Mancano ormai pochi giorni all'arrivo anche nei cinema italiani del più recente film animato di Mamoru Hosoda, l'apprezzato regista de La ragazza che saltava nel tempo, Summer Wars, Wolf Children, The Boy and the Beast e Mirai. Un ritorno molto atteso dai fan dell'animazione giapponese per immergersi in un mondo virtuale visivamente intrigante espressamente realizzato per la fruizione in sala, dopo tanti rimandi e molti film approdati solamente in streaming. Sono state appena rese note le sale in cui Anime Factory distribuità dal 17 marzo Il drago e la principessa con le lentiggini (竜とそばかすの姫 Ryū to sobakasu no hime), da noi conosciuto col titolo internazionale Belle:
  
Il film segue le vicende di Suzu, una studentessa liceale di 17 anni che, orfana di madre, vive col padre in un villaggio rurale nella prefettura di Kochi nel quale la ragazza si sente prigioniera. Un giorno Suzu entra in "U", una realtà virtuale di cinque miliardi di membri online, nella quale può fare finalmente ciò che ama e che non fa da quando è morta la madre: cantare. Suzu diventa Belle, una cantante che presto acquisisce fama mondiale. Belle incontra presto un drago misterioso con la quale intraprende un viaggio ricco di avventure e amore alla ricerca di se stessa e di cosa vuole diventare.

Questa futuristica trasposizione de La bella e la bestia, realizzata con l'aiuto di Jin Kim, il character designer di Ralph Spaccatutto, Big Hero 6, Zootropolis, Oceania e Frozen II, ha fatto parlare di sè al festival di Locarno, è stato apprezzato dai ragazzi di Alice nella Città della Festa del Cinema di Roma 2021 ed ha ricevuto una lunga standing ovation a Cannes.
Con i suoi 57 milioni di dollari si tratta di uno dei maggiori incassi del botteghino giapponese del 2021 e del miglior risultato tra i film di Mamoru Hosoda.
 

Non è la prima volta che Hosoda tratta la realtà virtuale nei suoi film, si tratta anzi di una tematica che lo accompagna dagli albori della sua carriera come regista. All'epoca di Digimon Adventure: il nostro gioco di guerra e Summer Wars, tuttavia, i social network erano ancora lontani dai livelli di diffusione di oggi; in più, Hosoda non era ancora un padre di famiglia e quindi l'impatto (positivo e negativo) di internet sui giovani era per lui un argomento ancora lontano e distante.
Sappiamo bene quanto Mamoru Hosoda prenda spunto dagli eventi della sua vita personale per realizzare i suoi film. Dalla spensierata giovinezza della protagonista de La ragazza che saltava nel tempo, in linea col suo stato d'animo di giovane regista alla prese con la realizzazione del primo film per Madhouse, all'importanza data alla famiglia in Summer Wars, in un momento in cui era entrato in contatto con la famiglia della sua futura moglie.
Decisamente più personale è sicuramente il successivo Wolf Children, nato in un periodo in cui il regista stava cercando di avere un figlio; dal momento che la moglie non riusciva a restare incinta lui cercò un modo per consolarla in quel periodo, per farle provare comunque le gioie della maternità e si sentisse madre mentre lo vedeva. Il film permise anche al regista di avere una chiusura nel suo rapporto con la madre. Hosoda, infatti, incapace di dire i suoi addii di persona, tramite l'ululato di Ame in versione lupo diede l'ultimo saluto alla propria madre, morta durante la lavorazione del suo precedente film.
Alla fine Hosoda e sua moglie riuscirono a costruire la famiglia che desideravano e l'arrivo di due bambini segnò profondamente le sue opere successive. Se con The Boy and the Beast il regista s'interroga su come aiutare e incoraggiare i bambini a crescere nella società odierna, con Mirai invece si concentra sulle difficoltà di crescere due bambini così piccoli e sul conflittuale rapporto che si viene a creare tra di loro.
Ed ora che i suoi figli stanno crescendo, Hosoda continua a interrogarsi su come loro, così come tutti i ragazzi di oggi, possano crescere e maturare nella società odierna, tra tutti i pericoli, ma anche le possibilità, del mondo virtuale e dei social network.
 
 
“BELLE è il film che ho sempre sognato di fare e che ora ho finalmente potuto realizzare grazie al successo dei miei film precedenti. In BELLE, esploro il romanticismo, l'azione e la suspense, oltre a qualcosa di più profondo come i temi della vita e della morte. Spero che anche gli spettatori lo trovino molto divertente, perché questa è la mia intenzione. In passato mi sono occupato del modo in cui le persone sono diventate più connesse che mai, nonché dell'infinito tema della connettività via Internet, che spero consentirà alle nuove generazioni di cambiare in meglio il mondo in modo positivo e divertente. Ma sono anche molto consapevole dei problemi associati a Internet come gli abusi online, l'esclusione sociale e le fake news.
Rimango però convinto che internet possa essere anche un buono strumento, per migliorare la vita di tutti. Poiché Internet è in continua evoluzione, ho promesso a me stesso che avrei realizzato un film che mostrasse i suoi effetti benefici.
La mia vita professionale e personale è migliorata in modo esponenziale grazie a Internet e ora sento di essere un passo più vicino alla mia visione del futuro che avevo immaginato 10 anni fa. In quest’epoca di continui e rapidi cambiamenti, con poche restrizioni alla saggezza convenzionale, era mia intenzione realizzare un giorno un film su questo argomento.
Tuttavia, penso anche che alcuni importanti principi fondamentali della vita rimarranno invariati per sempre. Anche se gli strumenti e le modalità di trasmissione si evolvono, ciò che abbiamo ereditato e appreso nel corso delle generazioni durerà... Almeno, questo è ciò che spero: un mondo che sta cambiando a una velocità vertiginosa, ma dove persistono i principi fondamentali dell'esistenza umana .”
Mamoru Hosoda