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    Ogni tanto mi capita di comprare un titolo BL però visto che sono imballati, in quanto prodotti per persone mature, devi andare a naso.
    Il fatto che questo volume era, appunto, imballato e c’era la scritta “18+ contenuto esplicito” quindi mi ero aspettato un altro tipo di prodotto: la storia è dolcissima, la trama è leggera e riesce a narrare in cinque capitoli una buona storia d’amore e per questo, lo dico subito, gli do sette.

    Il problema m1 [ continua a leggere]
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    Ne ho letto cinque volumi su sette (mi mancano il due e il tre) e per quanto volessi non sono riuscito a mettergli neanche un pollice verde… Di solito quando i disegni sono brutti o bruttini si tende a puntare sulla sceneggiatura. Di solito quando la sceneggiatura non è eccezionale si punta su dei bei disegni.. qui Yuuya Aoki e Akinari Nao non riescono a convincermi. Il primo lo avevo già conosciuto con "Get Backers", opera uscita in Italia per1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Negli anni ‘80 una sola era la regina dei manga che dovunque mettesse le mani creava capolavori: Rumiko Takahashi.
    Premetto che avevo già letto quest’opera e all’epoca gli avrei dato 10, oggi non più…
    L’ambientazione è buona, i personaggi simpatici e l’unico difetto che ora ho trovato è l’eccessiva ripetitività della trama.
    L’opera viene pubblicata dal 1980 al 1987 ma nel manga passano solo tre anni nel quale abbiamo due personaggi che sappiamo1 [ continua a leggere]
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    Dopo il grande successo di "Wingman" in Giappone Masakazu Katsura inizia una serie di manga di poco successo. Uno di questi è "Present from Lemon".
    Anche in Italia è stato proposto una sola volta nel 1996 con quattro volumi formato sottiletta di poco più di cento pagine l’uno.
    La storia non è brutta ma i disegni sono inferiori a "Video Girl Ai" e a "DNA2" (arrivati in Italia in precedenza) ma comunque sono godibili, la storia è piuttosto sconta1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    Dopo aver seguito per due anni e quattro mesi questa serie mi trovo a dover dare il voto e sto facendo mente locale: i disegni sono nella media, senza aver mai brillato per tavole e character dei personaggi. Diciamo che sono sul sei.
    Il punto dolente è la trama che tutti coloro che seguivano la serie su Manga Plus conoscono: un sicario dalla grande fama nel suo settore viene rimandato all’età di dodici/tredici anni dalla puntura di una vespa di1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Chiho Saito è un artista ancora in attività, d’altronde ha solo 11 anni più di me (ha 58 anni), e anche se ha debuttato solo a 18 anni continua a lavorare senza sosta.
    Per uno che vede le tavole che dipinge oggi (veramente belle) il tratto di un’opera come "Kanon" non può che sembrare immaturo ma era in linea con quello di molti shojo di quel periodo storico.
    Qualcuno di voi può ribattere che è un josei, ma la sostanza non cambia.
    Il tratto dell1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Quest’opera pubblicata dalla Shogukakan tra il 1989 e il 1996 non è un’ opera imprescindibile e a qualche difetto ma tutto sommato fa il suo dovere intrattenere…
    Si ci tengo a precisarlo perché negli anni’ ‘90 (Granata Press) e inizio 2000 (Panini) la pubblicarono tentando di farla passare per un’opera che invita alle riflessioni profonde: potere e libertà, dovere e ricerca del guadagno personale, il tutto condito da misteri sulle antiche civilt1 [ continua a leggere]

    4.5/10
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    I disegni non sono brutti… detto questo è l’unica cosa positiva che posso dire di questo manga “star of Beethoven” è la storia di un giovane pianista deluso e in disarmo che dall’incontro con uno strano tipo che parla tedesco è che in realtà Beethoven redivivo prende la spinta per riprendere a suonare e diventare una stella di primo piano nella musica classica.
    Detto così potrebbe sembrare una buona storia in realtà lo svolgimento di questa tram1 [ continua a leggere]

    5.0/10
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    Debuttare su Shonen Jump credo sia il sogno di tutti i mangaka, anche a costo di essere droppati al 2/3 volume. Per Kei Kurumakaki (storia) e Sotaro Nishii (disegni) questa è la prima storia importante, l’unica per cui sono citati su Animeclick, non so se perché questo è il loro debutto o che abbiano già presentato storie che non sono passate alla storia. Ma stavolta erano su Jump, la rivista di manga più venduta al mondo!

    La storia è semplice:1 [ continua a leggere]
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    Partiamo dal voto: 8.
    Un voto che è dovuto unicamente al fatto che sia la trama del racconto principale che la trama del racconto bonus sono interessanti. Certo, come difetto faccio presente che tutto si basa sul fatto che l’uke pensa in modo femminile e ciò non mi fa piacere, perché sembrerà strano ci sono uomini che sono sessualmente passivi ma pensano da maschi.
    Possiamo dunque dire che comunque mi ha soddisfatto?
    Sì.

    Ma ho due appunti: uno,1 [ continua a leggere]
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    Di solito non recensisco opere di cui non ho letto tutti i volumi, a meno che non siano storie ancora in corso, ma questa volta farò eccezione per l’opera più conosciuta di Moto Hagio.
    Ma chi è Moto Hagio? E’ la regina del gruppo Showa 24, l’autrice di manga che ha inciso su un epoca. Di lei ho già recensito "A’A", "Marginal", "A cruel god reign" e "il cuore di Thomas" ma nessuna mi ha incalzato come "Il clan dei Poe" di cui ho letto il primo vo1 [ continua a leggere]
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    Della Keiko Takemiya ho letto in passato “Natsu e no Tobira” (opera mediocre) e “Verso la terra...” (che è un quasi capolavoro). Sono interessato a leggere “Il poema degli alberi e del vento”, che non ho ho acquistato all’epoca perché a corto di money e spero esca prima o poi “Andromeda stories”.
    Ma com’è questo “Pharaoh no haka”?
    Di quattro volumi i primi due non mi sono piaciuti, tant’è vero che ci ho messo giorni a finirli, ma fortunatamente1 [ continua a leggere]