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    7.0/10
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    "La fantasia è un'ottima serva, ma una pessima padrona."
    (Agatha Christie)

    Alcuni autori danno l'impressione di essere i primi a ignorare quel che c'è dentro la loro testa. Junko Mizuno, invece, ha il problema opposto, o per meglio dire ha il problema di non sapersi regolare nel somministrare al lettore l'abnorme quantità di informazioni in suo possesso. Languorosamente stigio, pucciosamente ferino, amichevolmente licenzioso, mirificamente opulento:... [ continua a leggere]
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    Per me che prediligo la corsa allo scatto non è mai facile parlare di storie brevi con una parvenza di cognizione di causa che non risulti viziata dai miei gusti personali. Il fatto è che imbastire un racconto richiede, come sapranno i lettori forti e tutti coloro che si dilettano con la scrittura, un'acutezza e una sensibilità tali da consentire un'immersione immediata in quello che è, a tutti gli effetti, un sistema con leggi e dinamiche ben precise,... [ continua a leggere]

    5.0/10
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    Una di quelle raccolte a metà fra il "Meh" e il "Che, c'ho scritto Jo Condor sulla fronte?". Del resto non ci vuole un genio per capire che un racconto psicologico che non si dia la pena di creare - e mantenere - la giusta atmosfera è come una crema al maraschino fatta col Mandarinetto Isolabella: un qualquadra che non cosa. O no? E allora perché dei cinque ivi contenuti ce ne sarà forse uno che non lasci sul palato un retrogusto di autogol? Mancanza... [ continua a leggere]
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    Attenzione, possibili lievi spoiler

    "Chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane". Tutti noi, nella vita, ci ritroviamo a desiderare cose di cui siamo sprovvisti senza una vera ragione, quisquilie che però sono come gocce su una roccia: ne cade una e non succede nulla, ne cadono tante e le sue asperità si fanno vieppiù indistinte, e con esse la radice stessa del nostro essere. Nella nostra piccolezza ci piace pensare che la natura... [ continua a leggere]

    7.0/10
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    "I'm an alien, I'm a legal alien
    I'm an Englishman in New York."
    (Sting, "Englishman in New York")

    La cosa buffa di "Piece" è che per molti versi la sua lunghezza calza alla vicenda ivi narrata come un guanto, mentre in altre circostanze si ha come l'impressione che le conferisca, a seconda delle occasioni, una "taglia" in più o in meno rispetto a quella che dovrebbe portare. Non ha molto senso, lo so. Non è previsto che ne abbia. Ma non è neppure... [ continua a leggere]
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    Dopo il potente conflitto di "Phantom Blood", il bagno di testosterone di "Battle Tendency" e il cambio di carte in tavola operato in "Stardust Crusaders" l'aggettivo "bizzarro" trova in "Diamond is Unbreakable" la sua effettiva accezione grazie a un setting tutt'altro che mondano e a un Jojo decisamente più Mezzosangue - per utilizzare un termine potteriano - che Übermensch. Handicap o risorse? Da autore Hirohiko Araki, presumibilmente in overdose... [ continua a leggere]

    8.0/10
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    "Una casa sarà forte e indistruttibile qualora sostenuta da questi quattro pilastri: un padre ardimentoso, una madre circospetta, un figlio obbediente e un fratello conciliante."
    (Confucio)

    Non un cattivo manga ma senza dubbio un manga cattivo: tale è "Arigatou", un intrigante connubio di perfidia, humour nero e disperazione da cui i palati più delicati farebbero meglio a tenersi alla larga. Se fosse un odore sarebbe quello penetrante e vagamente... [ continua a leggere]

    3.0/10
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    Attenzione, possibili spoiler

    Sul fronte sentimentale le donne, già di per sé aduse a vivere una vita a compartimenti stagni, si dividono essenzialmente in due macrocategorie: da una parte le Madri, dall'altra le Amanti. Un'intersezione tra i due insiemi è possibile, naturalmente, ma difficile da ottenere in natura giacché la tendenza a far prevalere una delle due, anche soltanto a livello inconscio, è molto forte. Di certo non funziona come in "La... [ continua a leggere]
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    BOTAN: "Ho chiamato per dirti che a quanto pare gli insetti del mondo degli Spettri si annidano soltanto nelle menti delle persone depresse."
    YUSUKE: "Questo dovrebbe restringere almeno un po' il tuo campo di ricerca, no?"
    BOTAN: "Non direi. Questo è il Giappone, dopotutto."
    YUSUKE: "Ah, già."
    (da "Yu Yu Hakusho Abridged")

    "Intelligente, ma non si applica": ecco cosa scriverei sulla pagella di Yoshihiro Togashi se lui fosse uno studente e io la sua... [ continua a leggere]
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    Si dice che uno degli animali con la memoria più corta in assoluto sia il pesce rosso, ma io credo che l'uomo lo batta di gran lunga, e non solo perché i tre secondi che si attribuiscono al primo sono una bufala: dimenticando le varie storie che compongono la Storia con la "s" maiuscola, infatti, finiamo per non sapere più chi siamo stati e, di conseguenza, come evitare di incorrere negli stessi errori del passato. Abbiamo, in altre parole, la tendenza... [ continua a leggere]
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    Per quanto incredibile possa sembrare al giorno d'oggi c'era un tempo, invero nemmeno troppo lontano, in cui i meriti delle donne della famiglia reale inglese contavano più di qualche scatto rubato o del loro guardaroba - un tempo, in altre parole, in cui a decretare chi era in e chi era out erano gli storici, non i tabloid. Non che non esistessero anche allora malelingue ansiose di lucrare sui più pruriginosi segreti di corte, dame di compagnia... [ continua a leggere]
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    "Evidentemente lei, dottore, non è mai stato una ragazzina di tredici anni."
    (Jeffrey Eugenides, "Le vergini suicide")

    "A Lollipop or a Bullet" non si limita a parlare di proiettili edulcorati: è esso stesso "Un qualcosa a base di zucchero che non riempie affatto lo stomaco", per dirla con le parole del fratello della giovanissima protagonista - che poi come definizione lascia alquanto a desiderare, giacché può voler dire tutto e niente, ma direi... [ continua a leggere]