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klunk

Episodi visti: 17/17 --- Voto 6,5
Ren Fuji, dopo essere stato dimesso da un ospedale, a seguito di una sanguinosa lotta contro il suo migliore amico Shirou, è ossessionato da inspiegabili visioni, mentre in città avvengono strani omicidi. Shirou sembra essere scomparso nel nulla dopo la sua fuga dall'ospedale, e presto le visioni di Ren troveranno risposta in un passato fatto di riti magici e guerra, un passato che sta per riaffiorare e minacciare il mondo.
Certo in questo "Dies Irae" di carne al fuoco ce n'è veramente tanta, mistero, riti magici, guerra, combattimenti e molti personaggi, alcuni originali altri meno, e c'è da dire che i principali sono caratterizzati anche approfonditamente. Il vero problema, secondo me, sta nello sviluppo della trama, infatti a volte risulta un pò confusionaria e non chiara, certo questo dovuto anche come detto alla grande quantità di argomenti e intrecci dei molti personaggi, tuttavia il risultato appare a volte confusionario e fumoso.
Per quanto concerne l'aspetto tecnico i disegni e le animazioni sono mediocri, appena sufficienti, mentre invece sono certamente degne di nota le musiche, ben realizzate e composte.
Insomma un anime originale che però si fa a volte un pò fatica a seguire, forse ci voleva più linearità nello svolgimento della storia e un pò di attenzione nel comparto grafico.


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kirk

Episodi visti: 18/17 --- Voto 7,5
Dies Irae è un anime composto da un prologo più 17 episodi prodotto nel 2017 – 2018 dalla Genco (la stessa casa di produzione di Tokyo Godfathers). Ha un sottotitolo (che non riporto perché troppo lungo) in tedesco il quale mi sembrava senza senso fino a che non ho scoperto che la serie TV nasce da un videogioco erotico e dunque ecco perché si parla in questo sottotitolo di “calmarsi” e di “ragazze”: in realtà è fuori luogo perché la trama va avanti con neanche tanto fan-service e le ragazze si vede che sono attratte da Ren (il protagonista), e viceversa, senza però creare un harem o dar luogo a scene di sesso esplicito.

La trama mette insieme divinità, eugenetica e criminali nazisti che vivono da decine di anni senza invecchiare col solo scopo di vedere esaudirsi i loro desideri, miracolo che può avvenire in qualche modo solo versando sangue… il più cattivo di tutti ,Reynard Heyndrich (personaggio realmente esistito), ama talmente il mondo da volerlo distruggere sostituendosi a Dio e fuoriuscendo dalla sensazione di dejà vù che imprigiona lui e gli altri personaggi, che sappiamo hanno già vissuto tutto ciò già milioni o miliardi di volte…

Dies Irae: il giorno dell’ira, il giorno del giudizio in cui Dio punirà tutti i peccatori, come sarà? Chi vincerà, chi salirà sul trono di Dio e creerà un mondo a sua immagine?
I combattimenti sono ben fatti ma non eccezionali, non ci sono in campo poteri strani o strategie: tutto è piuttosto “classico” ma non per questo noioso.
Ritornando sul tedesco esso compare in varie scritte e nei dialoghi rendendo la comprensione difficile in alcuni tratti.
Il giudizio dunque è positivo, senza però gridare al capolavoro.