Nuova settimana e nuova opera, dicevamo, ovvero il settimo appuntamento dello Yaruki 2019 - Italian Japstyle Comics Award, il contest di AnimeClick per le opere italiane con forti influenze manga. Nel corso dei prossimi due mesi vi presenteremo 15 opere PRO mentre, dopo l'estate, sarà il turno delle opere indie. Ricordate di contattare [email protected] per ogni informazione sul contest e per candidare le vostre opere indie!

Pronti a partire con Dada Adventure del Cocorito Studio, edito da Mangasenpai.
 
yaruki 2019
 
Alessandro Starace è nato a Trieste nel 1986. Da sempre grande appassionato di storytelling e storie fantastiche, frequenta l'Accademia di Fumetto di Trieste, dove comincia a ideare alcune serie a fumetti. Inizia in questo periodo a lavorare al fianco di Leonardo Berghella, insieme al quale crea Dada Adventure, un progetto ambizioso dove confluiscono la sua passione per le storie avventurose per ragazzi e il suo amore per il fumetto seriale occidentale e orientale.

Leonardo Berghella, classe 91, inizia a muovere i suoi primi passi nel mondo del fumetto a 5 anni ispirato dalle creazione di Akira Toriyama, Marvel e DC si appassiona in modo spasmodico al medium fumettistico. Sempre in tenera età, si appassiona al mondo del cinema, specialmente a quello anni 80 e 90, successivamente si approccia al mondo pubblicitario. Sono proprio tutte queste influenze che verranno poi incanalate nel suo mondo fumettistico creando così Dada Adventure.

Un po' di tenerezza, un po' di mazzate e tanto divertimento. Una protagonista tanto dolce quanto (quasi) imbattibile è sicuramente un mix dal sicuro successo, soprattutto se riusciamo a riunire in una sola opera tantissime qualità che non possono che rendere felice il lettore. Dada Adventure è un'amabile follia che è pensato sia per gli amanti delle letture divertenti e meravigliosamente sciocchine, ma anche per chi vuole della sana azione. Ma conosciamolo meglio!
 
In un mondo fantasy, una bambina cade misteriosamente dal cielo... Il suo nome è Dada, e pare avere abilità formidabili! In modo imprevisto, la bimba incontra un troll di nome Grenf, un vecchio eremita che le comunicherà la passione per l'avventura. Ben presto, però, la vita di Dada sarà in pericolo: qualcuno è alla ricerca della misteriosa bambina... L'unica scelta? Partire per l'avventura, per scoprire il mondo e se stessa!

Dada è una piccolina dal passato (ma anche dal presente) inscrutabile che è piombata dal cielo su questo mondo: per quale motivo? Cosa dovrebbe mai fare? Bè, è importante solo relativamente, perché questo fumetto è così travolgente che non è un problema aspettare delle risposte, nel frattempo un'immensa serie di eventi si intrecceranno e daranno forma a questa avventura che chissà porterà. Un character design che abbraccia il primissimo Toriyama e che ricorda un po' i personaggi secondari di Oda, gli scontri e l'ironia degni degli aspetti più belli degli shonen, impreziositi però anche da un setting da GDR, con livelli-classi-razze e power up/level up che rendono il tutto un po' più gioco ma anche più chiaro e diretto da seguire, non sarà assolutamente un problema, infatti, notare l'evolversi dei (tanti) protagonisti così come le loro abilità speciali. Magari un po' Dragon Ball (sempre il primo e c'è un bel torneo, per quanto fuori dai canoni, che vi aspetta) e un po' Guru Guru.

Come è ben chiaro, parliamo di una serie di sicuro impatto e diretta, tanto a livello di scrittura che a livello visivo, un fumetto fortemente ironico ma che è sorretto da una sceneggiatura che non nasce per caso. Un fumetto che vale la pena scoprire sempre di più anche per la grandissima quantità di personaggi tutti diversi che si incrociano in questo universo narrativo che rappresenta perfettamente un incrocio tra un classico manga e l'occidente, una sintesi autentica di quello che deve essere un fumetto japstyle. Tutta da scoprire, inoltre, è anche l'antagonista, una strega molto cool che promette di dare diverse soddisfazioni, perlomeno per noi lettori. Dada è un fumetto ormai arrivato al quarto volume e va avanti spedito; il quinto volume è stato già annunciato per settembre e segnerà la metà dell'opera, quindi è anche il momento adatto per poter recuperarlo.
 
yaruki


Intervista agli autori:

Ragazzi, preparatevi che si inizia: pronti?

Leonardo: Certamente man.

Alessandro: Prontissimi. 


Come vi siete conosciuti? Come nasce e funziona il Cocorito Studio?

Alessandro: Io e Leo ci siamo conosciuti su un forum e abbiamo subito iniziato a parlare di disegno e di fumetto. A dire il vero, io ho iniziato a chiedergli delle dritte sulla colorazione a pantone e da lì lui mi ha rivelato di essere alla ricerca di un collaboratore per scrivere i testi. Abbiamo lavorato insieme a una storia di prova e ci siamo trovati alla grande. Poi, via via, abbiamo puntato a progetti sempre più ambiziosi fino ad arrivare a Dada Adventure. Il Cocorito Studio è un’idea di Leo: lui ha sempre avuto in mente di riunire persone con la nostra stessa visione e con capacità eccezionali in vari campi del nostro mestiere. Quando troviamo qualcuno che pensiamo possa aggiungere qualcosa al nostro lavoro, gli chiediamo di lavorare con noi. 


Invece, com'è nato Dada? Quanti volumi durerà?

Leonardo: La genesi nasce un po’ per caso, volevamo iniziare a farci conoscere e a realizzare materiale, così abbiamo deciso di fare un web comic con scene brevi e di stampo comico.
Eravamo a Milano e Ale, appassionato di fantasy, propose subito una tematica fantasy. Poi gli parlai di un vecchio soggetto che scrissi. Narrava di una bambina che viaggiando per il mondo cambiava positivamente l’idea della vita delle persone grazie alla sua visione fanciullesca delle cose.
La stessa sera Ale era sul treno di ritorno a casa e durante il viaggio iniziò a partorire idee, nel giro di pochi di messaggi nacque Dada Adventure.
Dopo il lancio su internet non passò molto tempo per capire che il potenziale del soggetto era poco sfruttato rispetto alla dimensione immediata del web comic. Così decidemmo di riscrivere la storia nella sua totalità. 
La storia è pensata per concludersi in 10 volumi, abbiamo una scaletta che stiamo rispettando anche per rendere gli avvenimenti di ogni volume sempre pieni e coinvolgenti.



Quali sono le vostre influenze più importanti? Giocate pure a GDR?

Leonardo: Traggo principalmente ispirazioni dal cinema e dall’attualità anzi che da altri fumetti. Penso che, paradossalmente, se si vuole proporre un fumetto originale oggi giorno non bisogna farsi influenzare da altri fumetti di successo, parliamo di un medium così vasto e versatile che è un peccato non attingere da altro. Studio spesso le inquadrature e la regia di un film, amo molto i lavori di Tarantino e Nolan. Parlando puramente del lato fumettistico, sono cresciuto con le opere di Akira Toriyama, Eiichiro Oda, Bryan Lee O’ Malley, Sean Murphy e i fumetti supereroistici americani.
Io, personalmente, sono affascinato dal mondo GDR ma non ho mai avuto il tempo per dedicarmici, ora che faccio fumetto soprattutto, sono un povero vecchietto ormai (ride).


Alessandro: In generale al giorno d'oggi è difficile non avere un set di influenze molto variegate. Per Dada, però, mi ispiro principalmente al fumetto d'avventura in stile Rocketo, ai manga battle-shonen e a certi videogiochi che contengono delle storie o "campagne" molto lunghe e articolate, con molti personaggi da far coesistere e crescere in contemporanea. Penso ad esempio ai classici Bioware (Baldur's Gate, Mass Effect, Dragon Age) o a certi JRPG che contengono atmosfere simili a quelle che vogliamo avere nel nostro fumetto, possibilmente occidentalizzandole grazie al nostro retaggio. Io tra i due sono “il giocatore di ruolo”, quello che è cresciuto giocando con gli amici a Dungeons and Dragons e altri giochi del genere. Questo ovviamente influenza la mia narrativa e in molti hanno notato la sintonia tra il nostro fumetto e quel connubio magico tra epica e divertimento tipico delle giocate tra amici. 


Come gestite il lavoro per un volume?

Leonardo: Premetto che oltre al fumetto possiedo un altro lavoro, faccio sport e cerco sempre di trovare altro tempo per la mia vita privata. Per far uscire un volume ogni sei mesi provo ad essere organizzato e incastrare tutti gli impegni, questo è il punto primario. 
Ale e io abbiamo impostato una scaletta con i punti cardine da affrontare, partendo da questo inizia a scrivere la sceneggiatura che fa nascere i dialoghi, più dettagli e nuovi spunti. Successivamente, leggo la sceneggiatura inviandogli le mie idee, dubbi e aggiunte. In generale ognuno può dare il proprio contributo nel campo dell’altro, può capitare che ci siano pezzi scritti da me e composizioni visive ideate da lui, ed è molto magico il fatto che tutto si amalgami così tanto da giudicarci come un’unica entità.
Impostata la sceneggiatura definitiva inizio il lavoro di bozze e composizione fino ad arrivare alla tavola finita. In realtà è un processo di lavoro molto più rilassato e fluido di ciò che si pensa, ci divertiamo molto.



Come nasce una scena di lotta di Dada?

Leonardo: È la parte di lavoro che preferisco, a volte Ale mi dà degli input, poi per il resto posso sbizzarrirmi. È stimolante pensare cosa questi personaggi pieni di abilità tutte diverse tra loro possono realizzare e come collideranno tra loro. Mi piace molto inventare mosse o tecniche che chiunque, anche un bambino, possa mimare. Realizzo degli storyboard in progressione concentrandomi solo sul numero di azioni e mosse. In questa fase, per me, è assolutamente impossibile non fare suoni delle onomatopee con la bocca. Le mimo personalmente filmandomi, anche con l’aiuto di qualcuno se possibile. Ma non vedrete mai i girati di quei video, dovrete passare sul mio cadavere (ride).


Avete un'opera ormai ben avviata: com'è essere dei fumettisti veri e propri? Come vedete il vostro futuro in questo campo e magari anche quello dei vostri colleghi?

Alessandro: Io dico solo che siamo solo all'inizio. Di strada da fare ce n’è ancora tantissima e speriamo di continuare a migliorarci, perché chi si siede sugli allori è finito. Apprezziamo tantissimo la community che si è creata intorno a Dada Adventure e proprio per rispetto loro e del nostro lavoro dobbiamo continuare a trovare soluzioni coinvolgenti per raccontare al meglio la nostra storia. 

Leonardo: L’unica cosa importante è che l’opera stia appassionando molti lettori, siamo contenti quando capiscono ciò che abbiamo creato e che considerino Dada su un altro livello, a mio parere è lì che un artista si deve sentire realizzato. Rispetto ad altri paesi, chiunque in Italia può pubblicare una storia oggi giorno. Per il resto noi ci stiamo divertendo un sacco a creare mondi e a sperimentare modi nuovi di narrare storie di avventura, per ora è così, un domani chissà dove ci porterà l’arte.
In generale preferisco non esaminare tanto il lavoro degli altri colleghi, preferisco concentrarmi sul fare un buon lavoro. L’unico suggerimento che posso dare è che quando si affronta questo medium si ha molta responsabilità a riguardo, bisogna studiare molto prima proporre una storia e avere qualcosa di vero e importante da raccontare, un lettore sente quando mancano questi punti. 
Perciò l’obiettivo è innalzare questa forma d’arte e non il pubblicare qualunque cosa, forse gli editori dovrebbero essere più coraggiosi e selettivi, francamente non lo so.



Salutateci i vostri lettori e grazie mille di tutto!

Leonardo: Grazie a voi e un salutone a tutti voi pazzerelli che ci seguite sempre, grazie davvero!

Alessandro: Alla prossima!


 



Link Utili:
Cocorito Studio

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