sonoro

Tutto nella media. Il doppiaggio non mi è parso fenomenale, ma neanche scadente. Le sigle sono quel che sono... un trionfo di autotune su una base melodica. Sono orecchiabili comunque, ma presto sentite, presto dimenticate.

In definitiva

La mia valutazione complessiva è di una sufficienza risicata a stiracchiata. Anzi, qualcosa meno. Se fosse doppiata in italiano, direi che è il genere di serie che terrei sulla televisione guardandola di sfuggita mentre cucino. Essendo sottotitolata, questo non l'ho potuto fare, ma comunque, mentre la guardavo, la tentazione di fare dell'altro nel frattempo c'era eccome, quindi non si può certo dire che mi abbia incollato alla sedia. Domani l'avrò già dimenticata e, se ci sarà una seconda stagione, non credo proprio la guarderò.