AnimeRing Head


Tante volte ci è stato chiesto di fare una rubrica dove inserire il bianco e il nero, Capuleti e Montecchi, Livorno e Pisa, giorno e notte...insomma due punti di vista diametralmente opposti su cui poter discutere e magari anche schierarsi.

Dobbiamo ammetterlo, il timore che tutto finisca in un inutile flame ci ha sempre frenato ma, visto che ultimamente voi utenti vi siete dimostrati meno "scalmanati" e che i nostri detrattori scarseggiano a fantasia, ci siamo detti in Redazione "Why not"?
 
AnimeRing!

Un titolo, anime o manga, due recensioni a confronto. Due recensioni di voi utenti, il vostro diverso punto di vista sul "palco" di AnimeClick.it.
Come nel miglior incontro di Wrestling, come nella più epica delle Battle rap, saranno le vostre opinioni a sfidarsi fino all'ultimo colpo anzi...spoiler!

Andiamo a scoprire il titolo, questa volta manga, che questo mese sarà argomento della disputa!

Titolo ormai entrato nella mitologia manga, scritto e disegnato da Tōru Fujisawa, GTO imperversava sulla rivista Weekly Shōnen Magazine di Kodansha tra il 1996 ed il 2002. Il suo protagonista, Eikichi Onizuka, diviene ben presto l'incarnazione dell'ideale di educatore (anche se non lo è proprio a tutto tondo) che gli studenti di tutto il mondo sognano e avrà fama mondiale anche grazie alla serie animata del 1999, portata qui da noi dalle mitiche serate anime di MTV.
Che dire? Successo per acclamazione al nostro Great Teacher? Forse, eppure non a tutti è piaciuto questo titolo, giudicandolo stupidotto e in taluni casi persino diseducativo. 
Confrontiamo quindi le due tesi e facciamo scendere in campo i contendenti
 
La domanda è una sola: voi da che parte state?


10.0/10
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G.T.O. alias Great Teacher Onizuka è un manga in 25 volumi di genere azione e scolastico scritto e sceneggiato dal mitico sensei Toru Fujisawa.

G.T.O. racconta le avventure di Eikichi Onizuka, un ventenne sbandato con un ex passato non troppo lontano da teppista in cui ne ha fatte di tutti i colori, che decide di intraprendere la dura carriera dell'insegnamento.
Dopo aver conseguito una laurea in un'università di infimo livello in cui un suo sosia gli sosteneva gli esami, decide quindi di iniziare il periodo di tirocinio come teacher presso una scuola media, dopo una lunga serie di colloqui e quindi insuccessi.
Caratteristica fondamentale per Eichiki è quella di essere onesto con se stesso e con gli altri a tal punto da inserire nel suo curriculum tutte le sbandate compiute da giovane con annesse e connesse le piccole denunce per schiamazzi, molestie in luogo pubblico, pestaggio, guida in controsenso con motocicletta senza patente e altre bravate.
Ovviamente di queste cose lo deridono i dirigenti scolastici che lo ammoniscono di non trovare mai un lavoro se inserisce tutte le sue scaramucce avvenute contro la legge e la polizia, insieme a fargli notare il suo bianco e vistoso completo indossato che assomiglia più a quello di uno yakuza.
Alla fine Eichiki riesce ad ottenere un posto come tirocinante nella cui scuola sono presenti altri tirocinanti fra i quali un poco di buono il cui scopo è solo divertirsi e abbordare quante più studentesse possibili.

Inizia quindi la grande odissea del pazzo, pazzo, pazzo professore che affronterà problemi scolastici di tutti i generi dai problemi familiari degli studenti, ai problemi personali e di carattere per arrivare ai problemi dell'intera classe ma ciò che lo contraddistingue sono i metodi decisamente poco ortodossi.
Infatti Onizuka contrappone metodi piuttosto shockanti, divertenti pur arrivare a minacciare violenza come ultima spiaggia ai suoi studenti o a chi fa loro del male o ai loro cari: ed è questo il suo metodo rivoluzionario, prima rompe il muro di ghiaccio che lo separa da loro, per poi capire i loro gusti e le loro paure in modo da entrare in empatia con loro e fare in modo che vengano accettati dal mondo per quello che sono.
E' un po' come un angelo custode, un amico più che un insegnante, che ti fa vivere la scuola in modo divertente e spensierato, visto che lui dà più importanza alle esperienze vissute che alle materie studiate e apprese, dopo averti aiutato, averti capito ed averti accettato per come sei.
E una volte che il muro viene infranto da Eichiki non ci si può divertire con lui, ma GTO non è solo spensieratezza poichè gli eventi drammatici accadono e grazie al continuo intervento del professore che si getta a capofitto senza pensarci troppo nel pericolo e nelle situazioni disperate si riuscirà a vedere la luce del giorno successivo.
Anche il finale è decisamente degno di Eichiki e non può non far sorridere il lettore che avrà ormai raggiunto un elevato grado di empatia col prof già dopo pochi numeri: si sorride perchè certe cose può farle solo lui non le persone normali e si sorride perchè un po' si vorrebbe essere un eroe come lui o averne uno vicino nella realtà.

Il disegno e il tratto sono decisi ma non spigolosi e nemmeno dolci, gli scenari sono dettagliatissimi e, insieme a molte battute, contengono un sacco di riferimenti alla cultura giapponese del momento e di qualche anno prima come gerghi, modi di dire, allusioni, telefilm, live action, manga, anime e videogiochi.
La caratterizzazione dei personaggi è veramente eccelsa, i personaggi appaiono quasi tutti incerti, scoraggiati o delusi dal mondo, ma dopo avere incontrato Eichiki come un sole ritrovano loro stessi e la vita perduta; ma Eichiki non è un Dio, anch'egli soffre e si sconforta in alcuni momenti ma proprio le persone che ha aiutato gli ridonano la speranza e il sorriso credendo in lui e nei suoi forti ideali.
La storia è abbastanza originale anche se si rifà all'opera precedente di Fujisawa, Shonan Junai Gumi, con la quale ha in comune solo il protagonista Eichiki Onizuka e alcuni suoi amici che interpreteranno solo ruoli secondari come Ryuji Danma e lo sbirro corrotto nonché ex-teppista anch'egli.
Le tematiche in esso contenute sono una critica alla società giapponese con le sue manie sul sesso, sul consumismo, sulla crisi e l'economia, sulle mancanze dei genitori verso i figli e scaricando le colpe verso gli insegnanti, sull'incapacità dei giovani di farsi largo nella società e le loro strade sbagliate verso il teppismo e la violenza.
Ma oltre alle critiche GTO vuole essere una luce, un piccolo barlume di speranza in una società che ha mille problemi perchè anche il battito di una piccola farfalla può scatenare un uragano e se si instilla una piccolissima goccia di fiducia e autostima nelle persone esse saranno in grado di risorgere dalle proprie ceneri come un piccolo fiore rinsecchito che riprende pian piano a vivere bagnato dalla rugiada.

Non posso che consigliarlo a tutti, anche se ormai in pochi non conoscono GTO, in particolare agli amanti della serie TV, che è incompleta, degli shonen ma anche le ragazze possono essere in grado di apprezzare un personaggio così particolare e unico quale Eichiki Onizuka è.
Il pregio di un'opera del genere è di restituire il sorriso anche al lettore che si divertirà un sacco con le asinate del GTO, ridendo, soffrendo, emozionandosi ed esaltandosi insieme a lui. Il massimo dei voti è il minimo per un'opera simile.

Voto: 10.


4.0/10
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Spinto dalla fama che versione cartacea e animata hanno donato a questo titolo mi son fatto prestare l'intera serie di "GTO", ma non son riuscito ad arrivare nemmeno a metà.
A lettura inoltrata pare di assistere ad una commedia beckettiana dell'assurdo: scolari/scolare malefici e dotati di indole a tal punto caotica da far diventare verde di invidia il Joker, donne tutte prosperosissime e ingrifate, il protagonista che risulta educatore impareggiabile, atleta perfetto, e maestro di vita tutto in una sola personalità.
La trama di per sé poteva anche essere interessante, ma 25 volumi il cui solo leitmotiv si può riassumere nella frase "Onizuka vuole diventare un bravo insegnante ma tutti cercano di mettergli i bastoni tra le ruote" alla lunga stufa. Anzi manco tanto alla lunga visto che la mia pazienza è durata solo 10 volumi (5 su 12 dell'edizione Deluxe per essere precisi).
La dialettica che si ripete per tutti i volumi visionati è la seguente: uno studente mette i bastoni tra le ruote a Onizuka per un determinato motivo - Onizuka pare in difficoltà e rischia di essere cacciato dalla scuola - Onizuka comprende da dove deriva il malessere dello studente e lo converte attraverso i metodi più bizzarri - Onizuka poco a poco conquista tutti.
Il peso dato nell'opera al protagonista risulta poi eccessivo: va bene che la sua caratterizzazione spicca rispetto alle altre figure - la preside della scuola privata che pare un fantoccio, il vicepreside che ha il coltello tra i denti nei confronti del biondo insegnante, la professoressa Fuyutsuki debole caratterialmente e segretamente innamorata (ma va?) di Onizuka - ma che finisca per obnubilarle riduce la storia ad un one-man show dove a intrattenere sono solo le trovate costumistiche del protagonista.
Non si riesca a capire come faccia Onizuka a evitare la cacciata dall'istituto privato dopo tutte le peripezie che causa la sua presenza: è la commedia dell'assurdo che vuole passare per uno shonen scolastico. Oltretutto la lettura risulta anche pesante: le tavole troppo verbose mi hanno costretto a ignorare la lettura dei baloon più piccoli (di indecifrabile lettura) arrivando addirittura a saltare diverse pagine piene zeppe di onanismo fumettistico... Menzione d'onore per qualche trovata del protagonista che mi hanno sicuramente fatto sorridere (smorfie facciali sopratutto) ma con una percentuale molto bassa per 10 volumi letti.
Forse è una serie non adatta a tutte le età, forse avrei potuto apprezzarla meglio ai tempi del liceo in cui desideravo ardentemente una scossa alle noiosissime lezioni scolastiche. Ma se un'opera ha l'ambizione di conquistare milioni di lettori dovrebbe dare ampio respiro a diverse tematiche, e non ispirare solo noia a pacchi.



Potete far sentire la vostra voce, oltre che nei commenti, anche con un mini sondaggio che durerà tre giorni!
 

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