Il produttore dalla decennale esperienza, Masao Maruyama ex CEO di Mappa e Madhouse e attualmente di Studio M2), ha rilasciato alcuni commenti poco rosei riguardo l'industria dell'animazione durante un'intervista con AFP. Il professionista ormai ottantunenne, ha predetto che la produzione d'animazione cinese soverchierà presto quella giapponese per via della commercialità dei prodotti, che mette in ombra la creatività.

"In Giappone la gente non fa più la gavetta da animatore. La Cina non è ancora al livello del Giappone perché hanno una serie di restrizioni sulla libertà creativa. Se allentassero le maglie, il Giappone verrebbe messo subito in ombra".

Ha voluto anche condividere delle considerazioni sull'industria. La macchina di produzione dell'animazione giapponese secondo lui preferisce cercare in tutti i modi di soddisfare il pubblico sfornando sempre lo stesso tipo di narrativa con personaggi femminili kawaii, al posto di usare energie per addestrare la nuova generazione di professionisti e sul lungo termine l'atteggiamento sarà deleterio.
 
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Nell'intervista, Maruyama ha anche detto due parole sul suo rapporto con Osamu Tezuka visto che sarà lui a produrre la serie su Pluto di Naoki Urasawa che quest'anno arriverà su Netflix e re-immagina l'Astro Boy di Tezuka.

Maruyama si è descritto come il "più vero erede del DNA di Tezuka": stessa indifferenza nei confronti del budget e stessa impostazione da stacanovista. E sempre come Tezuka, aggiunge, "cambio spesso idea, dico un giorno una cosa e il giorno dopo ne dico un'altra". Ha quindi dichiarato che mettersi alla prova con nuovi progetti è un modo di contraddire il se stesso del passato. Detto ciò, vorrà rimanere attivo nell'industria dell'animazione finché mente e corpo glielo permetteranno.

D'altro canto, Maruyama ha scherzato sulla sua mancanza di particolari abilità e che tutto ciò di cui si occupa è "cucinare e pulire i gabinetti". Si è descritto come un uomo che non mette paletti ai registi ma semplicemente si limita a seguirli. Si è anche detto un masochista, infatti tutti i suoi tre studi d'animazione iniziano con la lettera M: "Più un progetto è rischioso, doloroso e dilaniante, più divento motivato".
 
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Maruyama è stato coinvolto nella fondazione di MADHOUSE nel 1972. Da quel momento ha coltivato talenti come Tetsuro Araki, Atsuko Ishizuka e il compianto Satoshi Kon. Tra gli anime da lui prodotti ci sono Ninja Scroll, Card Captor Sakura, Death Note, Paprika e Redline. Maruyama ha poi lasciato MADHOUSE nel 2011 per fondare MAPPA, ha poi lasciato il posto di CEO nel 2016 per fondare lo Studio M2 nel medesimo anno.

Fonte consultata:
Anime News Netrwork.
AFP