My Next Life as a Villainess: All Routes Lead to Doom! X

È abbastanza palese la mancanza di una trama ben definita, ma reputo questo anime davvero molto carino e divertente. È stupendo trovare anime così, con aria di pura leggerezza che ti distolgono dallo stress della vita quotidiana. È anche avvincente provare a prevedere le mosse dei pretendenti di Caterina, che, inaspettatamente, si sono fatti avanti in questa stagione. Sono stata leggermente delusa dai penultimi episodi, devo dire, o perlomeno dalla conclusione di una vicenda che poteva essere tranquillamente gestita meglio e con qualche accortezza in più. Credo però che valga davvero la pena vedere quest’anime.

Non era scontato che una serie del genere potesse ricevere un secondo adattamento animato, e francamente ero molto scettica a riguardo, poiché, considerando ciò che avevo visto finora, temevo che la serie avrebbe abusato di determinati elementi, sfociando nella ripetitività. Sfortunatamente, i miei timori erano fondati, e ciò ha reso veramente difficile giungere alla conclusione della seconda stagione.

"My Next Life as a Villainess: All Routes Lead to Doom! X" è anch’esso incentrato sulla vita di Catarina, la quale, sebbene sia ormai riuscita a sfuggire al suo destino prestabilito dal videogioco, sarà ugualmente in pericolo a causa del suo legame con il principe Geordo. All’originale cast di personaggi, si aggiungerà anche qualche nuova figura importante, che però non riuscirà a sollevare il livello generale della storia. Infatti, terminate le battute sulle visual novel, la serie non includerà nessun nuovo elemento narrativo concreto, basandosi quasi unicamente sul comportamento sempliciotto e stereotipato di Catarina e dei suoi amici. Personalmente, con l’uscita della prima serie, apprezzai molto questi elementi, poiché contribuivano a creare delle gag divertenti, ma dopo quei dodici episodi nessuno di loro è stato in grado di evolversi veramente, finendo inevitabilmente con il diventare assurdamente ripetitivi e prevedibili.

Lato musiche e animazioni siamo sul livello della prima serie, ovvero appena sufficiente, ma senza nessuna sequenza particolarmente ben fatta e con effetti speciali piuttosto semplici, se non addirittura antiquati.

Sostanzialmente, si tratta di un seguito molto deludente. Probabilmente, l’andazzo della storia meriterebbe un voto ancora più basso, ma, avendo avuto fin dall’inizio dei dubbi sulla riuscita della seconda stagione, non ne sono rimasta particolarmente sconvolta. Ciò che veramente mi ha stupita è l’annuncio di un film, vista la scarsa originalità dimostrata in questo cour di episodi, ma potrebbe tranquillamente trattarsi di un film riassuntivo in cui verranno riciclate le scene della stagione appena conclusasi.

Una stagione pessima.
Tutti i difetti della prima stagione (gran parte dei personaggi sono odiosi, Mary Hunt in testa) senza i pregi della storia all'inizio. Ormai Catarina non è per nulla accostabile alla villain del videogioco, e quindi non c'è nessun parallelismo al pericolo da evitare delle varie route. Poi, per mettere un po' di carne al fuoco, hanno incentrato tutta la stagione su "due" rapimenti, portando sicuramente ripetitività al tutto. E poi ormai le gag di tutt* che vanno dietro a lei e si ostacolano a vicenda hanno decisamente stancato, peraltro con l'assurdità che lei è all'insaputa di tutto, con nessuna evoluzione a riguardo... ma devono saltarle letteralmente addosso (e a volte lo fanno) per farle capire come sta la situazione?

La seconda serie di “My Next Life as a Villainess” mi è piaciuta meno della prima, nonostante qualche tentativo da parte degli sceneggiatori di renderla interessante, inserendo nuovi personaggi che utilizzano la magia nera. I personaggi non sono ancora cresciuti psicologicamente e la protagonista si comporta come una bambina, stupida per di più. L’harem diventa sempre più grande, ma di interessante vedremo solo due bacetti; ma ormai i ragazzi e le ragazze sono cresciuti/e, e quindi si immaginano tentativi, approcci più decisi, e poi lei, Caterina, fa sempre quella che cade dal pero... tutti sono troppo simili alla prima serie, tutti gentili, tutti perfetti ma imbalsamati nel loro ruolo di innamorati platonici.

Le animazioni dello staff Silver Link mi sembrano mediocri, forse perché non riescono con effetti speciali a farmi dimenticare che la trama va molto a rilento, il regista Keisuke Inuoe non riesce a dare una svolta alla storia.
Voto? Sei meno meno... guarderò il primo episodio della terza serie annunciata pochi giorni fa, ma, se l’andazzo non cambia, non darò altre opportunità a una serie che sembra sempre più stanca.