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Una piccola perla capace di far sorridere e dimenticare le proprie preoccupazioni.

Kaede è una giovane gal che risvegliatasi dopo una sbornia, scopre di aver portato a casa un dinosauro, che decide di restare a vivere con lei.
L’anime è molto semplice, mostrando le piccole avventure di Dino il dinosauro in questa nuova vita così lontana dal suo habitat naturale.
Ciò che salta subito all’occhio è l’aspetto di Dino, che per quanto sia un dinosauro è decisamente rotondo, trasmettendo un’immagine amichevole e per nulla minacciosa, complice anche il suo carattere bonaccione.
Dino ama il ramen istantaneo, gli piace fare il bagno nella vasca, guarda con interesse la tv, cerca sempre di non farsi sommergere dai gatti che accorrono quando è insieme alla padrona di casa e va anche a fare la spesa nel combini dove Kaede lavora part time.
Ma soprattutto, Dino non parla, esprimendosi unicamente a gesti che Kaede deve interpretare, rendendo il personaggio ancora più simpatico.
Verso le ultime puntate, è stato esilarante vedere Kaede e Dino al telefono, con Dino che faceva i suoi gesti e Kaede che riusciva a capire cosa volesse dire senza neanche vederlo.
Nessuno si stupisce più di tanto di vedere un dinosauro aggirarsi per il quartiere e Dino vive pacificamente la sua vita, circondato anche dalle amiche di Kaede e il suo ex, che spera un giorno di tornare insieme, in quanto ancora innamorato di lei.

Al primo impatto si potrebbe pensare che questo anime sia rivolto esclusivamente a un pubblico di bambini, vuoi per la grafica e anche per la trama semplicissima, ma alcune cose fanno decisamente cambiare idea.
In primis, il fatto che Kaede dica di essersi ubriacata e di aver portato a casa Dino.
In un prodotto per bambini, nessuno parlerebbe mai di ubriacature.
In un altro episodio, Dino entra nella sezione vietata ai minori di diciotto anni della videoteca in cui si trova con Kaede, incuriosito da questa tenda con raffigurato sopra il numero diciotto e una sbarra.
Quella di Dino è semplice curiosità, non c’è malizia e probabilmente non ha ben compreso che cosa fossero tutti quei dvd con quelle signorine molto svestite.
Decisamente, anche questa situazione non è indicata per dei bambini.

Ogni puntata ha una struttura ben precisa:
- Due mini episodi in stile anime
- Due intermezzi in computer grafica
- Un episodio in live action
La parte anime racconta le avventure giornaliere di Dino, mentre la parte in computer grafica sono degli sketch muti dove si vede solamente Dino (casomai ci sia qualche umano, appare sempre di spalle e al massimo ha una battuta o due), con annesso il giochino “Dov’è Dino?” che ricorda sicuramente il ben conosciuto “Dov’è Wally?”.
Invece, nella parte live action, c’è un attore all’interno di un costume molto ben fatto di Dino.
All’inizio era proprio questo segmento ad avermi preso maggiormente perché pareva esserci una trama, che si discostava dalle avventure gioiose della parte anime.
Dino vive nello stesso appartamento che appartiene a Kaede (uguale in tutto e per tutto nell’arredamento), ma l’umano che vive con lui è un uomo di mezza età.
Anche l’uomo ha portato a casa Dino dopo una sbronza, ma al termine della giornata l’uomo si sente male per qualcosa che ha mangiato, lasciando intendere che potrebbe non farcela.
Un giovane che sembra un mago vuole impedire che ciò accada e quindi, usando la magia, ripete più volte la giornata, cercando di salvare l’uomo.
Il secondo o terzo episodio termina con un colpo di scena che lascia decisamente sulle spine, ma purtroppo, dalla puntata successiva, tutto questo sparisce e lascia spazio al riproporre la parte anime in stile live action, con la comparsa di Kaede.
Purtroppo questa trama scompare completamente nel nulla, dandomi l’idea che il pubblico non la gradisse particolarmente e che la produzione abbia dovuto cambiare di corsa i propri piani, puntando su situazioni più soft e divertenti.
Un gran peccato perché sarebbe potuta nascere una bella storiella, in particolare mi sarebbe piaciuto sapere perché il mago voleva salvare a tutti i costi l’uomo.
Nonostante ciò, è stato comunque bello seguire questa parte in live action, dove il suo punto di forza è sicuramente nei momenti dove compare solamente Dino, che senza proferire neanche un verso, riesce a tenere incollata su di sé l'attenzione dello spettatore.

Arrivare alla fine di questo anime mi è dispiaciuto perché Dino mi ha fatto sorridere davvero tanto, specie quando spalanca la sua boccona per mostrare incredulità, e sarebbe davvero bello trovare più spesso anime di questo genere.
Dino affronta la vita con leggerezza, allegria e godendosi le piccole cose che ha, tre fattori che, purtroppo, abbiamo dimenticato per conformarci a questa società sempre più frenetica.
Leggendo le recensioni del primo episodio ho constatato che diverse persone sono rimaste scettiche sul prodotto, con qualcuno che lo ha abbandonato seduta stante, e lo trovo davvero un gran peccato.
Per me è stata una chicca in un mare di anime che si perdono per strada.