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hachi_rosa92

Episodi visti: 10/10 --- Voto 9
Inizialmente scettica sulla visione di questo drama, mi sarei sbloccata probabilmente prima se avessi realizzato che si tratta di un adattamento di un manga di Maki Enjōji, autrice, edito qui in Italia, di "Hapi Mari ~Happy Marriage!?~". Perché? Perché questo mi avrebbe fatto intuire, come ho poi avuto modo di scoprire, che si tratta di una commedia romantica Josei in pieno stile, che non si prende troppo sul serio ma che riesce allo stesso tempo ad affrontare temi importanti con la giusta profondità, senza rinunciare a una certa dose di passionalità.

Kairi è un protagonista maschile presentato come "il diavolo", a causa del suo pessimo carattere. Ma lo è poi davvero? Il Tendo che Sakura a conosciuto anni addietro, gentile a attento anche nelle relazioni sociali, è sempre stato dentro di lui, represso a causa di un trauma vissuto nel passato che verrà svelato in corso d'opera. In questo senso, dunque, Tendo non è il classico "personaggio freddo che si apre all'amore della protagonista", tutt'altro; la presenza di Sakura nella sua vita gli mostra semplicemente come anche lui ha il diritto di credere in un futuro per se stesso e di vivere i propri sentimenti superando la paura di soffrire di nuovo.
Sakura è un personaggio semplice, sincero, senza troppe pretese, a volte un po' snervante per la sua ingenuità. Tuttavia a tratti emerge come questa ingenuità sia frutto di una scelta consapevole, quella di cercare il buono nel mondo e negli altri anche quando sembrerebbe difficile, se non impossibile. Interessante come, nonostante lei ci terrebbe a non esserlo e si impegni al massimo, Sakura venga ritratta come una pessima donna di casa e la cosa non tocchi minimamente Kairi, che anzi se possibile l'apprezza ancora di più per questo. Ed è anche commovente come Kairi sia attratto dai tentativi estremamente impacciati di Sakura di risultare sexy, che probabilmente lui è l'unico a vedere come tali (ma anche questo, in fondo, è amore!).
Kairi vorrebbe essere freddo e distaccato, ma la realtà è che non ci riesce, come nel caso del toccante discorso a Sakura su tutto ciò che ama di lei nel quale non riesce a trattenere le lacrime. La recitazione dell'attore in questo senso è strepitosa, anche e soprattutto per come riesce a rendere la passionalità di un Kairi che cerca di trattenersi ma poi cede alla profonda attrazione che prova per Sakura, il tutto quasi solo con sguardi intensi e brevi movimenti del corpo.

Interessanti anche le trame relative ai personaggi secondari. Da una parte Sakai, la collega di Sakura, che tenterà di far breccia nel cuore di Kisugi, il chirurgo innamorato della donna del suo migliore amico; dall'altra Nishi e il suo amore corrisposto ma tormentato per Ryuko, la sorella d Kairi, a causa della differenza di età tra i due.
Un medical drama che non trascura le storie personali di alcuni pazienti e che riesce a coinvolgere emotivamente lo spettatore anche da questo punto di vista, sebbene, come ci si aspetti, l'endgame sarà la realizzazione delle storie d'amore.
Consigliato!


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esseci

Episodi visti: 10/10 --- Voto 7
Ho iniziato la visione di questo dorama su consiglio di un'amica che apprezza particolarmente le serie romantiche e dopo aver visto "First Love", "Dearest" e "Silent", sentivo il bisogno di una serie più leggera e godibile, anche se il mio target restano sempre le opere più introspettive, riflessive e anche malinconiche, che più che commedie leggere, sono veri e propri drama.

Dall'incipit ho già fornito qualche primo indizio sul mio pensiero a riguardo di "An incurable case of love", serie di 10 episodi messi in onda nella primavera del 2020 tratti dall'omonimo manga "Koi wa Tsuzuku yo Dokomade mo" di Maki Enjōji edito nel 2016 (ma apparentemente non ancora disponibile in Italia) e composto da sette volumi.
Il genere del manga, da quanto sono riuscito a reperire in rete, oscilla tra lo Shoujo (per certi stilemi tipici della storia, tipo il protagonista bello, tenebroso ma dolce e tenero) e il Josei (per l'ambientazione adulta in un ospedale) e comunque presenta una trama da commedia romantica sentimentale molto "zuccherosa".
Di conseguenza, la serie Live Action riprende gli stessi caratteri di genere del manga ed è classificabile come un dorama romantico con ambientazione medico/ospedaliera, dove tra un paziente e l'altro si sviluppa la storia d'amore tra Sakura Nanase, l'infermiera tirocinante/specializzanda, e il dottore "sensei" Tendo Kairi.

Attenzione! Un minimo di accenno di spoiler per l'introduzione...

Le premesse della trama e la storia sono il classico romanticismo alla "giapponese" (per la serie "uno su mille ce la fa"): Sakura Nanase da ragazzina delle superiori, si ritrova a soccorrere per strada una signora anziana. Non sa che fare e come ultima spiaggia urla a perdifiato per richiamare l'attenzione di qualcuno... Guardacaso, nei paraggi è intento a fare jogging il bel dottor Tendo Kairi che salva la signora e imprime nella mente di Nanase, oltre al classico "colpo di fulmine" anche la sua vocazione professionale: diventare infermiera (per riuscire a lavorare con Tendo).
Dopo qualche anno Nanase, terminati gli studi, viene assunta proprio nell'ospedale dove lavora il dottore dei suoi sogni e tra una marea di equivoci e situazioni anche un po' demenziali si dichiara quasi subito dopo aver scoperto che in reparto è soprannominato il "diavolo" per il suo carattere tanto dolce e premuroso con i pazienti, tanto scostante, pretenzioso e intrattabile coi colleghi e infermieri se le attività non vengono svolte in modo perfetto; altro che il ricordo sbiadito di gioventù che era stato l'ispirazione per il suo futuro professionale.

Da qui inizia il percorso, lento ma inesorabile che porterà Nanase alla conquista del "Sacro Graal" Tendo, "against all odds", colleghi, vicissitudini, situazioni anche grottesche ma sempre tanto dolci e tenere, in cui Nanase dimostra una sbadataggine e un'incapacità di gestire le situazioni anche più semplici che porteranno Tendo inizialmente a ritenerla non idonea al ruolo, cercando di portarla all'esasperazione per farle presentare le dimissioni.
Ma Nanase è la classica giapponese che non demorde davanti a nulla e con il suo entusiasmo e determinazione riuscirà prima a conquistare i colleghi di lavoro e poi a far breccia in Tendo... nel classico percorso di sofferenza tipico della mentalità nipponica in cui nessun obiettivo è precluso se ci si impegna anche oltre le proprie capacità per apprendere e migliorare...

In realtà Tendo si accorge anche della dolcezza smisurata e della sensibilità della ragazza, tanto da osservarla in modo interessato anche in tempi non sospetti... per poi arrivare alla epifania della formalizzazione verso gli altri del loro rapporto durante la serie...

Tendo Kairi è il classico cool guy o meglio "l'uomo che non deve chiedere mai": un personaggione che si atteggia a "super figo" nei modi di fare e di rispondere ma che cela un segreto doloroso che gli impedisce di rimettersi in gioco dal punto di vista sentimentale.
L'attore che lo impersona, Sato Takeru, riesce nella missione di renderlo discretamente bene: trattandosi di un personaggio un po' sopra le righe (un po' troppo caratterizzato, secondo lo stile dell'opera che ha ispirato la serie) sembra un pelo forzato ma tutto sommato quell'aria burbera e scostante che nasconde un "cuore di panna" penso che sia parecchio accattivante per un certo target di pubblico.
Il modo con cui si rivolge a Nanase, se inizialmente possa sembrare odioso, cela sempre dietro il "baka" (idiota/stupida) che pronuncia spesso a Nanase, apparentemente offensivo, un tono di comprensione e apprezzamento sempre crescente che lo rende quasi affettuoso e simpatico... E proprio il progressivo cambiamento del personaggio è particolarmente significativo e apprezzabile, perché reso con sensibilità e intelligenza. Un'altra discreta performance dell'attore che ho avuto modo di apprezzare in "First Love"...

Per Nanase, interpretata da Kamishiraishi Mone, è stata scelta un'attrice meno "impattante" dal punto fisico (ma credo che sia voluto). Il personaggio è sicuramente reso alla grande: impacciata, buffa, goffa, imbranata, pasticciona, poco autonoma, credulona e ingenua, ma anche altruista, dolce, simpatica, empatica, comprensiva, dedita alla causa, determinata, resiliente, fedele, coerente ai solidi principi in cui crede... Una ragazza comune, come tante, che riesce a coronare il suo sogno a suon di gaffe, figuracce, pasticci, errori, equivoci, senza curarsi di cosa pensano gli altri ma soprattutto cercando o, meglio, rimanendo sempre fedele a se stessa, senza snaturarsi per piacere a qualcuno. E quest'ultimo aspetto Tendo lo capisce e lo apprezza fino a capitolare...
Se proprio dovessi trovarle un difetto, mi è sembrata un personaggio un po' "tradizionale" (inteso in senso nipponico) per come è dedita al suo grande amore e alla causa del lavoro. Troppo lontana dall'essere emancipata, indipendente, autonoma... in altre parole, una donna "reale" e anche un po' più "affascinante".
E' un personaggio troppo stereotipato nel solito genere della ragazza impacciata, infantile e incapace di farsi valere e rispettare per quello che è... poi quegli intermezzi ridicoli in cui le affibbiano il soprannome di "eroina" e lei all'improvviso si traveste da guerriera con tanto di spada e scudo, per affrontare il diavolo che la maltratta...

Se posso essere un pelo critico, suona perlomeno stravagante e forzato l'aspetto che di Nanase si innamorano diverse persone, da colleghi a pazienti... ma credo che sia stato l'escamotage per creare un po' di situazioni "destabilizzanti" per poi addivenire alla formazione della coppia dei protagonisti... Meno riuscito invece il plot twist dell'introduzione della sorella gemella del vecchio amore di Tendo come elemento di disturbo della coppia appena formata: una ingenuità imperdonabile per come è stata introdotta e condotta, anche a livello di personaggio che compare dal nulla senza una spiegazione sostenibile sul passato dei personaggi e di uno spessore a dir poco imbarazzante...

Detto dei due personaggi principali, tutti gli altri (la sorella di Tendo, gli infermieri tirocinanti, i dottori, i pazienti, i familiari, ecc.) sono dei validi contorni per lo sviluppo della storia romantica. Rendono in talune circostanze la trama quasi comica (la famiglia di Nanase è a dir poco esilarante) e riescono anche a strappare il sorriso per come supportano i protagonisti nello sviluppo della trama...

Da quanto scritto, si intuirà che la serie, sebbene l'abbia apprezzata, non rappresenta a mio avviso un capolavoro assoluto. Resta sicuramente un dorama "puccioso", dolce (al limite del saccarioso puro), mellifluo e ispirato ai buoni sentimenti e ad una visione della vita "positiva" in cui gli incidenti e le tragedia sono accennate quel tanto che serve per costruire il presupposto per sviluppare il contesto ottimista e anche un po' patinato in cui la coppia va a coronare il proprio sogno.

E' un'opera un po' lontana dai soliti standard nipponici in cui le "cose della vita" vengono rappresentate con quel vago senso di "dolce tristezza" che spesso non addivengono al "happy end". Tuttavia ne consiglio la visione per chi (incluso lo scrivente) ama anche ogni tanto immaginare che nella vita sentimentale "il bicchiere possa essere visto come mezzo pieno e non sempre mezzo vuoto"...