A giudicare dal numero di commenti agli episodi, alle notizie con le prime impressioni e alle discussioni sulle varie schede utente del sito, possiamo constatare che sono in molti gli appassionati che seguono gli anime più recenti in diretta col Giappone, settimana per settimana. Oltre a questi, tuttavia, esiste una fetta non trascurabile che preferisce invece attendere la conclusione delle varie serie, per poi orientarsi sui titoli maggiormente apprezzati senza la necessità di sottostare alle uscite giapponesi ma potendo gestire a propria scelta i tempi di visione.
Questa rubrica nasce principalmente per questi ultimi, per dare una visione conclusiva della stagione e consigliare gli anime maggiormente apprezzati dai vari redattori del sito. Abbiamo preso in esame tutte le serie concluse nell'autunno 2016 e preparato una lista dei titoli consigliati. Dopo una breve introduzione all'opera, i vari redattori hanno stilato un breve commento (500 caratteri) con la loro opinione.

Questa rubrica vuole anche dare l'occasione agli utenti che hanno seguito le varie serie in diretta di consigliare a loro volta i loro titoli preferiti. Pensate che qualche anime meritevole sia passato in sordina? Oppure non siete rimasti molto convinti da qualcuno dei successi stagionali? Ditecelo nei commenti.

Prima di lasciarvi all'elenco dei consigli, vi linkiamo il file in cui abbiamo raccolto tutti i voti dei redattori al fine di selezionare le varie opere, così da darvi un'idea più completa della stagione (e per permettervi di orientarvi meglio qualora ci sia qualche redattore dai gusti più affini ai vostri).

FUNE WO AMU

Fune wo amu

Serie da 11 episodi, tratta da romanzo
Finale: SÌ

Genere: slice of life
 
Majime Mitsuya è particolarmente dotato per filologia e riesce ad individuare accezioni e sfumature delle parole che agli altri sfuggono. Non a caso è il membro più importante del suo team di lavoro, benché al reparto 'Dizionari' - in cui svolge le sue mansioni lavorative per una casa editrice - si aggiungano presto altri patiti delle parole. Mitsuya è molto serio e di poche parole, ed è un grande amico di Masashi Nishioka che invece è molto socievole. Viene narrata la storia del protagonista, dei suoi peculiari colleghi, della sfida lanciata alla parola 'mare'... 
 
​​Alex Ziro: Che sorpresa fantastica. Fune wo Amu è una parla d'insperata bellezza. Da un best seller ci arriva un'opera scritta sontuosamente, la quale ci catapulta in un mondo che non pensavamo nemmeno potesse essere così interessante. Il tutto grazie a personaggi eccezionali, musiche ed animazioni ottime. Unica piccolissima pecca è il tema che potrebbe allontanare qualche spettatore, ma quello di cui parla quest'opera è crescita umana, potrebbe davvero essere ottima per tutti.
Voto: 9/10
 
​​LaMelina: L'importanza della parola arriva attraverso la stesura del compendio per eccellenza di una lingua: un vocabolario. Da un tema così complesso e verboso, come la creazione di un nuovo dizionario, la regia di "Fune wo amu" ha saputo tirar fuori un piccolo gioiellino, che sa mescolare bene la vita quotidiana con amori, passioni, sconfitte e rivincite, a un messaggio essenziale: la comunicazione è alla base della convivenza. La storia aveva già colpito attraverso altri media, adesso lo fa anche anche con l'animazione!
Voto: 9/10
 
Slanzard: Serie estremamente convincente, con un gruppo di personaggi davvero ben caratterizzati, realistici e interessanti che sorregge una narrazione matura, interazioni umane di ottima fattura e una trama solida in grado di portare diversi spunti di riflessione. Per certi versi fa anche sentire in colpa per non utilizzare abbastanza spesso i vocabolari.
Voto: 8,5/10
 
​​Hachiko94: Una serie diversa dal solito, una storia ancor più particolare: la scrittura di un dizionario giapponese. La ricerca dei termini, la fine che sembra non arrivare mai... Potrebbe sembrare un anime noioso e inutile, eppure tiene incollati allo schermo grazie ai due personaggi principali e la storia, le vicende e le relazioni che li accompagnano. Non giudicate un libro dalla copertina, Fune wo Amu saprà sicuramente stupirvi.
Voto: 9/10
 
​​Arashi84: Mi sono approcciata alla serie con tutti i timori possibili: paura dell'argomento, della potenziale verbosità, del non capirci un tubo... e invece la serie scorre liscia come l'olio, diventando sempre più interessante di episodio in episodio. Personaggi caratterizzati ottimamente, anche e soprattutto nella loro relazioni, ai quali è impossibile non affezionarsi almeno un po'. Davvero una bellissima sorpresa.
Voto: 9/10
 
​​Melany: I prodotti di nicchia come questo difficilmente può riscontrare il favore del pubblico più mainstream, ed è un peccato perché ci troviamo di fronte a un titolo adulto che ha tanto da offrire, malgrado il soggetto principale all'apparenza può scorraggiare chi, come me, non è afferrata in materia. Semplice ma anche maturo il chara, nonché i rapporti tra i personaggi, ai quali bisogna riconoscere una gran simpatia anche nei gesti più ordinari. Narrazione lenta ma coerente.
Voto: 8/10
 
 

AJIN (SECONDA STAGIONE)

Ajin

Seconda stagione da 13 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Azione, soprannaturale
 
Dopo essere morto in un incidente stradale, il liceale Kei Nagai ritorna in vita scoprendo di essere un Ajin. Gli Ajin sono esseri immortali, capaci di curare ogni tipo di ferite e per questa loro dote, ritenuta una minaccia per il genere umano, ogni volta che un Ajin compare, i governi intervengono con la forza per catturarlo e farlo diventare una cavia da esperimento. Spaventato, confuso e braccato dalle forze armate, per Kei non resta altro che fuggire, aiutato dall'amico Kai. Ad interessarsi del ragazzo non ci sono solo gli umani, ma anche un gruppo di altri Ajin, ostili al genere umano.
 
Thogrim: Dopo un'eccellente prima stagione, Ajin si conferma uno degli anime più validi di questi ultimi anni grazie all'ottimo lavoro di Polygon Pictures. Dopo un'iniziale fase ancora fedele al manga, la serie sviluppa il soggetto in modo del tutto originale che non solo convince ed avvince, ma riesce anche nell'intento di ampliare l'universo narrativo della serie madre. Tecnicamente ineccepible, è da considerarsi uno dei migliori prodotti in CG attualmente disponibili sul mercato. 
Voto: 9/10
 
LaMelina: Anche in questa seconda parte Ajin riesce a tenere lo spettatore col fiato sospeso, grazie alla regia affidata a un antagonista realizzato coi fiocchi! La battaglia del Giappone con il terrorista Satou, la lotta degli Ajin per la conquista dei loro diritti, raggiunge il climax! Per le persone che dubitano del CG, è fatto talmente bene da calzare a pennello a una serie così realistica. Imperdibile per i fan del genere action!
Voto: 8,5/10
 
Slanzard: La seconda parte di Ajin prosegue in linea con quanto ci era stato mostrato nei primi episodi. A reggere quasi da solo l'intera opera è il personaggio di Satou, antagonista dal grandissimo carisma come se ne vedono purtroppo raramente. Molto interessanti anche gli sviluppi nella caratterizzazione di Nagai, Tosaki e Izumi.
Voto: 8/10
 
Hachiko94: Bastano pochi episodi per farsi piacere la CG, perchè è proprio quella che rende Ajin un anime così insolito e spettacolare; la storia non si ferma mai, è un continuo di colpi di scena sia dalla parte dei buoni che dei cattivi, anche se non tutti i personaggi riescono ad essere carismatici come Satou. Consigliato a chi vuole vedersi un anime un po' action.
Voto: 8/10
 
ReiRan->--@: Il vero protagonista della seconda parte di Ajin è Sato, proprio non si riesce ad empatizzare con l’apatico protagonista, di contro si viene rapiti dal folle progetto del terrorista più ricercato del Giappone: una lunga scia di morte ed attentati, che non fa mai calare la tensione. Quindi cercate di andare oltre la prima repulsione nei confronti della grafica, date una chance al prodotto ed allacciate le cinture! 
Voto: 8/10
 
Melany: Cupo nelle atmosfere, ma brillante nei colpi di scena. Si termina un episodio senza accorgersene, talmente è un susseguirsi di eventi e tensione adrenalitica. La CG non sempre mi convinceva, però c'erano dei picchi in cui ci stava anche bene! Le ost impeccabili, dispiace solo per le sigle che erano migliori quelle della prima stagione. Personaggi ben resi, anche quelli momentanei, dove ciascuno ha una parte rilevante nella storia. 
Voto: 8/10
 
metaldevilgear: Un thriller d'azione pieno di cattiveria (semicit.), che sia capace di incollare allo schermo: se lo fanno i coreani non è uno scoop, ma quando ci riescono i giapponesi, per giunta nel campo dell'animazione, è già un mezzo miracolo. Il secondo tempo di Ajin supera anche le aspettative, senza mai incorrere in un calo di tensione anche nei momenti di apparente stasi: tutto riparte da Satou-san che inizia a fare davvero sul serio, basti dire questo; da notare anche un sensibile miglioramento nelle prestazioni di frame rate e illuminazione. Tanti cuoricini per il micidiale comparto sonoro.
Voto: 7,5/10
 
Zelgadis: Buona serie d'azione che riesce ad appassionare. Purtroppo non riesco a sorvolare sui tanti difetti che la rendono niente più che una sorta di action da guardare a cervello spento e magari con un secchio di popcorn. Fa il suo dovere come intrattenimento, ma i personaggi sono tutte macchiette che spesso sembrano agire con poca logica. Al di fuori della ben fatta parte action c'è poco e si ci fermiamo ad osservare la psicologia dei personaggi o gli intrecci politici, la cosa diventa imbarazzante. Discutibile anche la realizzazione tecnica.
Voto: 6,5/10
 
 

JOJO: DIAMOND IS UNBREAKABLE

JoJo Diamond is Unbreakable

Serie da 39 episodi, tratta da manga
Seguito di Stardust Crusaders, Finale: SÌ

Genere: Azione, combattimento, soprannaturale
 
Protagonista della storia è Josuke Higashikata, un teppistello che si ritrova suo malgrado invischiato nelle traversie della famiglia Joestar in maniera del tutto inaspettata. Dotato di uno Stand chiamato Crazy Diamond, capace di "aggiustare" ciò che è rotto o ferito, oltre a possedere le classiche forza e velocità, il giovane Josuke si ritroverà fra capo e collo parecchie grane, poiché la quiete della sua tranquilla cittadina viene d'un tratto interrotta dal ritrovamento di una mistica freccia capace di donare uno Stand a chi ne viene colpito. Per le strade di Morio-cho, dunque, compaiono, giorno dopo giorno, i più svariati e bizzarri individui in possesso di poteri strani, ma la minaccia più grave per Josuke e per la città stessa è quella costituita da un misterioso ed efferato serial killer che, nell'ombra, miete vittime ormai da anni.
 
Thorgrim: Tornano le avventure della famiglia Joestar e l'attesa è ben ripagata. Sviluppato in 39 episodi, "Diamond is Unbreakable" ci regala una delle fasi più cervellotiche ed ansiogene della saga di Jojo. Stilisticamente bizzarro più che mai, trova nel lavoro "analogico" di David Production una punto di forza capace di far funzionare tutto alla grande. Travolgente come pochi, è un lavoro capace di non deludere nemmeno lo spettatore occasionale. Un must come i suoi predecessori.
Voto: 8,5/10
 
Gordy: La quarta serie di JoJo è sicuramente una delle mie preferite e ho trovato questo adattamento animato molto buono, anche se reputo il manga comunque superiore. Gli stand sono sempre più bizzarri e particolari e i combattimenti molto avvincenti e ricchi di tensione. Ottima anche la caratterizzazione dei personaggi, tra cui ci sono alcuni tra i miei preferiti in assoluto dell'intera saga. 
Voto: 8/10
 
Arashi84: Forse è la serie che mi è piaciuta meno finora ma è stata comunque una visione gradevolissima e a tratti davvero adrenalinica. Forse un po' troppo episodica e "slegata" nella parte iniziale ma con cluni personaggi molto belli e un villain davvero perverso ma intrigante. 
Voto: 7,5/10
 
micheles: Non e' la mia serie preferita di JoJo, ma e' comunque una visione gradevole che non annoia mai. La partenza e' lenta, ma la serie migliora sensibilmente nella seconda parte, grazie all'arrivo di Kira, un cattivo decisamente indovinato. Per la prima volta abbiamo un serial killer il cui unisco scopo e' quello di starsene in pace, tenere un profilo basso, vivere una vita sana e andare a letto presto. Brillante! 
Voto: 7,5/10
 
traxer-kun: "Diamond is Unbreakable" fondamentalmente è il solito canovaccio "à la Jojo", cui l'opera ci aveva abituati fin da "Stardust Crusaders": i primi episodi man mano delineano il contesto portandolo verso lo scontro con il villain vero e proprio. Ma la forza di questo arco è il fatto che, con la sua pacata (quanto ansiogena) ambientazione cittadina e le sue vicende semi-autoconclusive, riprenda certi elementi dello slice of life gettandoli di peso in un folle contesto battle shonen. Tra citazioni, combattimenti al cardiopalma e personaggi sopra le righe, DIU è l'ennesima dimostrazione del talento creativo di Araki; peccato per i cali grafici, ma la serie ripaga con una direzione artistica originale e coloratissima. 
Voto: 7,5/10
 
 

UDON NO KUNI NO KINIRO KEMARI

Udon no Kuni no Kiniro Kemari

Serie da 12 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Commedia, cucina, slice of life
 
In seguito alla morte del padre il trentenne Souta torna al paese natale dopo diversi anni trascorsi a Tokyo per lavoro. Mentre gironzola per il dismesso negozio di udon del genitore, appare davanti ai suoi occhi un bimbo che ben presto si rivelerà essere qualcosa di diverso da un bambino comune. Poko, così viene chiamato il piccolo, è infatti un cucciolo di tanuki capace tra le altre cose di assumere sembianze umane. I due iniziano una convivenza basata sul rapporto padre-figlio grazie al quale Souta ripercorre i momenti passati trascorsi con il padre, le gioie e i dolori di un rapporto ormai inevitabilmente chiuso per sempre. La gioia e la dolcezza che Poko porta ogni giorno nella vita del ragazzo si mischiano alle responsabilità e alla difficoltà del prendersi cura di un bambino piccolo, senza contare i dubbi e le incertezze sul futuro lavorativo che attanagliano Souta.
Seppur tratta da un manga in corso, la serie riesce a trovare in qualche modo una conclusione, raccontando con pacatezza la storia di una famiglia molto particolare ma che per certi versi riflette la situazione reale di molti giovani adulti alle prese con un futuro ancora incerto.
 
Arashi84: Mettere insieme pubblicità e una bella storia, si può. Nella prefettura dell'udon nasce la dolcissima favola di un giovane adulto che cerca di ricomporre i pezzi della sua vita e di un piccolo tanuki che, pur indaffarandolo ulteriormente, lo guida in questo cammino fatto di ricordi e prospettive future. Udon no Kuni è una storia semplice ma che emoziona con delicatezza, consigiata soprattutto a chi ama le storie con i frugoletti e quelle incentrate sul rapporto padre-figlio.
Voto: 8,5/10
 
​​ReiRan->--@: Questa è la storia di un uomo che ha fatto di tutto per fuggire dal suo paesino di campagna, per essere diverso dal padre ed abbandonare il tradizionale ristorante di Udon di famiglia; così è fuggito nella caotica capitale e si è immerso nel tecnologico modo della programmazione informatica. Egli dovrà ripercorrere tutte le sue scelte e riaffrontare una serie di nodi irrisolti, quando dovrà fare ritorno al paese per il del funerale padre, in tale occasione farà un incontro molto speciale con un dolcissimo tanuki antropomorfo, che lo aiuterà a dare una nuova direzione alla sua esistenza e ancor più aiutandolo a rimarginare ferite dell’animo mai cicatrizzate. L’anime è dolce e profondo e si fregia di belle musiche, grafica dai colori tenui ed interessanti nonché divertenti comprimari.
Voto: 8/10
 
LaMelina: Le serie in cui ci sono i bambini per protagonisti, assieme a un adulto che gli fa da figura genitoriale, mi prendono sempre un sacco... Se poi ci aggiungiamo che il bambino in questione è un tanuki dalla tenerezza sconcertante, è quasi impossibile non rimanere coinvolti! "Udon no kuni no kin'iro kemari" è stato come una ciotola di udon, di quelle che ti riscaldano il cuore nelle gelide sere di inverno. Morbido, dolciastro, caldo, come l'udon questo slice of life è riuscito a darmi sensazioni positive. Piccola ma genuina metafora della vita.
Voto: 7,5/10
 
 

YURI!! ON ICE

Yuri on Ice

Serie da 12 episodi, storia originale
Finale: SÌ

Genere: Sport, sentimentale
 
La storia ha come suo fulcro Yuuri Katsuki, 23enne speranza del pattinaggio su ghiaccio giapponese reduce però da una cocente sconfitta in una competizione importante. Ritiratosi al paese natio nel Kyushu, vive dilaniato tra la volontà di rimettersi in gioco e il desiderio di ritirarsi. L'incombere di un nuovo Grand Prix è un punto di svolta ma è soprattutto l'incontro con altri due pattinatori russi a scuoterlo: Victor Nikiforov, cinque volte campione mondiale, che mostra presto un insolito interesse per Yuuri, e Yuri Plisetsky, giovane promessa di appena 15 anni, chiamato la “Fata di Russia” per la sua eleganza in pista ma che al di fuori si mostra arrogante e volgare come un delinquente...
 
​​ReiRan->--@: Un buon anime deve sapere intrattenere ed emozionare, YOI è riuscito in entrambi gli intenti, tendo incollati allo schermo i fan, compresi i pattinatori professionisti, che si sono divertiti ed hanno a loro volta divertito lo staff dell’anime e il pubblico con post sui social. Ho amato questo anime per il realismo e la cura dei dettagli con riguardo al pattinaggio, al modo delle gare e per i suoi numerosi e simpatici personaggi, per le coreografie, i costumi… ero più interessata alla coralità del prodotto, che non alla questione se i protagonisti fossero o non fossero una coppia gay. Proprio per questo posso ritenermi pienamente appagata dalla visione e attendo il famigerato “next level”, magari ai mondiali e magari con qualche incursione nel passato di Victor, con leggerezza e senza doverlo elevare a tutti i costi a manifesto dei diritti LGBT.
Voto: 8,5/10
 
Hachiko94: All'inizio poteva pure sembrare una serie per tutti, ma man mano che la trama proseguiva si è andato a scoperchiare il vado di Pandora, facendo partire ship assurde nel fandom di YOI. La serie in sè però è molto gradevole, con una colonna sonora che mette i brividi (ho riascoltato il theme di Yuuri non so quante volte) e anche se le esibizioni erano riciclate, è stato bello vedere come i personaggi riuscissero o meno a portarle a termine ogni volta. Seconda serie? Spero di no, è perfetto così.
Voto: 8/10
 
​​Rukia K.: Nel complesso si tratta di un buona serie, anche se presenta alcuni lati negativi a livello tecnico. I personaggi hanno una personalità che resta facilmente impressa nello spettatore, ma purtroppo sono pochi quelli che vengono analizzati in modo approfondito. Il difetto più evidente probabilmente è la quantità delle animazioni, che risulta abbastanza altalenante. Sotto questo aspetto alcuni episodi sono realizzati egregiamente, mentre altri presentano delle esibizioni in cui i personaggi fanno una certa impressione quando si muovono. Le musiche, al contrario, sono meravigliose sotto ogni punto di vista, sia che si tratti delle sigle, sia che si tratti delle canzoni utilizzate dai personaggi per le loro coreografie. La storia sa intrattenere senza problemi e non è certo mancata qualche risata.
Voto: 8/10
 
​​zettaiLara: L'episodio introduttivo cattura lo spettatore attraverso la splendida esibizione sul ghiaccio di un protagonista insicuro e impaurito da sé stesso; da lì la storia prosegue con un ritmo veloce e accattivante, raccontando di uno sport sensuale e magnetico e di personaggi variegati che lasciano il segno almeno quanto le musiche su cui danzano. Sigla di apertura magistrale. Risente purtroppo della poca cura sul lato tecnico e di un'eccessiva velocità di narrazione che lascia per strada troppe cose sulle interazioni tra protagonisti e non; tuttavia, nel complesso è una serie che merita senz'altro la visione.
Voto: 8/10
 
Slanzard: Una serie in grado di appassionare (e talvolta anche emozionare) con spettacolari performance di pattinaggio su ghiaccio (gli scarsi disegni fortunatamente non ne rovinano eccessivamente la resa finale) e la coppia di Yuri ben caratterizzata. Peccato per la storia d'amore tra Yuri e Victor, narrata in modo talmente surreale, forzato e senza contestualizzazione iniziale da risultare decisamente poco credibile.
Voto: 7,5/10
 
​​Arashi84: Serie gradevole che si lascia guardare con parecchio interesse. Il pattinaggio è uno sport affascinante e alcune esibizioni sono davvero emozionanti. Resto dubbiosa sullo sviluppo della relazione tra i due protagonisti, l'eccessiva velocità di alcune situazioni e la caratterizzazione carente di alcuni personaggi (tra i quali uno dei protagonisti) ma sostanzialmente è una serie che val la pena vedere.
Voto: 7,5/10
 
LaMelina: Sono stata molto felice di vedere il pattinaggio su ghiaccio protagonista di un anime e devo dire, che al di là delle evidenti lacune tecniche, è stato reso bene. Non mi sono piaciute alcune trovate della sceneggiatura che hanno penalizzato sempre gli stessi personaggi, e la passione per la spruzzata di yaoi si è sfiatata lungo la visione, da qui il mio voto (che poi è alto!). Mi aspettavo forse qualcosa in più a livello di trama, ecco.
Voto: 7,5/10
 
Melany: Inutile negare che l'anime contiene un'abbondante fanservice, il che può disturbare o far contento il fandom, ma è anche innegabile che il tema del pattinaggio è una novità da non lasciare completamente indifferenti sia per coloro che seguono questo sport e sia da chi ne è semplicemente incuriosito. Ottimo il comparto sonoro, tutte le musiche sono ben azzeccate, così come la realizzazione dei costumi; un po' carente sul lato tecnico che però viene compensato dal buon ritmo e dall'evoluzione sorprendente del protagonista. In definitiva, è un piacevole diversivo se si vuole staccare un po' dalle serie più impegnative.
Voto: 7,5/10
 
​​traxer-kun: Uno spokon tutto sommato nella norma, che perlomeno ha il pregio di mettere in luce con la dovuta perizia uno sport non sempre sotto i riflettori (il che comunque non è nulla che cose come Ping Pong o Chihayafuru non avessero già fatto con risultati anche migliori); alla buona regia della sempre ottima Sayo Yamamoto e a un valido comparto artistico fanno però da contralto un lavoro grafico non sempre ottimale e dei personaggi alquanto piatti, messi spesso al servizio di un fanservice che alcuni potrebbero giudicare troppo invasivo. Resta comunque una visione piacevole.
Voto: 6,5/10
 
 

NATSUME YUUJINCHOU GO

Natsume Yuujinchou Go

Serie da 11 episodi, tratta da manga (in corso)
Seguito di Natsume yuujinchou shi, Finale: NO

Genere: Soprannaturale, slice of life
 
Quinta serie per l’anime tratto dal manga omonimo di Yuki Midorikawa. Natsume Yuujinchou Go torna a parlare del giovane Natsume, un ragazzo capace di vedere gli yokai, e di tutti i già noti personaggi di contorno. Seppur egli cerchi ancora un equilibrio tra la vita da normale studente e questa bizzarra capacità che lo accompagna sin da piccolo, Natsume sembra aver superato la fase in cui credeva che vedere gli yokai fosse solo una sventura, difatti, cresce sempre più in lui la consapevolezza di quanto questi strani incontri possano essere preziosi. Stavolta però, la narrazione si concentra in buona parte sui coprotagonisti e ci permette di vedere ampi scorci del passato di Natori, di Seiji Matoba e dei coniugi Fujiwara accompagnando lo spettatore con la classica pacatezza e l’atmosfera rilassata e malinconica da sempre marchio di fabbrica di questa serie.
 
Arashi84: Chi conosce questa serie solo superficialmente penserà che di stagione in stagione Natsume Yuujinchou resti sempre uguale se stesso ma in realtà ogni volta scopriamo qualcosa di nuovo sul fantastico mondo di Natsume. Pur lesinando ancora i dettagli su Reiko, questa quinta serie si concentra sui Matoba e il loro ruolo e su Natori, facendoci scoprire il suo passato. Il resto è la solita, splendida, atmosfera ricca di dolcezza e mistero.
Voto: 8,5/10
 
​​LaMelina: Aspettavo da tanto il ritorno di Natsume e di Nyanko-sensei, per riassaporare la profondità di questo spaccato di vita. Quinta stagione perfettamente all'altezza delle precedenti, anche se forse un pelino meno intensa della quarta. Ho apprezzato un sacco la crescita di Natsume in questa parte di percorso e gli approfondimenti che sono stati fatti su Natori e Matoba.
Voto: 8,5/10
 
​​Hachiko94: E' Natsume, non c'è molto di più da dire. Per chi conosce la serie ritroverà la solita e magica atmosfera che pervade in ogni stagione; proseguirà un po' la storia di Reiko, ma come sempre saranno solo briciole rispetto a quanto c'è ancora da scoprire sulla nonna di Natsume. Per chi non conosce la serie... iniziatela il prima possibile!
Voto: 8/10
 
​​ReiRan->--@: Di serie in serie, Natsume prende confidenza con i suoi poteri che gli permettono di vedere ed interagire con gli youkai, approfondisce il legame con i suoi genitori adottivi e con gli amici umani. Seguendo le sue avventure al fianco di nyanko-sensei, continuiamo a scoprire poco a poco - insieme lui - di più sul modo degli spiriti, sugli esorcisti e sulla fantomatica nonna Reiko. Natsume sente sempre maggiormente il bisogno di conoscere le sue radici e quindi di più su sua nonna, ma gli umani non gli sono di grande aiuto... di sicuro lo saranno di più gli spiriti. La serie rimane stupenda e non stanca mai, già attendo la prossima stagione!
Voto: 8/10
 
​​Slanzard: Il classico Natsume, nulla di più e nulla di meno. Si alternano begli episodi, emozionanti e coinvolgenti, ad altri abbastanza anonimi e poco incisivi. Concentrarsi sui personaggi secondari, specialmente se legati al mondo dell'esorcismo e dell'occulto, è sempre buona cosa, peccato che venga fatto un po' troppo di rado.
Voto: 7/10
 
 

FLIP FLAPPERS

Flip Flappers

Serie da 13 episodi, tratta da light novel (in corso)
Finale: SÌ

Genere: Fantastico
 
Cocona, una giudiziosa ragazza delle scuole medie, fa la conoscenza con una stravagante ed espansiva coetanea di nome Papika. Papika invita Cocona a venire insieme a lei in una misteriosa dimensione parallela chiamata "Pure Illusion". Le due ragazze cominciano così un viaggio che le porterà più volte in "Pure Illusion" alla ricerca, per conto dell'organizzazione FlipFlap, dei frammenti di un misterioso cristallo che si dice sia in grado di esaudire i desideri.
In questa bizzarra dimensione parallela, composta da mondi tutti diversi e abitata da strane creature, scoprono di non essere le sole alla ricerca dei cristalli, ma di doversela vedere con Asclepius, un'organizzazione che punta a dominare il mondo e di cui fa parte anche Yayaka, amica d'infanzia di Cocona.
 
Zelgadis: Quest'opera dimostra quale marcia in più può dare un prodotto d'animazione. In alcuni tratti sorprendente e disorientante, è da godere come una vera e propria esperienza sensoriale. Neppure la sceneggiatura viene trascurata, con un largo uso di simbolismo che si presta a molteplici chiavi di lettura, sebbene nessuna di queste sia realmente innovativa. Alcuni episodi (come il 6) sono dei veri e propri capolavori a sé stanti. L'unico difetto che ho trovato è una certa trascuratezza nel character design.
Voto: 8/10
 
traxer-kun: Un'opera che fa letteralmente dell'aspetto visivo il proprio punto di forza: Flip Flappers è un anime che fonda le proprie basi sulla comunicazione diretta con lo spettatore, veicolando attraverso la superba regia del talentuoso Kiyotaka Oshiyama, al suo esordio in una serie televisiva, un'idea di coinvolgimento emotivo per "esperienza sensoriale" e facendo un ampio uso di simbolismi e riferimenti esterni. Spaventoso il lavoro tecnico di animazioni, capitanato dal sakkan Takashi Kojima e dallo stesso regista, che si è messo in gioco anche nella key-animation e storyboardando metà degli episodi. 
Voto: 8/10
 
Slanzard: Serie di grandi alti e bassi, che offre alcuni episodi tra i migliori dell'anno (quello sulla studentessa d'arte e la nonna, o quello nella scuola horror) ad altri tutto sommato noiosi e insulsi. Anche la trama di fondo - che a ben vedere un'opera di questo genere nemmeno avrebbe avuto bisogno di possedere - è fin troppo banale, scontata e prevedibile. Serie piacevole, ma si poteva fare di più.
Voto: 7/10
 
 

HAIKYUU!! THIRD SEASON

Haikyuu 3

Serie da 10 episodi, tratta da manga (in corso)
Seguito di Haikyuu!! Second Season, Finale: NO

Genere: Sport
Superata la difficile semifinale con l'Aoba Josai nella seconda serie, ora la Karasuno deve vedersela nella finale contro i favoriti della Shiratorizawa per riuscire a qualificarsi al campionato nazionale e sfidare i rivali della Nekoma. A guidare la multicampionessa Shiratorizawa vi è Wakatoshi Ushijima, uno dei più forti attaccanti della nazione a cui Hinata e Kageyama hanno dichiarato guerra in passato. La terza serie si concentra interamente sulla finale, che vede contrapposte le due ideologie degli allenatori: gioco di squadra e diverse strategie per la Karasuno, capacità individuali, altezza e potenza bruta per la Shiratorizawa.
 
​​Hachiko94: Dieci episodi per una singola partita, ma i colpi di scena non si sono fatti mancare, anzi! Haikyuu prosegue per la sua strada e continua ad essere una serie senza "poteri speciali" ma si basa tutto sulla forza e sulla capacità dei suoi giocatori, in primis Ushijima, la vera star della serie. Ottima anche la maturazione dei personaggi della Karasuno, senza dimenticare il passo avanti che ha fatto Tsukishima. Adrenalinico e divertente, la terza serie è stata per ora la migliore!
Voto: 10/10
 
Alex Ziro: Cosa si potrebbe chiedere di più? Solo 10 episodi e ti viene raccontato tutto quello che tu potresti mai sperare. La partita più importante dona spettacolo in ogni singola puntata, ed il tutto è contornato da musiche perfette ed animazioni perfette. Come al solito ci viene raccontata una storia sportiva ed umana impeccabile. 
Voto: 10/10
 
LaMelina: Una serie lunga una partita, che non ha minimamente annoiato. Ho trovato questa breve terza serie puntuale in ogni sua battuta! Mi ha appassionata dall'inizio alla fine, fors'anche per la presenza di personaggi validi all'interno della Shiratorizawa. Inoltre ho gradito particolarmente la crescita di alcuni membri della Karasuno. Una nota di merito va alla colonna sonora, che non mi stanco mai di riascoltare e che riesce sempre a trascinarti nelle partite con facilità.
Voto: 9/10
 
​​ReiRan->--@: Belle sigle, giusta tensione agonistica, vecchi e nuovi personaggi interessanti, ma soprattutto dvertenti, fanno sì che chi ha amato le precedenti serie, non possa fare a meno di vedere anche la terza, tutta incentrata su una grande sfida contro un unico avversario. Ammetto di essere di parte perché amo la pallavolo, ma certamente questa serie resta una valida visione per chi ama gli spokon. Volate corvetti, volate sempre più in alto: FLY!
Voto: 8/10
 
Gordy: La serie si mantiene sugli stessi livelli delle due precedenti, con questa nuova stagione interamente dedica alla sfida tra la Karasuno e la Shiratorizawa. La visione degli episodi scorre via che è un piacere e la partita, soprattutto in certe fasi, l'ho trovata a dir poco appassionante. Insomma, terza serie assolutamente promossa.
Voto: 7,5/10
 
Slanzard: Non siamo ai livelli della seconda stagione, che aveva avuto il suo culmine non tanto nella sfida con l'Aoba Josai (comunque meritevole), ma nell'iniziale campo di allenamento. In questa terza serie invece assistiamo ad un'unica, lunga (troppo!) partita, con tutti i problemi di gestione dei tempi narrativi che ciò comporta. Non solo la spettacolarià della semifinale non viene eguagliata, ma sono molti i momenti di noia, in una serie di azioni e scontri alla lunga ripetitivi. Questa volta non è solo l'assenza di una caratterizzazione dei personaggi a tutto tondo anche al di fuori dell'ambito sportivo a limitare la qualità complessiva della serie, ma anche una partita non sempre gestita al meglio e fin troppo allungata per quello che aveva effettivamente da mostrare. Fortunatamente, vi sono comunque diversi momenti appassionanti e coinvolgenti.
Voto: 7/10
 
metaldevilgear: Proseguimento tanto spontaneo quanto scontato di un ottimo titolo che aveva invero già raggiunto il suo picco più alto nella seconda tranche di episodi. Bello sì, ma al termine di questo cour/match in dieci capitoli ho avuto comunque l'impressione che, nei modi narrativi, si fosse già detto tutto quello che c'era da dire, complice anche un riciclaggio visivo abbastanza svogliato. Con l'eventuale avvento della 4th season mi piacerebbe assistere magari alla definitiva trasformazione in "falso spokon", anche se so di chiedere troppo (siamo su Jump, dove non è consentito osare).
Voto: 7/10
 
 
Vi sono alcune serie che pur essendo state consigliate da alcuni redattori non hanno riscosso un apprezzamento sufficiente all'interno della redazione da venire incluse nella lista di consigli sopraesposta. Abbiamo quindi deciso per un breve elenco di seguito.

- Bungo Stray Dogs (serie da 24 episodi, tratta da manga, azione, combattimento, soprannaturale)
Consigliato da: Arashi84, Hachiko94, Thorgrim, kleon990
Hibike! Euphonium 2 (serie da 13 episodi, tratta da light novel, musica, scolastico)
Consigliato da: Slanzard, Zelgadis, Hachiko94, Alex Ziro
- Magic-Kyun! Renaissance (serie da 13 episodi, storia originale, musica, reverse-harem)
Consigliato da: Arashi84, LaMelina
- Saiki Kusuo no Psi Nan (serie da 120 episodi, tratta da manga, commedia, scolastico, soprannaturale)
Consigliato da: metaldevilgear, Melany
To Be Hero (serie da 12 episodi, storia originale, commedia, demenziale)
Consigliato da: GianniGreed, micheles

UtaPri: Maji Love Legend Star (serie da 13 episodi, tratto da visual novel, commedia, musica, reverse harem)
Consigliato da: Arashi84, LaMelina

Vi sono inoltre alcune serie conclusesi in questi mesi che purtroppo non siamo riusciti a visionare. La loro assenza tra i consigli non è quindi imputabile a questioni qualitative, ed è possibile che tra esse si nasconda qualche titolo meritevole di visione.
Trovato l'elenco di queste serie nel documento riepilogativo, segnate in azzurro.

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