Prendendo spunto dal famoso incidente Shimoyama, Osamu Tezuka ci regala una tra le storie più dure della sua intera bibliografia, Ayako, opera di critica sociale ambientata nel Giappone del dopoguerra.

Ayako (Tezuka) 1La storia di Ayako ruota intorno ai Tenge, potente famiglia di latifondisti che vanta una tradizione lunga secoli e la cui influenza e buon nome sono noti e rispettati in tutta la zona. Ma tutto non è come sembra, e il lettore scoprirà ben presto tutto il marciume tenuto nascosto dai Tenge dietro la propria rispettabile facciata. L'ottima caratterizzazione psicologica dei personaggi è uno dei punti di forza dell'opera (e di tutta la narrativa tezukiana più in generale), a partire dai vari membri della famiglia.
L'anziano capofamiglia, Sakuemon, è il classico padre-padrone dai poteri assoluti su tutta la famiglia. Profondamente attaccato ai valori dell'onore sociale e della famiglia come il suo primogenito, possiede anche un lato dolce e sentimentale – forse dato dall'età – come quello che mostra verso la figlioletta Ayako, sua beniamina.
Suo degno erede è Ichiro, il figlio maggiore e colui che è destinato a ereditare quel poco resta dell'un tempo enorme proprietà terriera dei Tenge, quasi interamente sequestrata dal governo a causa della recente riforma agraria. Privo di qualsiasi scrupolo o moralità, è disposto a tutto per mantenere il buon nome della famiglia e per salvaguardare la propria posizione al suo interno, persino a prestare la propria moglie ai piaceri sessuali del padre pur di entrarne nelle grazie.
Costoro non disdegnano urla, pugni, schiaffi e persino frustrate, se necessarie, per mantenere la propria autorità sul resto della famiglia, o anche solo per sfogarsi per i problemi e le avversità cui vanno incontro nel loro percorso. Loro complementari sono le rispettive mogli: la signora Tenge Iba, completamente asservita al marito Sakuemon, si prenderà diligentemente cura di lui fino all'ultimo senza una sola parola di protesta, anche di fronte ad Ayako, frutto degli incontri segreti tra il marito e Sue. E la stessa Sue, quasi una versione giovanile della signora Tenge, già completamente sottomessa al marito, senza essersi però ancora del tutto rassegnata agli eventi – come mostrano il suo tentativo di suicidio e il suo ultimo tentativo di ribellione - oltre a non considerarsi ancora interamente parte della famiglia.
In perfetta antitesi con queste è l'unica figlia di Sakuemon, Naoko, femminista e segretamente militante nelle fila del partito dei lavoratori; Naoko si oppone fermamente alla tirannia maschilista interna alla famiglia, tanto da spingere Sue a ribellarsi al marito e lasciarsi per sempre alle spalle la famiglia Tenge. La scoperta del suo orientamento comunista causerà uno shock al padre e al fratello maggiore, tanto da venire espulsa per sempre dalla famiglia.
Ayako (Tezuka) 2Di vedute simili è anche il terzogenito, Shiro, ragazzino onesto ed intelligente che gioca al tribunale e che disapprova fortemente, ribellandosene più volte, i metodi utilizzati dai Tenge per salvaguardare il proprio onore.
Infine, ci sono i due personaggi cardine della vicenda.
Jiro, tornato vivo dal fronte, si è attirato la disapprovazione del padre per “non essere nemmeno riuscito a morire”, finendo addirittura prigioniero degli americani. Per salvarsi, Jiro stringe un accordo con i servizi segreti americani, da cui viene utilizzato come complice nell'omicidio di un importante membro della sinistra locale, portando la sventura su tutta la famiglia Tenge.
E Ayako, bambina di 4 anni nata da uno dei rapporti segreti tra Sakuemon e Sue. Dal contrasto tra la sua purezza e innocenza emergerà con ancora più forza l'anima corrotta e putrescente della famiglia Tenge, mostrando come uno specchio ai suoi familiari il loro lato più “oscuro”.
Estremamente interessante è il constatare come i personaggi maggiormente positivi della serie siano tutti esterni alla famiglia Tenge, dall'ispettore Tamura, incaricato dell'indagine su un omicidio in cui è coinvolto Jiro, al suo collega Geka e al figlio di quest'ultimo, Hanao.

Sull'ottima impalcatura costruita con tali personaggi, Tezuka critica ferocemente la corruzione e l'inadeguatezza del sistema feudale giapponese e, più in generale, la stessa società nipponica e il suo modello di valori, vera causa della decadenza morale della famiglia Tenge, i cui membri, più che carnefici, ne appaiono loro stessi vittime. Coi personaggi di Jiro e Naoko, inoltre, viene indagata la situazione politica dell'epoca, dagli intrighi dei sistemi di controspionaggio americano alle lotte dei sindacati e del partito comunista a favore dei lavoratori, dai rapporti segreti tra cariche politiche ed esponenti della yakuza locale al sottobosco malavitoso fatto di bande e delinquenti comuni. Vengono inoltre toccati eventi storici realmente accaduti come la riforma agraria, l'ondata di licenziamenti della Japanese National Railways e la scomparsa e morte in circostanze misteriose del suo presidente.

Altro elemente cardine, in Ayako come nella poetica di Tezuka, è la sessualità. Da un lato vi è Ayako, analizzata nella sua totale purezza durante la sua evoluzione da bambina a donna (la sua prima mestruazione, i suoi primi rapporti sessuali, la sua incapacità di distinguere tra amore e appetito sessuale), dall'altro è interessante notare la resa sperimentale utilizzata per rappresentare il coito tra Jiro e la sua compagna, metaforicamente illustrato come un'isola falliforme sferzata dalle onde del mare in tempesta, sulla cui cima ella giace ignuda.

Ayako (Tezuka) 3A portare in Italia questo gioiellino di Tezuka è Hazard Edizioni, in un'edizione in linea con le altre uscite dell'editore. L'albo è di buona qualità: la carta unisce un'ottima sfogliabilità ad una trasparenza abbastanza lieve - sebbene non assente, specialmente negli ultimi 2 volumi, discreta la stampa, anche se con qualche riserva nella resa dei neri; ottima la rilegatura a filo, che garantisce una resistenza e un'elasticità dell'albo ottimi, nella media la sovracopertina. Considerato anche il prezzo non certo economico, 10 euro a volume, dispiace constatare l'assenza di un approfondimento o redazionale in chiusura d'albo che approfondisse la figura di Tezuka, analizzando l'opera in questione e il periodo storico in cui si svolge. Per questi motivi, e nonostante sia Ayako un'opera destinata ad un pubblico esigente e competente disposto a spendere per i manga di qualità e non certo al grande pubblico, il prezzo finale risulta decisamente elevato.

Ayako si avvicina molto allo stile, narrativo e grafico, delle produzioni gekiga, di cui Tezuka fu contemporaneamente ispiratore, avversario ed esponente e dal quale fu egli stesso ispirato. Ayako è una lettura a tratti pesante, a tratti lacerante, con scene che più che pugni sono badilate nello stomaco. Tale pesantezza psicologica non è tuttavia fine a se stessa, ma, oltre che marchiare a fuoco nell'animo del lettore il suo messaggio di critica sociale, aiuta anche a far risaltare quei (pochi) gesti e personaggi “positivi”, cui non si può non affezionarsi e seguire con ansia le vicende, nella speranza non vengano anch'essi “contaminati” dal marciume della famiglia Tenge e del sistema in cui questa vive - oppure sperare in una (parziale) redenzione e affrancamento dal senso di colpa per i crimini passati dei membri di quest'ultima. Un'opera di indubbio valore in grado di trattare in soli 3 volumi un'amplissima gamma di tematiche; consigliato a chiunque sia in cerca di un'opera matura, da un lato socialmente (e politicamente) impegnata, dall'altro incredibilmente appassionante.


Titolo Prezzo Casa editrice
Ayako  1 € 10.00 Hazard Edizioni
Ayako  2 € 10.00 Hazard Edizioni
Ayako  3 € 10.00 Hazard Edizioni
Ayako  1 € 14.00 JPOP
Ayako  2 € 14.00 JPOP