Purtroppo questo mese di marzo ci vede affrontare una delle più gravi emergenze sanitarie degli ultimi anni. Il Coronavirus è approdato in tutto il mondo ed è stato dichiarato lo stato di pandemia.
Ognuno si adatta a vivere la quarantena come può e se noi italiani cantiamo e suoniamo dai balconi o facciamo dirette Instagram, in Giappone che fanno? Ecco alcune delle curiosità trovate sul web in questi giorni.
 

Pizza a domicilio in tutta sicurezza

Dovendo stare chiusi in casa per limitare i contatti con il mondo esterno, se non si è avvezzi a cucinare o se si ha giusto un angolo cottura, è essenziale poter ordinare il cibo a domicilio. Ma bisogna comunque prendere le dovute precauzioni per evitare possibili contagi: per questo le filiali giapponesi di Pizza Hut hanno aggiunto una nuova opzione al loro servizio di consegna.
 

Si chiama Oki Pizza e deriva dalla parola giapponese oku che vuol dire "mettere" o "posizionare". Oki Pizza mira a minimizzare ogni possibile contatto fisico tra cliente e addetto alle consegne facendo in modo che il fattorino lasci l'ordine davanti alla porta e vada via prima che il cliente esca per ritirarlo. Ovviamente è disponibile solo se si paga anticipatamente con mezzi come una carta di credito o un servizio di pagamento online.
 

Grazie ai viaggiatori da parte del personale aereo

In questi tempi di isolamento, si viaggia solo per comprovate necessità. Il turismo è crollato a picco, ma coloro che lavorano per la compagnia aerea nipponica Skymark Airlines vogliono trasmettere un messaggio positivo.
@ DQN9 ha pubblicato sul suo profilo Twitter questa foto scattata prima del decollo:
 

Sul cartello si legge: "Grazie per aver scelto noi anche in questo momento difficile."

Ma non è l'unico caso: @KNDFTJ ha pubblicato sotto al precedente un post molto simile
 

In questo caso sul cartello c'è scritto: "L'Hokkaido era delizioso, vero? Vieni a mangiare qui di nuovo!"
 

Scuole chiuse? La cerimonia del diploma si trasferisce su Minecraft

Anche le scuole giapponesi sono state chiuse per contenere il contagio e rimarranno chiuse fino a dopo le vacanze di primavera. Poiché l'anno scolastico giapponese termina a marzo e inizia ad aprile, per molti studenti questo periodo di chiusura significa che non potranno avere la tanto agognata cerimonia di consegna del diploma. Che si stiano finendo le elementari, medie o le scuole superiori, questo è un grande trauma.
Ma basta un po' di inventiva per ovviare al problema: se non si può avere una cerimonia a scuola, allora perché non farne una digitale in un posto dove tutti si incontrano spesso? Quindi a Minecraft! In questo tweet possiamo vedere come i bambini si stiano divertendo ugualmente e come è stata ben ricostruita l'aula dove si è tenuta la cerimonia virtuale:
 
 

Uno yokai giapponese può sconfiggere il coronavirus?

In questi tempi bui, colpiti da migliaia di informazioni, tutto può essere utile per esorcizzare la paura e sperare di non essere contagiati. Quindi oltre ad usare le mascherine, lavarsi le mani e stare in casa, perché non sperare che un essere sovrannaturale ci aiuti?
Ecco quindi Amabie, che è ritenuta capace di prevenire la diffusione di epidemie.
 

La sua prima apparizione risale al 1846 quando Amabie apparve in mare nella Prefettura di Kumamoto sull'isola meridionale di Kyushu. Nell'aprile di quell'anno un funzionario del governo uscì per ispezionare qualcosa che brillava nel mare. Era Amabie che si presentò davanti al funzionario, dicendogli che era previsto un raccolto abbondante per i successivi sei anni. Inoltre Amabie disse: "Se un'epidemia si diffonde, disegnami su un foglio e mostrami a tutti".
 

Su Twitter gli utenti si sono scatenati ed ognuno ha voluto dare una sua versione dello yokai. Di seguito ve ne mostro alcuni fra i più carini e simpatici. Se avete Twitter, cercate l'hashtag # ア マ ビ エ e ne vedrete delle belle!
 
 
 
 
 
 
 
 

Shintaro Kago ha fatto scorte!

Anche se non va bene fare incetta di beni di prima necessità, dovendo uscire il meno possibile da casa, è normale comprare qualcosa in più. Però forse Shitaro Kago ha un po' esagerato....
 

Così le Edizioni Hikari hanno commentato sulla loro pagina Facebook: "Anche in Giappone si sta in casa e Shintaro Kago ha risolto per un po’ il problema della carta igienica. Gli abbiamo chiesto di tenerci da parte qualche rotolo per la prossima Lucca Comics."

Fonti consultate:
SoraNews24
FacebookHikari