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Sofì De La Valliere

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8,5
Personalmente, è un anime che mi è piaciuto parecchio.

La storia non è per niente scontata, anzi. Questi ragazzi, quasi tutti con abilità speciali, vengono raggruppati su una nave e dovranno combattere in diverse nazioni per contribuire all'avvenire della pace. O almeno, questo è quello che credono loro.
Gli episodi si sviluppano bene e in fretta. Non ho notato tempi vuoti. Le relazioni amorose che si vanno a creare tra i vari personaggi mi hanno tenuta molto attaccata. In realtà, più che storie d'amore, sono storie d'amore e odio. I personaggi coinvolti, infatti, chi per promesse fatte anni prima, chi per torti subiti, cercano in tutti i modi di stare lontani, per poi finire comunque l'uno accanto all'altra sempre.
Anche il finale è molto bello e ben strutturato, per niente scontato. A me ha lasciato molto sorpresa, dato che avevo già dato tutto per perso.

I disegni sono belli e ben curati, le melodie e i dialoghi anche.
Forse solo la trama principale poteva essere spiegata un po' meglio, poteva essere riassunta o spiegata in maniera molto più semplice, quando invece ci sono andati ad inserire diverse annate che davvero non so come siano saltate fuori.
Anime consigliatissimo!


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scarlet nabi

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6,5
“Norn9 - Norn + Nonet” è un anime che è stato classificato sotto varie etichette: “josei”, “shôjo”, “fantascienza”, “fantasy”... In realtà non è nulla di innovativo, e non si spinge più in là dei soliti cliché sentimentali.

La storia ruota intorno a due personaggi principali: Koharu e Kakeru (gli altri sono un corollario che appare solo a tratti).
Qual è la storia? Un gruppo di ragazzi si ritrova su una nave volante in un passato alternativo dal sapore steampunk. Si dice che sia il 1919, e infatti il mondo sottostante ha un aspetto nostalgico che è un misto tra l’Era Taishô e il Medio Oriente, ma in verità è tutto molto più complicato. Io ho sempre amato le storie di viaggi nel tempo, ma ho trovato la trama difficile da seguire: è senz’altro un anime che va guardato con attenzione.

Tra i personaggi, come dicevo, spiccano soprattutto Koharu, la ragazza affetta da amnesia e con il potere del fuoco, e Kakeru, il bel ragazzo (molto, molto bishônen) con il potere di controllare le piante. Anche in questo caso due capacità non troppo originali, poiché io ho scritto un intero articolo sui personaggi in grado di interagire con i vegetali (pensiamo per esempio a Steinbeck in “Bungo Stray Dogs” o al protagonista del capolavoro incompiuto di Taniguchi, “La Foresta Millenaria”. Lui inoltre ha un rapporto difficile col padre che ricorda tanto “Fullmetal Alchemist” quanto le nevrosi psicanalitiche di “Neon Genesis Evangelion”).

Tre cose mi hanno particolarmente infastidito: l’abbondanza di computer grafica, per mostrare lo scatenarsi dei poteri insiti in una sorta di cristallo prismatico nel petto dei ragazzi; la storia d’amore inevitabile e troppo melensa tra Koharu e Kakeru; i rapporti tra i personaggi che si sviluppano immancabilmente a coppie.

A salvare il tutto, oltre ai paesaggi, è il rapporto tra un’altra coppia di personaggi: Sorata e Aion/Aine. Lui viene dal futuro (ma è veramente il futuro o solo una delle possibili linee temporali?); lei è una reincarnazione spettrale in grado solo di cantare, che per certi versi, quindi, ricorda la ragazza chiusa nella torre nello sfortunato manga “Clover” delle CLAMP.
Proviamo ad analizzare gli altri personaggi e a trovare qualcosa d’interessante. Quello sicuramente più sfaccettato è Senri, una sorta di hikikomori con il potere dell’acqua dall’efficacia dimezzata, perché in comune con Akito. Il character design ricorda quello di L di “Death Note”, ma non si capisce perché Senri abbia una specie di saetta azzurra sul viso: forse (ma lo sto pensando ora mentre scrivo) è appunto perché può controllare l’acqua (questo farebbe il paio con Ami/Sailor Mercury che ha i capelli, gli occhi e il costume blu e con Rei/Sailor Mars che ha il gonnellino rosso)?

Nel complesso, quindi, “Norn9” è un anime che non merita molte stellette, ma che mi interessava per la tag generica che gli è stata assegnata su AnimeClick.it, cioè quella relativa al “mondo fluttuante”. Questa dicitura è da notare, perché qui prende il significato fanta-retrò e non quello storico-artistico che avrebbe nella cultura giapponese tradizionale. Accostare queste due accezioni potrebbe essere intrigante.
Per esempio, trattandosi di una storia essenzialmente rosa, che valenza aveva l’amore nell’ukiyo-e? Credo, senza volermi addentrare in disamine che sarebbero proprie di un critico d’arte, che il concetto, artisticamente inteso, andasse preso nel suo valore estetico. Ora, in “Norn9” mancano gli sfarzosi kimono classici (le donne sono in abito alla marinaretta e gli uomini in divisa militare), ma rimane la grazia e l’attaccamento al simbolismo della Natura, per esempio nel fatto che Koharu tenga fede al suo nome (che quasi sicuramente contiene il kanji di “primavera” - Haru 春) e sviluppi un legame con un alberello di pesco.


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MimmiChan

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"Norn 9" è uno di quegli anime che si può guardare in una giornata o due. Lo considero tra quelli che 'fanno bene alla vista', ovvero disegni puliti, piacevoli, con tutti quei colori e che trasmettono serenità.
La trama è interessante, niente di difficile o esaltante, ma neanche poi così brutta. Ci sono scene comiche, altre dove ho trovato il tempo per farmi il caffè... Ma, tutto sommato, ne ho visti di peggiori.
Mi aspettavo di più, magari in un continuo sapranno rifarsi (non so se ce ne sarà uno, spero però che riescano a riscattarsi, ecco).


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NickyFlowers

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Anche se continua ad essere criticato, il reverse harem è un genere che persiste nell’animazione giapponese. Alcuni di loro si limitano a fare pubblicità agli otome game da cui sono tratti; altri sono talmente fatti bene da attirare anche l’attenzione del pubblico maschile (questi purtroppo si contano sulle dita di una mano). Infine, ci sono dei titoli che sì deliziano gli occhi e le orecchie delle donzelle con del fanservice spudorato, ma riescono comunque ad avere quei piccoli elementi che offrono qualcosa in più. “Norn9”, anime della stagione invernale 2016, rientra proprio in quest’ultimo gruppo.

Una ragazza di nome Koharu vaga in mezzo alla neve apparentemente senza meta. Ad un certo punto, incontra due ragazzi che decidono di prenderla con loro e ospitarla presso la loro gigantesca astronave, in cui vivono altri ragazzi, tutti con una caratteristica in comune: avere delle abilità speciali. Nel corso degli episodi, si scoprirà che l’astronave assieme ai suoi abitanti nasconde più misteri di quanti se ne possano immaginare.

Come ho scritto sopra, “Norn9” appartiene alla categoria di quei reverse harem che non sono niente di straordinario, ma con qualcosa in più. Quel qualcosa è dato innanzitutto dalla storia. Di certo, la trama a prima vista non sembra nulla di che: sembra quasi uno slice of life "on the sky" con una spruzzata di fantasy. In realtà, col suo svilupparsi la storia presenta diversi colpi di scena, alcuni neanche così tanto banali, e che sono capaci di suscitare una giusta dose di curiosità.

Altro elemento da rilevare sono sicuramente i personaggi. Infatti, non è presente solo una protagonista femminile, ma ce ne sono ben tre: la già citata Koharu, la solita protagonista stupida e così gentile da diventare fastidiosa (un personaggio simile doveva esserci, altrimenti un reverse harem non si può chiamare tale); Mikoto, una tsundere che riveste il ruolo di leader nell’astronave; infine, Nanami, la mia preferita tra le tre protagoniste, una kuudere che nasconde qualche terribile segreto. Non si dimentichino poi i protagonisti maschili, tanti e molto diversi tra loro.
Purtroppo, quando si hanno così tanti personaggi, non sempre sono facili da gestire e spesso si corre il rischio che molti di loro finiscano col diventare delle semplici macchiette. E’ il caso di personaggi come Senri, Sakuya e in parte anche Natsuhiko. Questi tre sono stati i personaggi che mi hanno più delusa, perché in quanto a caratterizzazione avevano potenziale da vendere. Discorso diverso va fatto per quanto riguarda Kakeru e Akito, che hanno una discreta profondità.

Parlando dei problemi di “Norn9”, mi viene in mente anche la sceneggiatura: non che sia brutta, ma è semplicemente deludente. Secondo il mio modesto parere, il soggetto che si aveva tra le mani era qualcosa di fenomenale, ma è stato sviluppato in maniera piuttosto mediocre. I primi episodi sono alquanto statici e sembra che siano utili solo per le fan che devono decidere quale sia la loro ‘ship’ preferita. Così facendo, non avviene né uno sviluppo di trama né uno sviluppo dei personaggi. La seconda parte della serie, invece, è l’esatto opposto: il ritmo diventa molto, troppo veloce e molte cose vengono spiegate in maniera frettolosa oppure non vengono spiegate per niente. Per quanto riguarda il finale, invece, è senza infamia e senza lode: buono, ma nulla di eccezionale.

Infine, nota di merito va fatta all’apparato tecnico: le animazioni non sono niente di particolare, ma il punto forte sono i disegni e soprattutto i fondali, di una perfezione tale da poter competere addirittura con quelli di “Sword Art Online”. Come in ogni reverse harem che si rispetti, il doppiaggio è ottimo, se si esclude la voce di Koharu, la quale riesce a far sanguinare le orecchie ogni volta che dice: “Kakeru-kun!”. Le OST, invece, sono semplicemente stupende, senza dimenticare la bellissima opening e la rilassante ending.

Insomma, “Norn9” è un reverse harem che per certi versi mi ha delusa, ma per altri mi ha positivamente sorpresa. Di certo, non si parla di un titolo che farà la storia, ma che dimostra di essere divertente, gradevole e in alcuni casi anche piuttosto intelligente. E per una che segue reverse harem e che sa che quello che la aspetta da un visione di questo genere è trash puro, questo è oro!


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Angia

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"Norn9 Norn+Nonet" è un otome game rilasciato dal brand Otomate nel 2013 a cui si sono susseguiti, visto il successo, due FanDisk, "Norn9 Last Era" e "Norn9 Act Tune". In occasione di un evento dedicato a marzo 2014, venne annunciato il progetto animato, che, dopo oltre un anno di silenzio, ha visto la luce nella stagione invernale 2016, concludendosi in dodici episodi più uno di recap.

La storia vede lo scolaro Sorata Suzuhara che, attirato da una canzone, si vede catapultato in un'era differente rispetto alla sua, e qui incontra un gruppo di ragazzi possessori di abilità speciali che viaggiano su una gigantesca nave volante chiamata Norn. "Chi sono?" "Dove vanno?" "Perché?" "Che sarebbe questo Sekai?" Circondato da molteplici domande, Sorata decide di salire sulla nave e di viaggiare a fianco di queste persone, pensando che, una volta arrivata a destinazione, forse avrebbe trovato una via per ritornare al suo mondo. Si verificano però attacchi alla nave e sulla Norn sembra esserci un infiltrato...

Queste sono le premesse del gioco, elementi presenti anche nell'anime, ma s'è visto che quest'ultimo apre lo scenario in modo differente, introducendo il tutto dal punto di vista di Koharu, facendole assumere un ruolo un poco più in rilievo rispetto agli altri. Non avendo giocato alla visual novel originale, non posso dire se l'adattamento sia stato fedele o meno, e quanto abbia reso al meglio la storia, dato che un motivo dietro il successo della serie ci sarà. Sfortunatamente, però, da quel che s'è potuto vedere dai dodici episodi, non posso difendere “Norn9” dicendo che l'anime sia stato eccezionale; almeno non a livello narrativo.

A cantare le theme song abbiamo la fissa Yanagi Nagi, all'opening con “Kazakiri”, e la new entry in questa serie Kaori Oda, all'ending con “Zero Tokei”, canzoni sui livelli delle theme song delle visual novel, anche se la mia preferita rimane "melee", l'opening originale. La colonna sonora mi sembra molto orecchiabile e adatta, e nello staff ritroviamo anche Kevin Penkin, che aveva provveduto anche alle OST delle visual novel. Le animazioni le considero buone, con qualche sbalzo occasionale, ma pazienza. Lo stile dell'illustratrice originale Teita è stato adattato in modo soddisfacente, i primi episodi si presentavano con disegni discreti, ma pian piano vedo che ci sono stati miglioramenti; mi sono meravigliata nei crediti di un episodio della presenza di tanti nomi coreani tra gli animatori. I fondali e i background insieme agli effetti aggiuntivi li trovo micidiali, sono veramente belli e suggestivi.

Adesso il tasto dolente: il ritmo della narrazione. Più della metà degli episodi hanno regalato una visione abbastanza tranquilla, qualche colpo di scena, ma nulla di tanto sconvolgente eccetto l'accumulo di interrogativi. Poi, a qualche passo dalla fine, è iniziata la corsa contro il tempo e le spiegazioni sono arrivate a ondate, a cui tutto d'un colpo non è stato facile stare dietro e afferrare tutto per bene. Tutto ciò faceva un po' dubitare della stessa importanza, data la velocità con cui è stato spiegato, in relazione alla durata dell'anime. Potrei capire la scelta di dedicare più inquadrature sui vari personaggi, se l'obbiettivo era più che altro di intrattenere il pubblico femminile, dato il target, ma purtroppo, così facendo, dedicando solo un terzo dell'anime all'essenziale, ne risente la valutazione del resto. In ogni caso il finale chiuso era accettabile a seguito di tutto, lieto per quasi tutti. Se vogliamo tirare fuori un altro difetto maggiore dell'anime, sarebbe la caratterizzazione dei personaggi. Ovvio, in sole dodici puntante non possiamo sapere la vita di ognuno, chi ha avuto un ruolo più importante ha avuto qualche spazio in più, giustamente, mentre chi non influisce così tanto sull'andare degli eventi s'è visto meno. Bene o male ognuno ha avuto il proprio spazio e i rapporti fondamentali tra i vari personaggi sono stati mostrati. Ma le scene dove Koharu e Kakeru fanno i piccioncini stavano effettivamente diventando troppe e sempre più mielose. Sono la mia coppia preferita del gioco e dovrei esserne contenta, però Koharu s'è rivelata non esattamente ciò che mi aspettavo ed è stata troppo lagnante, fin dall'inizio; non pensavo che avesse così poco sale in zucca... ingenua ok, ma in modo irritante, per non parlare di quante volte abbia pronunciato "Kakeru-kun" anche a vuoto...

Visto l'attaccamento che ho verso la serie, do un 8 parziale invece del 7+, perché sì ha un crollo sulla sceneggiatura, ma per il tutto il resto l'anime è stato godibile.


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Eversor

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4,5
"Norn 9" è un anime fantasy e d'avventura, composto da dodici episodi, del 2016... Bocciato!
E dico questo non tanto per il fatto che sia poi così brutto, ma per il semplice motivo che, puntata dopo puntata, mi hanno spinto a farmi odiare questa serie. Di chi è la colpa? Di tutti e di nessuno, essenzialmente. Potrei dire di non aver apprezzato alcune scelte di trama, almeno per quanto riguarda i miei gusti personali, o forse potrei semplicemente affermare che i vari personaggi parevano così piatti e melensi da far sciogliere le gambe. Sarà la prevedibilità di alcune situazioni, o forse la mancanza di quella forza emotiva capace di far innamorare lo spettatore di una serie, rendendolo così emotivamente coinvolto.
Fatto sta che, alla conclusione dell'ultimo episodio, sono rimasto tanto scandalizzato quanto sollevato di aver portato a compimento quest'opera, subito pronto a lasciarmela alle spalle, non senza rimpianti.

E dire che la storia partiva in modo veramente intrigante: una ragazza dai capelli color pesca, apparentemente girovaga senza una meta precisa, viene prelevata e portata su un'enorme nave volante dalle fattezze sferiche. All'interno vi è una vera e propria città, in cui vive un gruppo di persone dotate di poteri speciali. Koharu, la suddetta fanciulla, trova in questo posto una nuova casa e una nuova famiglia, con cui condividere le giornate, più o meno pacifiche, del viaggio che li avrebbe condotti verso Mondo, la meta finale. Il clima apparentemente dolce e pacifico si trova in contrapposizione con un sottofondo di mistero piuttosto esaltante. Una realtà misteriosa, che non si attiene ad alcuna era storica precisa e si presenta a noi spettatori in una veste completamente nuova e originale.

Peccato che tutto il resto sia stato gestito in maniera veramente orripilante. Innanzitutto la coppia centrale, Koharu-Kakeru, che personalmente mi vergogno anche a descrivere. La fanciulla rappresenta l'immagine stessa della stupidità, fatica ad articolare due frasi di senso compiuto e per tutto l'anime non fa altro che chiamare a cuore aperto il suo grande amore Kakeru. Quest'ultimo, d'altra parte, ci prova apertamente fin dal primo incontro... Una relazione melensa, sdolcinata, prevedibile e, soprattutto, inutile nel contesto generale della storia.
Discorso diverso per le altre due coppie, Akito-Nanami e Sakuya-Mikoto. Mostrano un sottofondo sicuramente più intrigante, con un passato misterioso alle spalle e un legame reciproco più crudo e morboso. Sarebbe potuto uscir fuori qualcosa di veramente bello, se avessero dedicato loro un pochino più di tempo. Visto che ciò non è accaduto, non si è ottenuto altro che delle vicende troncate a metà o con un finale affrettato e apparentemente privo di senso.
Per gli altri personaggi... vuoto assoluto. Eppure a inizio serie avevo anche individuato due figure che, a mio dire, mi avrebbero fatto innamorare. La prima era il giovane e solitario Senri, che, sebbene i possibili e immensi sviluppi, ha scelto invece di rimanere su un piano pressoché invisibile. Lo si aspetta per tutta la serie, e in effetti alla fine succede qualcosa, ma ancora troppo poco per recuperare il tempo perso.
Il secondo, invece, era Sakuya. Effettivamente questo è riuscito a intrigarmi, anzi, potrei quasi dire che è grazie a lui che non ho abbandonato la visione dell'anime. E' innamorato di Mikoto, ma questa pare sinceramente indecisa su cosa fare: qualcosa nel loro passato la blocca. Un amore tormentato, dunque, che si accosta a un dilemma interiore che lo assillerà per buona parte dell'opera. I tempi accelerano, l'atmosfera si surriscalda, ed ecco che arriva la mazzata finale, con uno sviluppo tanto inspiegabile quanto affrettato. In un solo colpo hanno fatto perdere di senso tutto ciò che aveva compiuto in passato e la relazione che aveva instaurato con la sua dolce amata.
Una tattica che si riscontra in innumerevoli occasioni. Il buon inizio viene infatti periodicamente sfatato da alcune scelte prive di senso, inspiegabili o addirittura troppo buoniste. Quando si vuole far emergere a tutti i costi dei sentimenti positivi, si cade spesso nella banalità.

Ma se la creazione di protagonisti adeguati ha fallito miseramente, ciò non è accaduto per quanto riguarda gli aspetti tecnici. Sono rimasto indeciso fino alla fine se darle cinque o sei (solamente per la grafica e la musica), anche se poi, per fortuna, ci ha pensato il finale a far crollare miseramente ogni mia valutazione, risolvendo però i dilemmi che avevo in principio.
I colori risplendono in maniera sensazionale, con toni candidi e solari che donano alla vicenda una sensazione di calma e tranquillità. Anche nei momenti più concitati, non ci sarà mai alcun segno di frenesia. I paesaggi sono mozzafiato e le inquadrature molto scenografiche.
Le musiche, infine, rappresentano un vero e proprio tocco di classe, sicuramente sprecate per tale opera. Risuonano puntata dopo puntata, calmando il mio animo tormentato e facendomi riappacificare con me stesso. Il doppiaggio è buono e anche la regia, tutto sommato, non è poi così disastrosa. Certo, forse sarebbe stato meglio accelerare un po' i tempi in partenza per dedicare così maggior spazio alla parte finale della storia.

Come già detto in precedenza, non sono sinceramente riuscito a sopportare il finale. Ho pregato, pianto e supplicato la divinità degli anime per non far avvenire ciò che è effettivamente accaduto. Una smielata conclusione che lascia agli spettatori un gusto dolciastro in bocca. Storie interrotte a metà, altre portate forzatamente a una conclusione piuttosto insensata... Insomma, troppi errori per un anime di sole dodici puntate, con domande irrisolte e avvenimenti inspiegabili anche per un'opera fantasy.
Un lieto fine che accontenta tutti i personaggi, tranne ovviamente il mio preferito.

Voto finale: 4 e mezzo


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Nox

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
"Norn9" è un anime di dodici episodi andato in onda da gennaio al marzo 2016.

La prima cosa che voglio dire è che questo anime è l'emblema del potenziale sprecato. Bel chara design, animazione fluida, grafica dettagliatissima, belle musiche, insomma, nulla da eccepire sul lato tecnico. Ma la trama... E i personaggi... Che tristezza!

Andiamo con ordine. Un gruppo di ragazzi con strani poteri vive su una nave volante delle dimensioni di una Costa Crociera. Un giorno, uno di questi ragazzi, Kakeru-kun, scende sulla terraferma per incontrare una ragazza, Koharu, anch'essa dotata di un'abilità speciale, e la "invita" a salire sulla nave volante. Una volta arrivata, uno penserebbe che la ragazza un paio di domanda le abbia, tipo "Chi siete? Dove andate? Cosa volete?". Ma la sua reazione è: "Un gruppo di ragazzi con strani poteri su una nave volante? Che forza!" La protagonista non si informa mica, quando mai, lei vuole essere amica con gli sconosciuti che vivono su una nave volante. Le prime otto puntate passano fra una tazza di thè e una lezione di giardinaggio e, proprio quando cominci a chiederti se in realtà tu non stia guardando una puntata di "Downton Abbey", boom, gli episodi prendono vita, succede l'impossibile e la trama diventa originale e coinvolgente. Ovviamente a questo punto rimangono pochissime puntate, quindi non si approfondisce nulla, il che è un vero peccato, perché, se avessero perso meno tempo a smacchiare i giaguari e limare le unghie ai millepiedi, sarebbe stata un trama pazzesca da 8 facile.

Parliamo dei personaggi. Ce ne sono tantissimi, non mi sono nemmeno disturbata a imparare tutti i nomi, gli unici da ricordare sono quelli delle tre ragazze: Koharu, Mikoto e Nanami. Ora, le ultime due hanno un carattere forte, sono risolute, hanno un passato interessante, i loro interessi amorosi hanno storie interessanti, insomma, mi sono piaciute molto. Per il poco che si sono viste. Perché le dinamiche di queste coppie vengono completamente offuscate da quella che è la disgrazia di questo anime: la scema.
La protagonista, Koharu, è una cretina, ma che più cretina non si può, e, credetemi, io ne ho viste di cretine negli anime. Causa problemi ovunque vada, non ne fa una giusta ed è stupida, non ingenua, proprio stupida, tanto che, quando le hanno aperto il cervello, ci hanno trovato la particella di sodio della Lete che, sconsolata, piangeva "C'è nessunooo?". Ah, ma io incolpo i tizi sulla nave volante. Se, invece di sbaciucchiarsela e spupazzarsela, le avessero dato un paio di ceffoni o la sempreverde sprangata sulle gengive, vedevi come si raddrizzava dalla prima puntata. Le uniche parole che questa ragazza sembra conoscere sono "Kakeru-kuuun" (davvero, lo dico col cuore, donate un euro a questo caso umano per aggiungere qualche frase al suo repertorio, non se ne può). Il suddetto Kakeru-kun portatore sano di due neuroni lo sembra, quindi, perché decida di innamorarsi di questa piaga d'Egitto, proprio non si capisce. Se a ciò si aggiunge che in quasi tutti gli episodi ci sono questi due che fanno costantemente "Ma quanto mi ami?" e "Ma quanto mi pensi?", mi dispiace dirlo, diventa difficile apprezzare tutto il resto.

Voto finale: 6 e mezzo

Riassumendolo in una frase o meno: "Se avessero dedicato meno tempo a Ken e Barbie e di più alle altre coppie o alle vicende degli ultimi episodi, sarebbe stato un anime fantastico."