Non smette di far parlare di sé il polemico regista Yutaka Yamamoto (in arte Yamakan), divenuto famoso anche per le sue critiche al mondo dell'animazione giapponese. A giugno aveva nuovamente annunciato,  tramite Twitter, il suo ritiro a tempo indeterminato, per riprendersi dalle "troppe irragionevoli congiunture negative accumulatesi", che lo avrebbero fatto ammalare.

A luglio però è ritornato agli onori della cronaca dichiarando, durante un evento a Osaka, che "gli anime sono morti". Il polemico regista ha affermato più volte di essere stato influenzato da Toshio "Otaking" Okada (ex membro dello staff dello studio Gainax e commentatore culturale) il quale a sua volta aveva precedentemente affermato che "gli otaku sono morti" (sic.).

Il 27 settembre i due si sono ritrovati per un faccia a faccia. In questa occasione Okada ha spiegato il significato della sua esternazione: le differenze generazionali fra gli otaku stanno creando delle fratture nella "mentalità tribale" che contraddistingue questa sottocultura.  
Invece Yamamoto sottolinea che lui intende la fine degli anime come qualcosa di molto più personale, gli anime "hanno preso una direzione diametralmente opposta rispetto alla mia". Sente che il moe sta"diventando fascista", nel senso che per sua definizione si deve attenere a regole non scritte:  lui vorrebbe "Non mostrare le mutande", ma "mostrarle è in linea con i desideri maschili, quindi mostriamole!" Yamamoto preferisce lavorare seguendo le proprie regole e per questo viene criticato,  queste critiche "a volte sono troppe,  non riesco a gestire".
 
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Okada ha quindi sviscerato ulteriormente la questione, chiedendo al suo interlocutore se ritenesse che il tipo di anime, che a suo tempo lo ha fatto entrare nel settore, fosse ormai scomparso. Yamamoto ha risposto affermativamente, e ha aggiunto che il ritiro di Hayao Miyazaki ha posto fine ad un'era.
Ciononostante, quando ha visto Your name. di Makoto Shinkai, si è sentito rincuorato, come se "avesse ancora degli amici" e gli è parso che ci fosse ancora speranza, ma alla fine dei conti ha realizzato che i tempi sono quasi definitivamente cambiati. "Mi sento come se fossi già tutto solo" dice, lamentando la mancanza di "anime che conosce", anime al livello di  Nausicaä  o Neon Genesis Evangelion. Okada, lo ha assecondato ed ha proseguito criticando i nuovi film di Evangelionrei di essersi fissati, come "zombie" senza cervello, su personaggi moe.
 
Di converso Yamamoto ha lodato le produzioni anime orientate verso un pubblico che tipicamente non è fan dell'animazione,  lo fa usando la suggestiva metafora di una folla che fuoriesce dalle mura di una fortezza. Ha proseguito dicendo che ora molti fan di anime hanno una ragazza e altri hobby, e sfuggono ed avversano lo stereotipo dell'otaku; film come Godzilla Resurgence, Your name., In This Corner of the World, e Zootopia, ben si adattano a questa categoria di pubblico. Okada fa notare che  però questo tipo di anime non mira a vendere merchandise (quindi non fa tanti soldi).
 
Se volete leggere l'intera intervista in giapponese, cliccare qui. 
 
Wake Up Girls!

Ricordiamo che Yamamoto  nel 2008 ha fondato lo studio Ordet, dopo il licenziamento, l'anno precedente, dalla Kyoto Animation. Col suo neonato studio ha collaborato in qualità di regista con A-1 Pictures Kannagi: Crazy Shine Maidens; nel 2010 ha supervisionato l'OVA di Black Rock Shooter. Nel 2011 ha diretto Fractale, anime in 11 episodi realizzato attraverso una nuova collaborazione con A-1 Pictures, ma lo scarso successo della serie, già allora lo aveva spinto ad annunciare un primo ritiro dall'animazione. Dopo circa due anni è tornato, alla direzione e supervisione del brand anime (serie TV  e film) di Wake Up, Girls!, breve commedia/slice of life a tema idol.

In Kyoto Animation i suoi ruoli più importanti sono stati quello di direttore di produzione della prima stagione di La malinconia di Haruhi Suzumiya (è stato lui a ideare la coreografia del famoso balletto della sigla finale); di assistente alla direzione dell'OAV Munto 2: Beyond the Walls of Time; e di regista e autore degli storyboard di alcuni episodi di AirFull Metal Panic! The Second Raid, e Kanon. Il suo ultimo lavoro prima di lasciare la società è stata la direzione dei primi quattro episodi di Lucky Star.

Fonte consultata:
AnimeNewsNetwork