Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.

Oggi ci dedichiamo a titoli del 2003, con i manga Goth e Kajimunugatai - Racconti di vita e di morte portati dal vento e l'anime Triangle Heart: Sweet Songs Forever.

Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.


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9.0/10
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Sadismo, masochismo, misteri ed enigmi: Goth riassume in un volume unico tutto ciò, e sono consapevole dell'agitazione che un buon prodotto trasmette soprattutto al momento della valutazione oggettiva, ma cercherò comunque di espormi al meglio.
Sono rimasta colpita dalle copertine di ogni capitolo, e mi ha stupita il finale che mi ha fatto desiderare che la serie fosse stata più lunga, insomma, Goth è un albo veramente speciale per il genere horror-psicologico. Questa storia deriva da un romanzo, ma è stata adattata molto accuratamente perché divenisse un buon prodotto manga e sia le vignette, che i dialoghi, e lo sviluppo complessivo risultano efficaci ed appropriati: non è necessario leggere il libro per comprenderlo, ed è questo che mi ha colpita positivamente di Goth, infatti, esso porta il lettore a voler leggere anche il romanzo al termine dell'albo.

Due ragazzi nascondono i loro hobby macabri sotto false maschere studentesche: cosa vi è di più bello se non il vedere sangue altrui sgorgare da ferite profonde? E cosa potrebbe mai esserci di più appagante nel sentire le urla agonizzanti di povere vittime prima della loro morte? Itsuki Kamiyama e Yoru Morino sono uno l'antipodo dell'altro, ma la "passione" li accomuna: la morte è il loro mondo, essa è la loro realtà ed il loro universo. Insieme indagheranno su una serie di omicidi per poterne trarre puro piacere, ed insieme ci porteranno all'interno del loro mondo: Goth.

Le autrici hanno giocato con l'aspetto psicologico in maniera eccellente, non è stato tralasciato niente e nulla resta in sospeso o vuoto, tutto segue uno schema preciso e ben strutturato: un puzzle, sì, Goth è come un puzzle nero che man mano che si completa va ad infittire la storia.
I personaggi presentano un'ottima caratterizzazione ed è possibile avvertirne quasi i pensieri a lungo andare, ma è proprio questo il bello di questa serie; i disegni sono forse il lato migliore fra i molti pregi che Goth possiede, infatti, sono estremamente belli da vedere e curati, tutto appare assai delicato ed impalpabile, creando così una sorta di "eleganza macabra".

Gli enigmi paiono scontati, ma non sono così ovvi come appaiono, e questo è stato un punto a favore della storia; la relazione ambigua presente fra i due protagonisti è avvolta da un sottile strato illusorio, un velo che nasconde ma a sua volta mostra qualcosa, ma mai tutto.
In conclusione, l'edizione è buona ed il costo compensa il valore dell'opera, pertanto lo consiglio a tutti gli amanti del genere.



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Molto interessante, anche se poco "profondo", a mio avviso, per mancanza di pathos suscitato dai disegni non proprio né realistici, né emotivi, Kajimunugatai, un insieme di 6 differenti storie tutte, credendo all'Autore, con una base documentaria e storica, tanto che nella postfazione ci sono una serie di ringraziamenti a vari archivii delle Ryuukyuu.
Lo stesso Autore, nato in Okinawa, è evidentemente colpito dalla storia della sua Patria, dalla guerra di Manciuria, di quella russo-nipponica e dall'invasione dell'arcipelago Ryuukyuu da parte degli Americani, che ancora oggi continuano a mostrare la propria presenza come il colonialismo impone.
Le storie sono generalmente crude, come tutte le avventure in periodo bellico, ma il disegno, che riesce a smorzare la crudezza, non riesce, invece, a diminuire l'intensità della critica non solo alla guerra, ma anche e più che altro ai due eserciti che hanno invaso e stuprato fisicamente e moralmente Okinawa e le isole vicine, ossia quello giapponese e quello americano.
La presenza di Appendici e prefazioni ai capitoli è utilissima e l'idea del contrasto tra la sovracoperta e la copertina di cartone è piuttosto incisiva. Onestamente non pensavo che qualche casa editrice avesse il coraggio di pubblicare foto simili, che generalmente riescono ad impressionare la maggioranza delle persone.

Un'ottima opera, utile inoltre per ristabilire un po' di colpe anche ai vincitori del conflitto, che la visione manichea oramai mondializzata fa apparire, da 70 anni a questa parte, come gli unici esseri moralmente superiori ed eticamente buoni presenti sul globo terrestre.



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"Triangle Heart - Sweet Songs Forever" è una serie di quattro OAV tratta dall'omonimo videogioco, in particolare il suo terzo episodio "Triangle Heart 3". Più che per il videogioco, tuttavia, questo anime è famoso per il suo spinoff, quel "Magical Girl Lyrical Nanoha" che otterrà ben più successo del suo predecessore, generando un vero e proprio franchise che dura tutt'oggi.

Chi ha visto e conosce bene la serie di Nanoha ritroverà qui alcuni personaggi della serie televisiva: i protagonisti di questi OAV sono infatti Kyouya e Miyuki Takamachi, i due fratelli maggiori, che verranno assoldati da una loro amica d'infanzia, Fiasse Crystela, per proteggerla in qualità di guardie del corpo da una misteriosa organizzazione terroristica che intende rapirla. In realtà, per i due ragazzi non si tratta di un semplice lavoro, in quanto ben presto scopriranno che l'organizzazione è la stessa che anni prima uccise sia il padre di Fiasse sia il loro, che all'epoca gli faceva da guardia del corpo; tutta la trama è pertanto incentrata sulle indagini relative a questa organizzazione, e sul perché quest'ultima sia tanto interessata a Fiasse al punto da volerla rapire.
Siamo davanti a una tipica miniserie action: Kyouya e Miyuki sono entrambi maestri nell'uso delle spade (Kyouya in particolare ha ereditato gli stili del padre e li sta insegnando a Miyuki) e questo da' l'occasione di assistere ad alcuni combattimenti spettacolari, in cui molto spesso i due ragazzi hanno la meglio contro avversari armati di armi automatiche e ben più moderne (quest'ultimo punto risulta vagamente irrealistico, ma non urterà più di tanto lo spettatore maggiormente interessato ad assistere allo sviluppo dello scontro e dell'azione). Viene dato però il giusto spazio anche allo sviluppo della storia, che procede in modo equilibrato e senza grosse accelerazioni fino allo scontro finale, e soprattutto ai personaggi principali della storia, che alla fine risultano ben caratterizzati per una serie anime di soli quattro OAV. Ovviamente non c'è tempo per soffermarsi su tutti, quindi l'anime si concentra esclusivamente sui quattro principali: Kyouya, Miyuki, Fiasse ed Ellis (la "vera" guardia del corpo di Fiasse - nel senso che è l'unica che viene pagata!). L'unico difetto è che non viene dedicato altrettanto tempo allo sviluppo degli antagonisti, che alla fine della storia risultano troppo piatti e stereotipati (in particolare lo spadaccino affrontato da Miyuki, che quasi non si capisce che ci stia a fare lì).

Belle le musiche di contorno, che conferiscono la giusta atmosfera alla storia: in particolare ho apprezzato la ending dei primi tre episodi, "Inside of a Wilderness" di Kotoko, che ho trovato molto adatta per una detective story, e naturalmente la canzone che da' il titolo alla serie (oltre ad essere l'ending dell'episodio finale), "Sweet Songs ever with You".
Mi sono avvicinata a questo anime perché sono fan di Nanoha e mi incuriosiva, ma vorrei avvisare chiunque legga la recensione che questa serie di OAV non ha niente a che fare con il suo spinoff: è semplicemente un anime che ha per protagonisti i due fratelli di Nanoha, e in cui quest'ultima fa solo una brevissima comparsata (poteva anche non esserci, e sarebbe stato lo stesso). Ciò detto, mi sento comunque di consigliarla a tutti coloro che, fan di Nanoha o meno, amano le serie action di genere poliziesco.

Voto: 7,5