Sonny Boy: prime impressioni

Ammettiamo la triste realtà. Da quando non vediamo una serie survival anime che riesca ad essere interessante e anche solo superare quella linea che demarca un titolo decente dall’essere trash e a tratti imbarazzante? In questa torrida estate abbiamo un pretendente che vuole giocarsi le sue carte e sembra avere qualche freccia al suo arco. Stiamo parlando di Sonny Boy, il nuovo anime targato studio Madhouse ma creatura sceneggiata e diretta da quel Shingo Natsume che abbiamo imparato a conoscere con titoli come One Punch Man e Space Dandy. Al momento 2 sono gli episodi visionati e devo dire che qualche speranza, al netto di alcune perplessità, di essere finalmente davanti a qualcosa di “diverso” comincio a nutrirla.

La trama parte subito cercando di insinuare dubbi e minando certezze. Siamo in una tipica scuola giapponese, tra normalissimi studenti liceali ma le cose non sono proprio “normali”. La scuola è stata trasportata in una non ben precisata zona nera, forse un’altra dimensione, portando con sé solo 36 studenti giustamente spiazzati dall’accaduto. Come se non bastasse, alcuni di loro iniziano a manifestare non ben precisati poteri che, alla unga, finiscono per minare i rapporti gerarchici precedentemente instaurati. Un primo episodio che volutamente ti lascia con più domande che risposte con una formula a metà tra un Signore delle mosche in salsa anime e un Beautiful Dreamer di Oshii, il tutto miscelato con un mood retrò che si adatta discretamente al clima di mistero che pervade la visione. Oserei dire molto anni 90 con una strizzata d’occhio (con i dovuti distinguo) a Satoshi Kon, dovuto al character design  di Norifumi Kugai che si è basato sui disegni del mangaka e illustratore Hisashi Eguchi.

Il secondo episodio ci trasporta invece, con atmosfere molto alla Lost (la serie tv americana), sulla classica isola misteriosa dove finalmente iniziamo a conoscere in maniera più approfondita i vari personaggi e le loro storie antecedenti a questo “Blip”. Difficile per ora dare un vero giudizio, almeno per quanto mi riguarda, su questa serie. Quanto mostrato non è nuovo certamente (cosa può esserlo al giorno d’oggi?) e certe dinamiche tra i vari personaggi sembrano piuttosto farraginose e forzate, senza contare che dopo un primo episodio molto valido, il secondo non mi ha convinto in pieno lato animazioni. Tutto giusto Ironic….però queste atmosfere surreali e vecchio stile mi hanno davvero colpito, questo resta sicuramente il titolo su cui nutro più speranze in questa stagione e che spero vivamente non mi deluda. Sarà così? I precedenti survival purtroppo non sono un buon viatico ai miei desiderata ma staremo a vedere!