E anche giugno sta per finire... buone vacanze a chi ha finito, in bocca al lupo a chi inizia il periodo di esami e per tutti le ultime dal Sol Levante!
 
Tutti nudi al ristorante!
 

Dopo aver fatto furore a Londra e in Australia, arriva anche in Giappone la possibilità di cenare in tenuta adamitica. Il 29 luglio verrà infatti inaugurato a Tokyo il ristorante Amrita, dove sia i commensali che lo staff sono nudi. Anche se questa versione giapponese è un po' più pudica e con maggiori restrizioni rispetto a quelle occidentali.
Infatti ai clienti sarà fornito dal locale dell'intimo in carta per coprire i genitali; inoltre è vietato l'ingresso alle persone tatuate, a chi ha meno di 18 anni o più di 60 e a chi ha 15 chili in più rispetto al suo peso forma. Per stabilirlo si sarà infatti misurati e valutati secondo l'indice di massa corporea. Nonostante questo, i posti sono già quasi tutti prenotati, con cifre che vanno da 12.000 a 80.000 yen, a seconda del menù e della possibilità di assistere a spettacoli di danza (da 100 a 670 euro circa). L'ubicazione del ristorante è top secret, rivelata a chi ha prenotato solo tramite mail. Per altre info: TheAmrita.

 
Proteggete il vostro smartphone nel fisico e nello spirito
 

La ditta Kitan Club, specializzata in gadget da gachapon, ha presentato la sua ultima novità: un porta cellulare a forma di omamori, gli amuleti in vendita nei templi. Lunghi 15 cm e larghi 8, hanno varie colorazioni, a seconda del loro campo specifico di protezione: se d'argento sono contro la cattiva ricezione mentre se blu evitano che lo schermo si rompa.
Il rosso protegge dagli insulti mentre il dorato dalla batteria scarica; il verde aiuta ad evitare che i messaggi inviati siano ignorati e l'azzurro che qualcuno spii di nascosto il nostro cellulare. Il tutto a soli 300 yen (circa 2,50 euro) l'uno; però ricordate che questi omamori non hanno ricevuto nessuna benedizione da un sacerdote, quindi non vale la regola "soddisfatti o rimborsati"...
 
La stazione JR di Harajuku verrà demolita
 

La società East Japan Railway ha annunciato che rimodernerà tre stazioni di Tokyo, fra cui appunto quella di Harajuku, sulla linea Yamanote. I lavori sono necessari per migliorare l'afflusso di passeggeri che si prevede in costante aumento da adesso fino alle Olimpiadi del 2020 che si terranno appunto a Tokyo. Sarà costruita quindi una nuova stazione, più grande e a due piani, con un'entrata anche verso il Meiji Jingu. Ma molti protestano perché l'attuale stazione, costruita nel 1924, è molto caratteristica ed unica nel suo genere in tutta la città, con la sua facciata tutta in legno. Non si sa ancora se la JR East deciderà di demolire la struttura attuale o di inglobarla nella nuova e moderna stazione. Speriamo la seconda...
 
Troppo belli per mangiarli
 

Volete un souvenir davvero originale? Acquistate allora un Amezaiku, cioè una caramella troppo bella per essere mangiata! L'Amezaiku infatti è l'arte di scolpire lo zucchero per ricavare dei meravigliosi bon bon; risale all'epoca Edo e al giorno d'oggi è possibile trovarla da Ame-Shin, un atelier a Asakusa, famoso per i suoi lecca lecca uchiwa. Ognuno è ornato con motivi tradizionali di piante e animali, che variano a seconda della stagione. Però con che coraggio mangiarli?

 
Una casa a forma di cartone del latte? Esiste!
 

Mirasaka è una tranquilla, anonima cittadina, circondata da campi e costituita in gran parte da case basse; si trova a circa un'ora e mezzo di distanza da Hiroshima. Nonostante il suo aspetto caratteristico, ha un punto di riferimento che la rende unica e l'ha resa famosa: una casa a forma di cartone del latte si erge al di sopra delle altre case della zona. L'edificio ospita un negozio di latte, gestito da un'azienda a conduzione familiare che vive sul posto e offre anche tutta una serie di prodotti caseari. Se volete andare a vederlo, le coordinate sono:
 
Indirizzo: Hiroshima-ken, Miyoshi-shi, Mirasaka, Mirasakachō 673−3
Orario: dalle 6:00 alle 18:00, con chiusura la domenica

 
Kanzashi insoliti per decorare le acconciature estive
 

D'estate non è insolito vedere molte ragazze giapponesi con indosso lo yukata, la versione estiva del kimono in cotone leggero. Di solito, soprattutto se magari si va a qualche matsuri, è uso anche raccogliere i capelli in elaborati chignon, resi ancora più sofisticati da un kanzashi, una sorta di lungo spillone. La ditta Wargo Nippon ne ha messo in commercio tre ispirati alle armi dell'epoca dei samurai!
Abbiamo infatti una katana con aggiunta di crisantemo d'argento, il simbolo della famiglia imperiale del Giappone (costo 13.176 yen, circa 110 euro), un Jitte (strumento che le forze dell'ordine dell'epoca usavano per contrastare gli spadaccini molesti) corredato di lanterna che segnalava la presenza di una pattuglia (costo 6.048 yen, circa 50 euro) e infine un fucile con farfalla, riferimento alla figura storica di Nohime, moglie del samurai signore della guerra Nobunaga Oda (costo 9.612 yen, circa 80 euro).
 
Primo neko bar chiuso a Tokyo
 

Dopo una prima sospensione dell'attività di 30 giorni nel mese di aprile, il Neko no te Cat Cafe nel quartiere Sumida di Tokyo è stato definitivamente chiuso dalle autorità sanitarie preposte, in quanto tutte le norme di igiene e di benessere erano state violate. Chiamati dai clienti che si erano lamentati delle condizioni del locale e del cattivo odore, gli ispettori hanno trovato la bellezza di 60 gatti racchiusi in 30 metri quadrati con altri 23 gatti trovati nascosti in un appartamento vicino affittato dai proprietari del caffé in un apparente tentativo di nascondere la dimensioni del problema.
Gli stessi proprietari non erano riusciti nemmeno a fornire adeguati controlli veterinari per gli animali. La revoca della licenza da parte del governo a seguito di una violazione delle leggi sulla protezione degli animali è la prima del suo genere per un neko caffè in Giappone.
 
Nuova statua di Hachiko a Shibuya
 

Troppa gente a Shibuya davanti alla statua di Hachiko, il mitico cane fedele??? Potreste allora immortalarvi davanti a Pachiko, il clone del primo esposto all'interno del negozio di abbigliamento maschile Vanquish, nel centro commerciale Shibuya 109 Men’s! Il nome deriva da un gioco di parole fra l'originale e la parola "pakkuri" che significa "copia, plagio". L'idea è quella poi di sviluppare una linea dedicata al celebre animale.


Fonti consultate:
NipponConnection
EnRocketNews24
JapanTrends