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Manfredicus

Volumi letti: 2/2 --- Voto 7
Premetto col dire che ho letto questi due volumi senza avere visto il film da cui questo manga è tratto.

La trama è a mio avviso molto banale, fondamentalmente l'opera parla dell'incontro fortuito fra una ragazza, con una disabilità che la costringe in sedia a rotelle dalla nascita e un ragazzo che sogna di andare a studiare in Messico; dato che quest'ultimo ha bisogno di denaro per il viaggio, verrà assunto come badante per la protagonista ed inizieranno così a confrontarsi e conoscersi.

Come già scritto, sembra la classica e banale romance, tuttavia all'interno dell'opera ci sono alcuni momenti che mi hanno davvero colpito, infatti la situazione di Josée non viene estremizzata e lei non passa il tempo a lagnarsi per la sua condizione, ma nonostante questo la sensibilizzazione che si ha sulla tematica delle persone disabili è fantastica e se si riesce ad empatizzare con i personaggi fa comprendere davvero molto.

In conclusione non penso che questo manga sia un capolavoro, tuttavia è godibile e lo consiglio soprattutto a chi ha un animo sensibile.


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Focasaggia

Volumi letti: 2/2 --- Voto 7,5
«Josée, la tigre e i pesci» (originalmente “Josee to Tora to Sakana tachi”) è un manga, scritto originalmente da Seiko Tanabe e disegnato da Nao Emoto, che racconta in maniera semplice una storia sui sentimenti piena di difficoltà.

Quanto può cambiare la nostra vita facendo una piccola deviazione tornando a casa? Non parliamo di magia o di viaggi in altre dimensioni, parliamo di un qualcosa che può capitare a tutti, a chiunque sia abitudinario. Il cambiare strada può realmente portare a nuovi incontri, che siano persone interessanti o squarci di una città che pensiamo di conoscere bene quando in realtà non conosciamo nulla.
Un ragazzo incontra una ragazza in difficoltà, una giovane costretta a vivere la sua vita su una sedia a rotelle. Le presta aiuto, la nonna comprendendo di non riuscire più a seguire come vorrebbe la sua piccola nipote chiede al ragazzo, dietro retribuzione, proponendogli di farle da badante, il giovane accetta. Un incontro importante per entrambi.

«Sono salate». Lottare per cosa riteniamo sia importante, anche se dovessimo ritenerlo inutile farlo. Questo è il messaggio che lancia la storia, per quanto possa sembrare inutile e banale nasconde un qualcosa di più profondo, non si lotta esclusivamente per la propria felicità, non vi è egoismo in quello che i due ragazzi fanno, si lotta per la libertà, per l’ indipendenza. Scelte dolorose, che fanno male, fra le tante possibili senza sapere quale sia quella giusta da prendere.
Una riflessione che la storia pone al lettore è proprio cosa sia amare, cosa significhi conoscere una persona, ponendo due modi di comportarsi reali e diversi.

«Una persona non disabile non può capire». Difficile, difficile fare ogni cosa mentre per gli altri è così facile, un pensiero che fa chiudere una persona, la fa sentire sconfitta in partenza, a discapito delle proprie capacità, del proprio carattere. Non si vuole chiedere aiuto, non si vuole la pietà delle persone, si rinuncia e basta. Si rinuncia anche a ringraziare, alle parole gentili, richiudendosi a quel maledetto pensiero rivolto agli altri non puoi capire quindi è inutile, inutile vivere, inutile lottare…. No. Non pietà, gentilezza che può sfociare in affetto, anche in amore, la gentilezza la si vede nei gesti, nello sguardo, in una mano tesa. In realtà il manga pone veramente l’accento sulla disabilità approfondendo ciò che superficialmente non si vede fino a gridarlo.

La storia riprende, distaccandosi soprattutto nel finale, quella originale del breve romanzo del 1984, scritto dalla talentuosa e compianta Seiko Tanabe mentre i disegni il film animato del 2020.
I disegni sono stupendi. Ci si sofferma su pagine che nella mente prendono forma e diventano colorate, distaccandosi dalla carta entrando nella mente e nel cuore del lettore, quei disegni caldi ti abbracciano, ti fanno sognare con i protagonisti. La storia scorre senza quelle forzature che tanto si temono, lasciando spazio alla realtà, anche alla crudeltà, dei sentimenti.

Kumiko, ovvero la Josée della storia (come la protagonista del romanzo “Tra un mese, tra un anno...” di Françoise Sagan, accennato nel manga) è una piccola tigre che vuole uscire dalla gabbia, la casa, in cui vive. Vuole il mondo, vuole viverlo.

Tsuneo è un ragazzo solare, ha una vita piena di sogni, viaggia con la mente volendo nuotare in mezzo a quei pesci che tanto ama, prima fra tutti quel pesce angelo clarion (un pesce angelo che si ritrova nelle coste dell’Isola Clarión da cui il nome), lotta a modo suo per riuscire nella vita, e grazie a quel fatidico incontro conoscerà altri modi di combattere nella vita.

Quando un pesce angelo incontra una tigre, sarà la nascita di una nuova sirena.

Consigliato a chi vuole sognare.


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wildghost

Volumi letti: 0/2 --- Voto 9
Una storia volta a sensibilizzare le persone, lo fa in modo sublime con disegni stupendi e un character design ben fatto.
Anche se la trama di base potrebbe essere scontata, una storia d'amore tutt'altro che normale. Josee ha un sogno ovvero
vivere come una persona normale, invece si ritrova in una società che non la considera come tale.
La tigre sta a simboleggiare la società in questo caso giapponese che è molto spesso in movimento e non tiene di conto
i problemi che una persona potrebbe avere fregandosene o additittura maltrattandola facendola sentire esclusa da una
società che dovrebbe accoglierla. Riuscirà Tsuneo ad aiutare Josee ad uscire e a combattere le proprie paure?
Consiglio la lettuare di quest'opera, so che molto probabilmente ce ne potrebbero essere di migliori ma consiglio
vivamente la lettura...