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Nata dal genio di Shinichiro Watanabe, la serie di Samurai Champloo ha saputo attirare moltissimi curiosi e farli innamorare di questa stramba opera. Lodata per i suoi personaggi carismatici, l'incredibile regia, l'ottima rappresentazione del Giappone feudale e l'irresistibile demenzialità; ma anche criticata per la sua ripetitivià e le molte sotto-trame fine a se stesse, proposte senza una logica e senza che portino la trama ad evolversi in qualche modo.
Riuscirà il signor Gotsubo a proporre al pubblico una trasposizione di alto livello, degna di essere accostata alla sua controparte animata?
Procediamo nell'analisi.
L'impatto iniziale con le prime pagine richiama sicuramente le battute iniziali della serie animata, le divergenze fra le due parti sono comunque poche e di poco conto. Le faccenda comincia a prendere una piega completamente diversa alla fine del primo capitolo. Abbiamo visto la cameriera Fu alle prese con il figlio del magistrato locale, l'intervento ben poco diplomatico di Mugen, l'uccisione delle guardie del corpo del magistrato da parte di Gin e la lotta fra i due spadaccini. Subito dopo si passa all'inizio del viaggio. Niente carcere per Gin e Mugen, niente inseguimenti con le guardie: tutto finisce con molta semplicità e leggerezza. Già dall'inizio si può capire quale sia l'intento del manga: essere completamente ed irrimediabilmente slegato dalla sua controparte animata, diversificandosi in contenuti avvenimenti, personaggi, atmosfera e andazzo. Il manga infatti lascia da parte qualsiasi traccia di serietà proposta dall'anime (comunque poca), per abbandonarsi totalmente al demenziale. Tutto in Samurai Champloo sarà condito da un folle e assurda demenzialità che accompagnerà le vicende dei protagonisti. Le scene di combattimenti condite da teste tagliate, squarciamenti e litri di sangue, sfociano invece in uno spudorato grottesco.
Le gag demenzialità sono proposte a raffica, in continuazione, e purtroppo in questo caso la quantità esclude la qualità, stancando presto il lettore. Basterebbe solo questo per stroncare Samurai Champloo essendo un manga completamente basato sulle gag, ma a dover di cronaca l'analisi deve continuare.
Il comparto grafico non è certo eccezionale, abbastanza per supportare l'andazzo demenziale del manga, ma preso singolarmente pecca su molti punti di vista. Da citare il chara design davvero molto spoglio e che ricalca solo le caratteristiche salienti dei personaggi, tutto sommato è comunque accettabile perchè riesce nel fare identificare i personaggi.
Passando ai personaggi, dei principali si può dire che sono sostanzialmente gli stessi della serie animata, ad eccezione di Gin che viene reso ben più attivo e attaccabrighe giusto per permettere le risse con Mugen, rare nell'anime siccome il samurai riusciva a battere il pirata già dal punto di vista psicologico. Interessanti alcuni personaggi di contorno nella loro simpatia e demenzialità come il magistrato del primo volume e l'olandese del terzo volume. Gli altri rimangono delle semplici macchiette atte a fare da contorno alla varie sottotrame.
Se fino ad adesso la qualità generale è piuttosto risibile, lo sviluppo non aiuta certo a tirare su la baracca. E'un susseguirsi di semplici sotto-trame un po' fini a se stesse, ma tutto sommato godibili, come quella dell'ultimo volume che anche se risulta un po' ridicola esce fuori dagli schemi e propone un folle squarcio di classic horror.
Quello che lascia basiti è il finale, che sopraggiunge come un fulmine a ciel sereno, che coincide con la fine di una sottotrama senza raccontare le sorti dei protagonisti, senza che si sappia nulla del resto del viaggio e l'eventuale riuscita dell'impresa.
Per concludere l'edizione Planet Manga rientra sui soliti standard con una qualità generale media.
La serie è suddivisa in quattro volumetti nel cosiddetto formato sottiletta a 2.20 euro ciascuno, la spesa è facilmente sostenibile ma sarebbe stato decisamente più pratico rilegare tutti e 4 i volumi in un unico tankobon.
In definitiva Samurai Champloo riesce ad offrire un'alternativa alla serie animata, ma di una qualità piuttosto scadente e che riesce a floppare perfino nei suoi teorici punti di forza. Per i neofiti della serie consiglio la visione dell'anime e al limite poi comprare il manga, a patto di essere dei grandissimi fanatici del genere demenziale.