Di cucina giapponese ne parliamo spesso: dagli ingredienti fondamentali per riprodurli a casa allo street food più presente ai matsuri, tanti sono stati gli articoli proposti, quindi è bene fare un bel riassunto di quello che potreste trovare nel Sol Levante una volta seduti a tavola! Perché, è bene ricordarlo, non di solo sushi vivono i nipponici....

ODEN

L'Oden è un piatto tipicamente invernale (anche se io l'ho visto con i miei occhi quest'estate in moltissimi konbini... ma si sa che in Giappone sono strani...) e lo potete trovare sia negli izakaya che nei negozi di alimentari in tutto il paese.
 

Definito comfort food, perché caldo e saporito, consiste in una sorta di zuppa in cui molti ingredienti diversi sono fatti bollire in un brodo dashi addizionato di salsa di soia.
Esistono molti tipi diversi di brodo dashi, ma i più comuni sono quelli ottenuti facendo bollire fiocchi di konbu o di katsuobushi. La particolarità dell'oden però è che gli ingredienti variano a seconda della regione e del ristorante. Cliccate qui se volete saperne di più!


SUKIYAKI

Il Sukiyaki è composto da sottili fette di carne (solitamente di manzo) cucinate lentamente insieme alle verdure e al tofu in una grossa pentola.
 

Le verdure possono variare a seconda del gusto o della regione, ma quelle più usate sono le cipolle, i funghi giapponesi come lo shiitake, il konnyaku e le verdure a foglia verde come il cavolo cinese.
La zuppa di base è solitamente preparata con salsa di soia, zucchero e mirin e ha un sapore leggermente dolce e saporito. Dopo essere stati cotti, gli ingredienti vengono di solito immersi in uovo crudo sbattuto prima di essere mangiati. Anche questo è un piatto che può variare molto da regione a regione o a seconda delle tradizioni familiari.


SHABU SHABU
 

Lo Shabu-shabu è molto simile al sukiyaki (si parla sempre di verdure e carne cotti in brodo) ma differisce da questo per due cose: la zuppa alla base (che nel caso dello shabu shabu è un brodo molto chiaro fatto con l'alga konbu) e il fatto che gli ingredienti sono immersi nella salsa ponzu (a base di agrumi) o in quella goma (a base di semi di sesamo) prima di essere mangiati. Gli ingredienti di base sono abbastanza simili, ma nello shabu-shabu si trovano più facilmente pollo, maiale, granchio o aragosta. Cliccate qui se volete saperne di più!


CHANKONABE

Il chankonabe è una variante del nabe ed è il piatto tipico dei lottatori di sumo! Quindi, come si può ben immaginare, è ricco di proteine ​​e molto calorico; ogni palestra di sumo ha poi la sua ricetta personale.
 

Alcuni ingredienti però si ritrovano quasi sempre e includono polpette di carne, polpette di pesce, pollo, tofu, udon, verdure come il daikon, i funghi o il cavolo cinese. Gli ingredienti sono tutti sobbolliti nel brodo dashi o in brodo di pollo aromatizzato con mirin o sake.


DONBURI

E qui arriviamo ad uno dei capisaldo della cucina giapponese anche perché la sua base è il riso che resta uno degli alimenti cardine dell'alimentazione nipponica. La sua bellezza è l'enorme varietà di combinazioni: su una ciotola di riso bollito infatti sono posti tantissimi ingredienti diversi: pesce, carne o verdure ed ognuno ha poi il suo nome specifico, ma tutti sono accomunati dal suffiso "don" di donburi apppunto.
I più rinomati sono:
Katsudon: il piatto preferito in "Yuri on Ice", è una ciotola di riso sovrastata da una cotoletta fritta (il tonkatsu), uova e verdure.
Unadon: piatto tipico estivo, l'unagi (anguilla) è grigliata in una salsa di soia dolce fino a quando non si caramellizza e adagiata sul riso.
 

Oyakodon: a base di pollo, uovo e scalogno affettato cotti in una salsa di soia e poi serviti sopra il riso.
Negitorodon: in questo caso sopra al riso si mette tonno grasso a dadini e scalogno affettato.
Gyudon: uno dei classici, che ha fatto la fortuna della catena di fast food Yoshinoya. Il riso è sormontato da fette di manzo e cipolla, fatte bollire in una salsa leggermente dolce composta da brodo dashi, salsa di soia e mirin.
Tendon: squisita tempura servita sul riso.


ONIGIRI
 

Chi non li ha mai visti preparati dalle mani amorevoli della mamma o della fidanzata? Sono lo spuntino per eccellenza, ideali per interrompere una maratona di studio o per mangiare un boccone durante una gita fuori porta. Che siano triangolari o tondi, avvolti dall'alga nori o ripieni di ogni ben di Dio, sono facilmente reperibili ovunque e semplici da fare anche a casa. I più comuni sono a base di tonno e maionese, gamberetti e maionese, salmone, ume (prugna), carne varia o verdure e alghe.


TSUKEMEN

Potremmo definirlo un cugino del ramen: la differenza sta nel fatto che qui noodles e brodo sono serviti separatamente; la pasta si mangia dopo averla immersa nel brodo.
 

Questo piatto è stato inventato nel 1961 da Kazuo Yamagishi, proprietario di un ristorante di ramen a Tokyo e ora può essere trovato in tutto il paese. Soba e udon sono spesso usati come pasta e la zuppa è molto più concentrata rispetto al ramen standard, rendendo il suo sapore più intenso.


SOMEN
 

I somen sono la versione estiva della pasta perchè sono fatti di farina di grano, molto sottili e sono mangiati freddi immergendoli in una salsa chiamata tsuyu, fatta con scaglie di bonito e verdure come zenzero o scalogno. Sono ideali per rinfrescarsi nella calde giornate estive.


SOBA

I soba sono tagliatelle sottili a base di farina di grano saraceno e possono essere servite calde o fredde. Esistono diversi tipi di soba e se il gusto del grano saraceno è troppo forte per il vostro palato, potreste optare per lo hachiwari soba, composto per l'80% di farina di grano saraceno e per il 20% di farina di grano.
 

Se si tratta di piatti freddi, la soba la possiamo trovare come hiyashi soba, condita con vari ingredienti come il tororo (purea di patata giapponese), il natto (semi di soia fermentati e appiccicosi) o il gombo. Il brodo freddo viene poi versato sulla pasta assieme ai condimenti.
Se invece ordiniamo zaru soba, i noodles sono presentati con alghe essiccate e vanno immerse nel mentsuyu, una salsa fredda a base di brodo dashi, mirin e acqua. Il nome del piatto proviene dal cestino di bambù su cui tradizionalmente sono serviti i noodles.


YAKISOBA

Capitolo a parte meritano gli yakisoba: in realtà hanno il suffiso soba, ma sono spaghetti di farina di grano e non di grano saraceno. Inoltre sono un grande classico dell'estate, in quanto tipico piatto presente nelle bancarelle del matsuri.
 

Il termine "yaki" significa "grigliato" e infatti i noodles sono cucinati su una piastra o in padella, saltati assieme a verdure (solitamente cavolo, cipolla e carota) e carne di maiale quindi conditi con una salsa apposta, fatta con salsa Worcester, salsa di soia, salsa di ostriche, passata di pomodoro e zucchero. Il piatto finito può essere ulteriormente guarnito con polvere di alghe aonori, zenzero in salamoia, katsuobushi e maionese.


UDON
 

Gli udon invece sono spaghetti di farina di grano tenero, bianchi, dalla forma tondeggiante e hanno un sapore molto più delicato. Soba e udon possono essere usati in modo intercambiabile in molte ricette, come ad esempio nel kitsune soba o udon (tagliatelle in brodo con fette di tofu fritto, detto abura age), nel kake soba o udon (tagliatelle in brodo chiaro, con sopra scalogno affettato sottile), nello tsukimi soba o udon (tagliatelle in brodo con uovo crudo e verdure), nel wakame soba o udon (tagliatelle in brodo condite con alghe) e molte altre ancora.


TEMPURA
 

Soba e udon sono spesso accoppiati alla tempura, altro grande classico esportato molto anche all'estero. Pesce o verdura sono leggermente pastellati quindi fritti e serviti con una salsa speciale.


TAKOYAKI

Anche questo lo trovate facilmente come street food.
 

È una pallina fatta impastando farina di grano tenero e pezzetti di polpo e cotta su una piastra speciale per mantenere la forma tonda. Altri ingredienti a guarnire il piatto possono essere lo zenzero, il cipollotto, la salsa takoyaki (simile per gusto e consistenza alla salsa Worcestershire), la maionese e i riccioli di katsuobushi.


OKONOMIYAKI

L'okonomiyaki ha un nome che chiarisce tutto: "okonomi" vuol dire "tutto ciò che vuoi" e "yaki" significa "alla griglia" quindi mega frittatona da preparare e mangiare tutti insieme.
Esistono due versioni fondamentali dell'okonomiyaki, associate rispettivamente ad Osaka e Hiroshima. In entrambi i casi, la base del piatto è una pastella di farina, patata giapponese grattugiata, acqua o dashi, uova e cavolo tritato.
 

Questa pastella è accompagnata da una varietà di ingredienti, dai frutti di mare tipo gamberetti e calamari a carne come maiale, ma anche formaggi o verdure. Nello stile di Osaka, questi ingredienti vengono mescolati con la pastella e poi cucinati, mentre nella versione di Hiroshima vengono stratificati e poi cotti. In alcuni casi troverete anche noodles passati alla griglia all'interno. Insomma, un piatto unico davvero sostanzioso!


YAKITORI
 

Rimanendo sempre nell'ambito dello street food, un altro piatto che si può trovare molto facilmente è lo yakitori. Qui la semplicità la fa da padrona: spiedini di pollo cotti alla griglia ed insaporiti con salse, sale e pepe. Si va dal petto alla coscia, dalla pelle agli organi, come cuore e fegato.


KUSHIKATSU

Una delle città gourmet del Giappone è senza dubbio Osaka e uno dei suoi piatti forti è il kushi-katsu, uno spiedino di carne, pesce o verdure, impanato e fritto e servito con salsa tonkatsu.
 

Poiché spesso il piatto con la salsa è condiviso tra i clienti, alcuni ristoranti forniscono un pennello o un cucchiaio per rifornirsi di salsa.


SANSAI

Il termine sansai significa letteralmente "ortaggi di montagna" ed è usato per indicare diversi ortaggi commestibili che possono essere trovati naturalmente in natura, anche se molti sono ora coltivati nelle campagne.
 

Queste piante sono comunemente usate nella cucina buddista, shojin ryori, e sono un ottima scelta per vegetariani o vegani.
Il loro gusto tende ad essere aromatico e leggermente amaro e possono essere preparati grigliate, pastellate e fritte, aggiunte a piatti a base di riso come il donburi e talvolta anche come insalate.


OMURICE
 

L'origine dell'omurice non è sicura, ma la versione più attendibile colloca la sua nascita nel ristorante Rengatei del quartiere Ginza di Tokyo. Come suggerisce il nome, consiste in una frittata ripiena di riso mescolato anche ad altri ingredienti come carne e verdure e condita con ketchup. Per molti è sinonimo di comfort food, di mensa scolastica e di cucina della mamma, esattamente come il piatto che segue.


CURRY RICE

Il riso al curry, benché introdotto sembra dagli inglesi durante il periodo Meiji, ha conquistato i giapponesi, diventando una vera e propria istituzione.
 

Esistono molte catene specializzate in questo piatto, con molte varianti di piccantezza. Ha comunque un sapore dolce e delicato e può essere preparato con molti tipi diversi di verdure e carne, assomigliando così ad uno stufato o ad uno spezzatino ed è comunemente servito insieme al riso.

A questo punto non mi resta che augurarvi buon appetito o itadakimasu!

Fonte consultata:
AllAboutJapan