Recensione
Angel Heart
9.0/10
Recensione di GialluGamer97
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Ho trovato la storia piuttosto intrigante: l’idea di base è davvero interessante e il suo sviluppo, con alcune svolte sorprendenti, mi ha coinvolto molto. È sicuramente un’opera molto più cupa, seria ed esplicita rispetto all’originale. Devo ammettere che in più di un’occasione mi sono commosso, fino alle lacrime.
Si tratta di un non-sequel ambientato dieci anni dopo, in un universo alternativo di City Hunter. Ho apprezzato sia i personaggi storici, ormai invecchiati, sia le nuove aggiunte, tutte ben caratterizzate. L’opera introduce diversi cambiamenti, sia a livello caratteriale che narrativo: ad esempio, il primo incontro tra Ryo e Kaori è diverso, così come il passato tra Ryo e Falcon; inoltre, il modo in cui Falcon è diventato cieco è stato rivisitato, e Miki non è più sua moglie, ma sua figlia adottiva. Nonostante queste differenze, seguire la storia è stato coinvolgente e interessante, quasi una riscoperta di *City Hunter*.
I tempi comici, pur avendo meno impatto rispetto all’opera originale, li ho trovati comunque divertenti e ben dosati. Hanno alleggerito i toni, evitando che la narrazione diventasse troppo pesante; indimenticabili, ad esempio, i momenti in cui A Shan entra in "modalità Kaori".
La cosa che ho apprezzato di più è stata l’evoluzione di A Shan: da killer a ragazza normale, con un percorso di crescita ben costruito e un bel rapporto che va a crearsi con Ryo. L’unico aspetto che mi ha lasciato perplesso è stata la gestione del tempo: si parte con una A Shan quindicenne, e senza accorgersene la ritroviamo diciannovenne, senza una chiara percezione del passare degli anni.
Lo stile di disegno del maestro rimane eccellente, e questo mi ha fatto molto piacere.
Per quanto riguarda il finale, l’ho trovato bello, ma mi aspettavo qualcosa di più corposo, più appagante e conclusivo. Fortunatamente esiste un'altra serie che prosegue la storia, ma limitandomi a questa opera, nonostante mi sia davvero piaciuta nel suo complesso, il finale mi ha lasciato qualche dubbio.
Per quanto riguarda l’edizione italiana, l’ho trovata piuttosto scadente. La scelta di dividere ogni volume in due, raddoppiando così il numero complessivo, non è stata particolarmente intelligente. Inoltre, per mancanza di materiale alcune copertine risultano identiche ad altre ma con la lieve modifica dell’assenza dello sfondo, come i volumi 50 e 57. Una vera delusione. A questo si aggiungono diversi errori di battitura e problemi nel posizionamento dei testi all’interno delle pagine.
Si tratta di un non-sequel ambientato dieci anni dopo, in un universo alternativo di City Hunter. Ho apprezzato sia i personaggi storici, ormai invecchiati, sia le nuove aggiunte, tutte ben caratterizzate. L’opera introduce diversi cambiamenti, sia a livello caratteriale che narrativo: ad esempio, il primo incontro tra Ryo e Kaori è diverso, così come il passato tra Ryo e Falcon; inoltre, il modo in cui Falcon è diventato cieco è stato rivisitato, e Miki non è più sua moglie, ma sua figlia adottiva. Nonostante queste differenze, seguire la storia è stato coinvolgente e interessante, quasi una riscoperta di *City Hunter*.
I tempi comici, pur avendo meno impatto rispetto all’opera originale, li ho trovati comunque divertenti e ben dosati. Hanno alleggerito i toni, evitando che la narrazione diventasse troppo pesante; indimenticabili, ad esempio, i momenti in cui A Shan entra in "modalità Kaori".
La cosa che ho apprezzato di più è stata l’evoluzione di A Shan: da killer a ragazza normale, con un percorso di crescita ben costruito e un bel rapporto che va a crearsi con Ryo. L’unico aspetto che mi ha lasciato perplesso è stata la gestione del tempo: si parte con una A Shan quindicenne, e senza accorgersene la ritroviamo diciannovenne, senza una chiara percezione del passare degli anni.
Lo stile di disegno del maestro rimane eccellente, e questo mi ha fatto molto piacere.
Per quanto riguarda il finale, l’ho trovato bello, ma mi aspettavo qualcosa di più corposo, più appagante e conclusivo. Fortunatamente esiste un'altra serie che prosegue la storia, ma limitandomi a questa opera, nonostante mi sia davvero piaciuta nel suo complesso, il finale mi ha lasciato qualche dubbio.
Per quanto riguarda l’edizione italiana, l’ho trovata piuttosto scadente. La scelta di dividere ogni volume in due, raddoppiando così il numero complessivo, non è stata particolarmente intelligente. Inoltre, per mancanza di materiale alcune copertine risultano identiche ad altre ma con la lieve modifica dell’assenza dello sfondo, come i volumi 50 e 57. Una vera delusione. A questo si aggiungono diversi errori di battitura e problemi nel posizionamento dei testi all’interno delle pagine.
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