Prendete una giovane ragazza, un po' imbranata e impacciata, che riesce a perdersi anche restando ferma, un villaggio sperduto in campagna e aggiungete un pizzico di magia: ecco a voi Flying Witch, la serie anime di questa stagione primaverile tratta dall'omonimo manga del 2012.
 

L’incipit di questa storia ricorda molto Kiki consegne a domicilio, e proprio questo ha fatto ben sperare la sottoscritta, avendo adorato il film dello Studio Ghibli: come infatti si può ben dedurre dal titolo, Makoto Kowata, la nostra protagonista, è una strega un po’ alle prime armi che ha deciso di andare a vivere lontano da casa per qualche tempo per migliorare le proprie abilità magiche. Ad accompagnarla il suo famiglio Chito, una tenerissima gattina nera che saprà aiutare la maghetta quando si troverà nei guai.

Makoto si trasferisce in casa dei suoi cugini umani, Kei e Chinatsu Kuramoto, per dedicare le sue giornate all'approfondimento delle proprie arti magiche.
Ovviamente non mancheranno le nuove conoscenze, ma se si dice che è la prima impressione quella che conta, Makoto ha ancora tanta strada da fare: simpatico e assurdo è infatti il suo primo incontro con Nao, amica di Kei… non tutti sarebbero rimasti impassibili di fronte a una persona che svolazza in sella a una scopa!
Flying witch è anche questo, riesce a strappare un sorriso anche con le situazioni più ordinarie.
A tal proposito, devo ammettere che avrei preferito una presenza meno sporadica del personaggio di Nao durante la serie, ma bisogna farsi bastare quei pochi episodi in cui appare.
 

La trama dell'anime è, quindi, molto semplice; trattandosi di uno slice of life, veniamo catapultati nelle avventure di Makoto che, nella nuova cittadina, verrà a conoscenza dell'esistenza di strani spiriti che popolano il mondo magico, come ad esempio l’Araldo della primavera, che di primo acchito potrebbe risultare essere un po’ spaventoso, o vere le fattezze di una dolcissima volpe dal verso particolare, o ancora una gigantesca balena fluttuante.
A farla da padrone sono i personaggi, alcuni ben caratterizzato e altri un po' meno. Con l'entrata in scena poi di Akane Kowata, la sorella di Makoto, si verranno a creare situazioni assurde ed esilaranti; idem con la comparsa di un’amica, Inukai, una povera ragazza che a causa di un sortilegio (sta a voi scoprire quale) è stata trasformata per metà in cane.
O ancora, tra le altre vicende, Makoto, Kei e Chinatsu scopriranno l'esistenza di un misterioso caffè, cui si può accedere solo con un rito particolare.

Un altro punto a favore della serie è l’attenzione ai particolari per quanto riguarda l’ambientazione, e ciò è palese nell’episodio in cui Chito gironzola scrutando ogni angolo della cittadina, passando per stradine e mostrando entrate di templi e varie abitazioni realmente esistenti.
Una serie di questo tipo, per essere bella, deve anche essere gradevole alla vista: i ruscelli che scorrono, i ciliegi in fiore, le goccioline sul vetro del treno in corsa riescono a creare un'atmosfera rilassata e pacata in linea con la trama; gli sfondi chiari e colorati rendono ancora più suggestiva la visione, mentre le animazioni sono abbastanza buone.
 
 
Flying Witch, come detto, è nella sostanza un semplice slice of life, con tutti i pregi e i (potenziali) difetti del caso: se vi cercate stregonerie mozzafiato, colpi di scena, effetti speciali e azione frenetica, è probabile semmai che un certo disinteresse subentri con l'avanzare degli episodi. Se invece gradite assaporare i ritmi lenti, i bei contesti "bucolici", i particolari e i piccoli gesti che caratterizzano personaggi amabili, Flying witch è uno di quei titoli perfetti per voi, in grado di rasserenarvi con semplicità le giornate.
Una piccola perla della stagione primaverile, un anime che sa trasmettere dolcezza e serenità come poche opere sanno fare e con una opening che vi metterà il buon umore solo ad ascoltarla! Shan ran raaaan ♪