Recensione
A Sign of Affection
10.0/10
QUESTA RECENSIONE NON CONTIENE SPOILER:
Ci tengo molto a spendere qualche parola su questo anime perché è un prodotto di altissimo livello, fin dalla prima puntata si inizia a capire che è un’anime di una profondità stupefacente, merito di una narrazione funzionale;
Generalmente gli “slice of life” tendono ad avere una narrazione piatta (piatta non vuol dire noiosa, ma calma) e, in parte, anche questo ha una base di serenità…serenità che viene movimentata spesso grazie agli avvenimenti, anzi, si può quasi dire che è la voce narrante (tramite il pensiero, visto che è sordo-muta) della protagonista a portare la calma in un mondo che non lo è.
Ci sono troppe cose da apprezzare in questa serie, per esempio tutto cio che capita viene visto con 2 punti di vista, ovvero quello della protagonista sorda e quello di chi la guarda da fuori, il tutto senza MAI e dico MAI compatire la tenera yuki, che tramite la voce del suo pensiero ci accompagna in una normalità diversa dalla nostra.
Nella recensione non ho parlato di animazioni disegni o altro, seppur sia tutto di alta qualità, perché sono stati la storia e le emozioni che trasmette a lasciare il segno.
Ci sarebbero tante cose da dire, ma dovreste vedere “a sign of affection” per capirne il valore, perché le cose che riesce comunicare questa serie sono troppe.
Ci tengo molto a spendere qualche parola su questo anime perché è un prodotto di altissimo livello, fin dalla prima puntata si inizia a capire che è un’anime di una profondità stupefacente, merito di una narrazione funzionale;
Generalmente gli “slice of life” tendono ad avere una narrazione piatta (piatta non vuol dire noiosa, ma calma) e, in parte, anche questo ha una base di serenità…serenità che viene movimentata spesso grazie agli avvenimenti, anzi, si può quasi dire che è la voce narrante (tramite il pensiero, visto che è sordo-muta) della protagonista a portare la calma in un mondo che non lo è.
Ci sono troppe cose da apprezzare in questa serie, per esempio tutto cio che capita viene visto con 2 punti di vista, ovvero quello della protagonista sorda e quello di chi la guarda da fuori, il tutto senza MAI e dico MAI compatire la tenera yuki, che tramite la voce del suo pensiero ci accompagna in una normalità diversa dalla nostra.
Nella recensione non ho parlato di animazioni disegni o altro, seppur sia tutto di alta qualità, perché sono stati la storia e le emozioni che trasmette a lasciare il segno.
Ci sarebbero tante cose da dire, ma dovreste vedere “a sign of affection” per capirne il valore, perché le cose che riesce comunicare questa serie sono troppe.
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