A giudicare dal numero di commenti agli episodi, alle notizie con le prime impressioni e alle discussioni sulle varie schede utente del sito, possiamo constatare che sono in molti gli appassionati che seguono gli anime più recenti in diretta col Giappone, settimana per settimana. Oltre a questi, tuttavia, esiste una fetta non trascurabile che preferisce invece attendere la conclusione delle varie serie, per poi orientarsi sui titoli maggiormente apprezzati senza la necessità di sottostare alle uscite giapponesi ma potendo gestire a propria scelta i tempi di visione.
Questa rubrica nasce principalmente per questi ultimi, per dare una visione conclusiva della stagione e consigliare gli anime maggiormente apprezzati dai vari redattori del sito. Abbiamo preso in esame tutte le serie concluse nell'estate 2018 e preparato una lista dei titoli consigliati. Dopo una breve introduzione all'opera, i vari redattori hanno stilato un breve commento con la loro opinione.

Questa rubrica vuole anche dare l'occasione agli utenti che hanno seguito le varie serie in diretta di consigliare a loro volta i loro titoli preferiti. Pensate che qualche anime meritevole sia passato in sordina? Oppure non siete rimasti molto convinti da qualcuno dei successi stagionali? Ditecelo nei commenti.

Prima di lasciarvi all'elenco dei consigli, vi linkiamo il file in cui abbiamo raccolto tutti i voti dei redattori al fine di selezionare le varie opere, così da darvi un'idea più completa della stagione (e per permettervi di orientarvi meglio qualora ci sia qualche redattore dai gusti più affini ai vostri).

STEINS;GATE 0


Serie da 23 episodi, tratta da visual novel (conclusa)
Finale: SÌ

Genere: Commedia, fantascienza
 
La storia di Steins;gate 0 ha inizio a partire dall'episodio 23β rilasciato in Giappone nel dicembre del 2015
 
Thorgrim: Personalmente non sapevo cosa aspettami da questo nuovo capitolo della saga di Steins;Gate, ma a quanto pare ho fatto bene a seguirlo. Strutturato in 23 episodi, "Steins;Gate 0" segue le vicende di una delle linee temporali alternative proposte alla fine della prima serie; i fanciulleschi deliri di Kyoma Hooin lasciano spazio ad atmosfere più cupe, figlie degli eventi avvenuti in passato, ma non per questo risultano meno interessanti. La tristezza, leitmotiv di buona parte della storia, è un pretesto per approfondire e sviluppare la psiche dei vari personaggi principali, in particolar modo Okabe che verrà letteralmente svisceratoa da cima a fondo. Come da tradizione, la storia raggiunge il proprio climax nel finale, capace di regalare tante emozioni ricollegandosi anche a quello che è il filo narrativo principale della saga. Una serie che riesce a non deludere, nonostante alcuni momenti morti, e che ha l'immenso merito di riuscire a farsi apprezzare anche come stand alone grazie alle tante spiegazioni date in corso d'opera. 
Voto: 8/10
 
Zelgadis: La storia di Steins Gate 0 si incastra benissimo dentro quella di Steins;Gate rivelandoci esattamente come funziona l'universo nell'anime e svelandoci i retroscena che al termine della prima serie hanno portato all'"operation Skuld". Peccato però che l'anime sia una trasposizione di una visual novel che a differenza della prima serie si concentra su alcune scene minori e va a tralasciarne altre che invece si sarebbero potute rivelare chiave. Anche sui tempi restano dei dubbi: invece di svelare a poco a poco le cose come nella novel, le concentra alla fine con la conseguenza che "i cattivi" non vengono neppure spiegati e che anche alcuni passaggi logici rischiano di perdersi. Certo, il materiale di partenza era talmente buono che era difficile fare male, ma resta l'impressione che si potesse fare molto di più.
Voto: 7,5/10
 
Arashi84: Ammetto che all'inizio mi perplimeva un po' questo nuovo Okarin, troppo serio, troppo depresso (seppur con i suoi buoni motivi). Però la storia ha iniziato velocemente a coinvolgermi, mi è sembrato di accompagnare lentamente Okarin verso la sua rinascita, senza contare che una delle cose che più mi piacciono di S;G è la sua coralità e questa serie è riuscita a farmi apprezzare anche un personaggio che mi lasciava indifferente (Suzuha). Certo non è tutto chiarissimo e alcune cose sono davvero surreali (no, non parlo dei viaggi nel tempo) ma è stata un'avventura emozionante che mi ha fatto emozionare con tutto il cuore.
Voto: 7,5/10
 
Hachi194: Ritrovare i personaggi di Stein;Gate è stata una gioia, anche se è stato dolorosissimo vedere un Okabe ombra di se stesso, chiuso nel dolore, immerso in un inverno che non sembra avere fine. Ma grazie anche all'inserimento di nuovi personaggi, il nostro eroe troverà la forza di risvegliarsi. Non tutto magari fila liscio con tutti questi salti temporali e linee di universo, ma ci importa davvero? Noi fan di Kyoma Hooin siamo rimasti incollati allo schermo solo per poter risentire la sua risata e veder svolazzare il suo camice!
Voto: 7,5/10
 

OVERLORD III


Serie da 13 episodi, tratta da light novel (in corso)
Finale: NO

Genere: Fantasy
 
Terza stagione di "Overlord". Ainz Ooal Gown forte dei successi ottenuti si trova a dover fare i conti con la gestione del suo impero sempre più vasto e con le tensioni delle nazioni vicine, preoccupate dalla sua espansione.
 
Zelgadis: Overlord arriva alla terza serie e lo fa con un crescendo anche di popolarità. Il world building fatto dagli autori è convincente anche se la sensazione è che molte parti della novel siano trascurate. Finalmente la serie chiarisce a tutti come Ainz si comporti solo in base al proprio tornaconto e lo spettatore scopre un protagonista ora fin troppo potente per poter solidarezzare con lui fino in fondo. A contraltare però di una sceneggiatura convincente c'è una realizzazione tecnica non all'altezza della fama di una Madhouse ormai in decadenza. Se si riesce a passare sopra a questo comunque si può godere di una bella storia con tantissimi personaggi sfaccettati in modo superbo.
Voto: 8/10
 
ABI_666: Overlord è una serie che mi ha sconvolto più volte. In breve, ritengo che i maggiori punti positivi siano un buon background, grazie ai numerosi regni ognuno ricco di personaggi interessanti che creano moltissime sottotrame, e poi che - al contrario di praticamente tutte le altre opere "isekai" - finalmente abbiamo un protagonista che si comporta davvero come una persona "normale" catapultata in un altro mondo, fatto che tra l'altro è spunto di numerose scene comiche verament divertenti. Eppure... eppure sarò io bacchettone o chissà cos'altro, ma proprio non riesco a "tifare" per dei personaggi che in fin dei conti non sono altri che i "cattivi" della storia! Ed è una cosa che mi dà veramente fastidio! Per farvi un esempio senza spoilerare, voi sareste riusciti ad apprezzare in egual modo Full Metal Alchemist se la storia fosse stata narrata dal punto di vista dei sette Homunculus identificati come protagonisti al posto dei fratelli Elric? Io ancora adesso sono "sconvolto" da alcune azioni che sono state compiute, e non nego che dopo l'ottavo episodio di questa terza stagione io abbia avuto la tentazione di mollare tutto! Eppure una sceneggiatura così avvincente mi ha spinto ad andare avanti e attendo con trepidazione una quarta serie. Unico neo, un comparto tecnico decisamente non all'altezza delle due stagioni precedenti.
Voto: 8/10
 
Slanzard: Terza stagione che prosegue con coerenza rispetto a quanto narrato nelle prime due, portando finalmente ad un cambio dell'equilibrio del mondo con l'ingresso in pompa magna del supremo Re Stregone Ainz Ooal Gown. La serie ci aveva già ben mostrato il divario assoluto di potenza tra i membri di Nazarich e il resto degli umani, ma mai come in questa stagione questo viene enfatizzato e portato ai massimi livelli, con un episodio emotivamente devastante in cui riusciamo a gustarci il terrore assoluto degli umani di fronte al supremo Re Stregone Ainz Ooal Gown. Ora però speriamo di vedere in azione la Teocrazia, l'anziana avventuriera e il drago, al momento gli unici che sembrano in grado di fornire una sfida alla pari nei confronti di Nazarich. Ma nel frattempo, ci inchiniamo tutti al cospetto del supremo Re Stregone Ainz Ooal Gown.
Voto: 7,5/10
 
Oberon: Stagione che mi è piaciuta particolarmente perché qua il nostro protagonista ha cominciato a fare sul serio, sfoggiando la sua potenza e, soprattutto, spietatezza. Alcuni episodi troppo imperniati su chiacchiere e nient’altro, e qualche elemento poco ispirato imho fanno calare il giudizio globale, ma sicuramente c’è la curiosità di vedere che succederà ora. 
Voto: 7,5/10
 
Thorgrim: Questa terza stagione di Overlord si rivela per molti versi essere una lama a doppio taglio. Dopo le prime due coinvolgenti serie, anche questa non lesina in quanto a compattezza della trama, risvolti inaspettati e colpi di scena ben ponderati, ma è il comparto tecnico a risentire della breve distanza fra questa terza parte e quella precedente. Se nei precedenti lavori di Madhouse vi era qualche sbavatura nelle animazioni abbastanza trascurabile, in questa vi è stato un vero e proprio abuso di CGI, ahimé, veramente mal realizzata, soprattutto nelle parti più concitate della trama. Un peccato, soprattutto alla luce dei lodevoli risvolti narrativi che la serie ha saputo offrire. Poteva essere meglio, ma non è nemmeno da buttare.
Voto: 7/10
 

FREE! DIVE TO THE FUTURE


Serie da 12 episodi, storia originale
Finale: SÌ (annunciato seguito)

Genere: Commedia, sport (nuoto)
 
In questa nuova serie di Free vedremo Haruka, Makoto e Rin nella loro fase universitaria. Haruka e Makoto frequentano infatti l'università a Tokyo ove incontrano di nuovo il loro vecchio amico Asahi. Nel frattempo Rin si trova in Australia ove fa un incontro inaspettato...
 
Arashi84: Questa terza serie di Free poteva andare decisamente meglio, si poteva evitare un (lungo) drammone a tutti i costi, si poteva dare più spazio a personaggi meritevoli, si potevano fare tante cose... nonostante tutto però ad un certo punto la stagione si riprende e mostra davvero il meglio di alcuni suoi personaggi, primo tra tutti un Haru che ci mostra concretamente che ciò che è successo nelle scorse serie ha davvero avuto un impatto su di lui, come persona e come sportivo. Lo ha sempre fatto e anche stavolta Free insiste fortemente sulla forza dei legami e quando si concetra su quelli del gruppetto da sempre protagonista, lo fa in maniera impeccabile. Sigle e grafica sempre al top! 
Voto: 8/10
 
zettaiLara: Sprazzi di vita universitaria, allenamenti in piscina e tanti volti vecchi e nuovi a intrecciarsi nella quotidianità degli ex allievi del Liceo Iwatobi. E', anzi, un mondo che si allarga a raggiera: dalla Tokyo di Haru e Makoto all'Australia di Rin, dai nuovi ingressi alla Iwatobi e Samezuka ai 'nuovi senpai' Rei e Nagisa e ai ragazzi di altre scuole, come Asahi e Ikuya, e altri Paesi. Record mondiali, severi allenatori a spronare verso nuovi obiettivi da raggiungere, la ricerca del sogno della vita, i legami che né il tempo né vecchi rancori cancelleranno. C'è tanto, in questa terza serie. Molto più di quanto non salti all'occhio immediatamente.
Voto: 8/10
 
ladynera: Grazie a questa terza serie ho imparato ad apprezzare tutti i personaggi delle precedenti; una volta messi da parte certi comportamenti, sono usciti i loro lati migliori.
L'aspetto agonistico, quando riesce ad emergere, tira fuori una delle parti che più gradisco mostrando non solo della sana competitività ma anche la gioia e le paure nell'affrontare questo magnifico sport. Peccato però che non riescano a fare un Free senza inserire il drammone, e stavolta sapeva ancor più di minestra riscaldata. Per non parlare di un certa new entry che avrei preso volentieri a sprangate sui denti. Grafica sempre spettacolare, buone OST e... Makoto, preziosissimo coach ♥.
Voto: 7/10
 
*Alexiel*: Dopo anni, torna Free con volti vecchi e nuovi. La stagione arranca tantissimo a decollare e ormai siamo d'accordo che il dramam di ikuya, palesemente ricopiato dalla prima stagione, è stato uno ei maggiori difetti e cause di questa lentezza. Con la seconda parte si riprende alla grande e sinceramente avrei preferito non vedere personaggi quasi inutili ( tipo asahi ) e concentarmi sullo svedese, per dirne uno. Sperando che il progetto del 2020 abbia una trama decente e coerente perchè sono state stravolte troppe cose. Ma che volete: è Free! e lo si ama sempre nonostante tutto. 
Voto: 7/10
 
Hachi194: Tanti volti nuovi vanno ad affiancare i personaggi storici di questa serie e seppur con qualche drammone di troppo iniziale, la serie diventa molto avvincente nella sua seconda metà, con gare e sfide. Ottima la crescita dei protagonisti e ovviamente di alto livello la grafica. Il grave difetto? Dover aspettare le Olimpiadi del 2020 per vedere la nuova stagione! Una menzione a parte per la ending, coreografata in maniera eccelsa!
Voto: 6,5/10
 

ASOBI ASOBASE


Serie di 12 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Commedia, scolastico, gioco
 
Il surreale gag-anime racconta la storia di tre ragazze e della loro passione per i giochi tradizionali, da tavola e di carte.
 
Oberon: Almeno un titolo che mi diverta ogni stagione mi ci vuole, e questo ha intrattenuto a dovere il sottoscritto (assieme a Grand Blue). Il tutto è imperniato sulla deficienza di tre ragazze, ben coadiuvate da qualche altro comprimario che comparirà strada facendo. Se proprio gli devo trovare dei difetti che mi impediscono di ritenerlo davvero ottimo, citerei la mancanza di varietà, soprattutto delle ambientazioni (essenzialmente tutto si svolge in un paio di aule scolastiche), un cast abbastanza risicato, e un tipo di comicità demenziale che non sempre fa centro. Ma nel complesso si tratta di un prodotto validissimo, che mi ha fatto ridere di gusto in più di un'occasione (non dimenticherà mai la sfida al lancio della scarpa!).
Voto: 8-/10
 
Alex Ziro: Irriverente e demenziale, l'anime più divertente del 2018 è senza ombra di dubbio Asobi Asobase. Non mi sono mai definito un immenso amante dell'umorismo demenziale giapponese, nemmeno un detrattore per quel che conta, ma a questo giro posso solo dirmi immensamente soddisfatto. Certo, essenzialmente non c'è molto da commentare sulla storia di per sé ma posso dire senza alcun problema che vorrei vederne di più e sempre di più. Opening ed Ending fantastiche, la prima che ti prende in giro facendoti credere che viste le tre protagoniste sarà un anime di un certo tipo (canzone comunque davvero bella) e la ending mostra la vera natura dell'anime... per me probabilmente ending dell'anno (al massimo con koko kara delle pinguine), finalmente un po' di metal! Grande sorpresa della stagione estiva.
Voto: 7,5/10
 
ladynera: Serie demenziale dotata di uno spigliato umorismo nonsense supportato da bravissime seiyuu e da un delizioso character design in grado di mutare all'occorrenza portando l'assurdo anche a livello visivo grazie alle buffissime espressioni assunte dai personaggi. Questi, che ho apprezzato tantissimo, fanno da colonna portante a quella che è, in effetti, una (non) trama costituita in maggioranza dalle "attività" del club.
Più della prima metà della serie mi ha divertita tantissimo (abbastanza da farmela consigliare a chiunque), per poi calare forse per via della ripetitività, di gag meno riuscite o piuttosto non all'altezza delle precedenti. Mi ha comunque intrattenuta sempre piacevolmente e, ne facessero una seconda stagione, la guarderei più che volentieri.
Voto: 7,5/10
 
ABI_666: La trollata dell'anno! Una serie che dai trailer e persino dalla sigla iniziale ti fa aspettare un tipo di trama che proprio non c'entra nulla con ciò che invece ti ritrovi davanti! Asobi Asobase è una serie comica e assolutamente demenziale, con tre protagoniste tanto sceme quanto tutte diverse tra loro. E cosa dire del maggiordomo (?) "laser beam" Maeda? Un personaggio assurdo, perfetto per aumentare l'ilarità di alcune scene, così come tutti gli altri comprimari: la prof in cerca di marito, il club di stregoneria, la presidentessa creepy, il trap... e come scordare le acerrime nemiche del club di scacchi! Tra un gioco e l'altro, i 12 episodi di questa serie passano molto in fretta e non fanno rimpiangere l'assenza totale di una trama lineare. Divertente anche la sigla troll-metal finale. Consigliatissimo agli amanti degli anime demenziali, anche se non voglio dare più di 7,5 soprattutto per via di alcuni sketch non proprio riuscitissimi.
Voto: 7,5/10
 

MY HERO ACADEMIA TERZA STAGIONE


Serie da 25 episodi, tratto da manga (in corso)
Finale: NO (annunciata quarta stagione)

Genere: Combattimento, azione, fantasy
 
Il mondo degli eroi sta iniziando a cambiare, e le azioni di Stein stanno spingendo i villain a unificarsi e ritrovare coraggio. Gli studenti della Yūei iniziano quindi a vivere insieme nel dormitorio della scuola, sotto l'attento controllo degli insegnanti ed altri eroi professionisti. L'addestramento deve comunque proseguire, e Deku e compagni iniziano un allenamento per potenziare le proprie unicità. Qualcuno sembra tuttavia interessato a loro...
 
Alex Ziro: Poco da dire, con la prima stagione abbiamo visto un anime che timidamente cercava di farsi strada senza farci comprendere ancora in che modo avrebbe potuto sfruttare le sue potenzialità, con la seconda abbiamo potuto ammirare i suoi tantissimi punti di forza (la coralità prima di tutto, dove ogni personaggio merita di essere amato... anche se tutti odiano 1, ma evitiamo di parlarne) e con la terza ho visto invece la maturità di una serie che già si era mostrata capace di fare "discorsi da grande" con Stein come antagonista, ma adesso ci fa capire quanto voglia essere presa sul serio. La prima parte di questa terza stagione ci ha donato una storia stupenda, dei veri antagonisti e la fine di All Might, in uno degli episodi assolutamente più iconici del 2018 (se non il più), dandoci quelle emozioni che solo un'opera di altissimo livello riesce a dare. La seconda parte più calma ma non meno interessante, abbiamo avuto modo di conoscere ancora più personaggi interessanti fino ad arrivare a Mirio che chissà quanto ci sorprenderà da qui in futuro! My Hero Academia ormai fa parte dei grandi, questa terza stagione lo ha dimostrato.
Voto: 9,5/10
 
Rukia K.: Continuo a pensare che My hero academia rappresenti solamente il classico shounen con molti elementi visti e rivisti, eppure riesce sempre a intrattenermi e in questa terza stagione è riuscito a stupirmi ancora più del solito. Le sfide a cui andavano incontro i nostri protagonisti sono sempre state abbastanza interessanti, ma questa volta i combattimenti sono stati veramente coinvolgenti. Oltre ad averci regalato delle ottime animazioni, questa serie e riuscita a trasmettere molto bene i sentimenti provati dai protagonisti, specialmente verso la fine della prima parte dove ritengo che la serie abbia dato il meglio di sé con una sfida davvero entusiasmante. In questo arco è stata data anche la possibilità ad alcuni personaggi di riflettere sul proprio comportamento per imparare dai propri errori, il che non può che farmi piacere visto il l'atteggiamento che hanno sempre tenuto di alcuni di loro.
Voto: 8/10
 
-Soel-: Divertente ed esaltante come sempre, con questa terza stagione My Hero Academia raggiunge un punto di svolta. Fino ad ora la storia si è concentrata soprattutto sulle esperienze scolastiche di Deku e dei suoi compagni di classe, in mezzo a cui i villain erano per lo più una minaccia distante che si affacciava occasionalmente sulle loro vite. Ma adesso l'Unione dei Villain è diventata abbastanza grande da rendere inevitabile uno scontro diretto. Uno scontro a cui gli Hero sono costretti a reagire, con una battaglia che attraverso le sue conseguenze porta a compimento tutto ciò che abbiamo visto fino a questo punto.
La caratterizzazione dei personaggi principali si dimostra davvero di buon livello, rivelando sfaccettature che li rendono molto più di ciò che sembrano. Gli episodi sono coinvolgenti e pieni di emozioni, capaci di dare vita ad uno dei momenti più intensi dell'animazione di questo ultimo anno. Forse la scelta di raggiungere l'apice degli eventi a metà stagione potrebbe disorientare, ma anche questo è il segno di una storia ben curata, in cui le cose succedono quando è giusto che accadano, senza forzature.
Voto: 8/10
 
ABI_666: Per quanto io da tempo non sia più un amante dei battle shonen, avevo piuttosto apprezzato l'inizio di My Hero Academia, complice la mia vecchia passione per i supereroi, eppure col passare degli episodi la serie, in quanto battle shonen classico, soffre di tutti i cliché, i buonismi e i piagnistei visti e rivisti in mille altri battle shonen fotocopia. Diciamo pure che avrei preferito di gram lunga ritrovarmi davanti alla storia di eroi già "ufficiali", tipo Tiger & Bunny o i supereroi americani, invece che alle solite paturnie adolescenziali. Avevo infatti preferito di molto la parte di Stein nella seconda stagione. A parte ciò, My Hero Academia rimane una buonissima opera nel proprio genere d'appartenenza, che vede il suo più grande punto di forza nella coralità dei numerosi personaggi.
Voto: 6,5/10
 

SIRIUS THE JAEGER


Serie da 12 episodi, storia originale
Finale: SÌ

Genere: Avventura, azione, soprannaturale
 
Tokyo, anno 1930. Nella capitale imperiale giunge un insolito gruppo munito di strumenti musicali: sono gli Jaegers, i cacciatori di vampiri. Tra loro c'è anche Yuliy, un licantropo il cui villaggio è stato distrutto anni prima da un assalto dei vampiri. I Jaegers sono stati chiamati per dare man forte alla polizia, che non è in grado di arginare la scia di morte lasciata dai famosi succhiasangue. Tra i vampiri e i cacciatori inizia così una feroce battaglia per il possesso di un misterioso artefatto sacro noto come "L'arco di Sirius"...
 
ReiRan->--@: Inizialmente ho provato questo anime solo per le animazioni di PA. Works (come al solito molto belle), perché - diciamocelo - questi vampiri e lupi mannari ci hanno un po’ stufato! Ma poi mi sono dovuta ricredere e sono stata coinvolta dalla storia del lupetto Yuliy e dalla sua sete di vendetta. Mentre lo seguiamo intento a sterminare vampiri con il suo gruppo di caccia-succhiasangue, ci rendiamo conto che in ballo c’è molto, ma molto di più: tanta azione tra intrighi nazionali, che diventano intrighi internazionali. In un turbinio di guerre tra razze, tra sete di egemonia, onnipotenza, ed istinti di autoconservazione, spicca l’elemento dell’amore fraterno. L’anime è buono si fa seguire con agio, presenta un finale strategico: potrebbe ben fermarsi qui, ma furbamente lascia le potenzialità per un seguito, che si innesterebbe proprio sul come si sono concluse le vicende, ci possimo attendere una II serie da Netflix?.
Voto: 7,5/10
 
Rukia K.: Ho iniziato questa serie quando mancavano ormai pochi episodi al termine perchè la trama non mi aveva incuriosita molto, ma alla fine si è rivelata una bella sorpresa. Con il proseguire degli episodi infatti, la storia si è fatta sempre più interessante raccontando molti retroscena dei personaggi principali e facendo sempre nascere una grande voglia di vedere l'episodio successivo. Nonostante i primi episodi mi abbiano dato un'ottima impressione, devo ammettere però che l'ultimo episodio è stato abbastanza deludente dato che sono state lasciate molte cose in sospeso, ma per ora non sembra ci sia l'intenzione di far uscire una seconda stagione.
Voto: 7,5/10
 
Oberon: Serie che aveva un ottimo potenziale secondo me, nonostante il tema ritrito degli umani vs vampiri. L’ambientazione era molto buona; personaggi apprezzabilissimi, comparto tecnico all’altezza della situazione, buone scene action ma… a tirare il tutto verso il basso una narrazione che veicola poche idee in maniera ben confusa, e soprattutto un tema portante banale e poco ispirato, visto che i vampiri alla ricerca di questa fantomatica “arca perduta” purtroppo non appassionano affatto. Arrivo a fine visione con la consapevolezza che quest’anime me lo sarò scordato tra un paio di mesi.
Voto: 7+/10
 

HANEBADO


Serie da 13 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Scolastico, psicologico, sport (badminton)
 
Nagisa Aragaki, II anno, membro più forte della squadra di badminton, è in crisi, dopo una sonora sconfitta non riesce più a trovare il suo equilibrio interiore e sfoga rabbia e frustrazione in durissimi allenamenti. Pretende il massimo da se e da tutti, maltratta i membri del club, così alcuni, non sopportando più il suo atteggiamento rude le sue alte aspettative, stanno lasciando il club. Intanto nella scuola si è iscritta la primina Ayano Hanesaki, un vero e proprio genio del badminton, anche lei è in rotta col suo amato sport per motivi molto personali; ma la sua amica d’infanzia Elena Fujisawa, cercherà di fare di tutto per farla iscrivere al club scolastico. A pacificare gli animi ed allenare i corpi d’ora in poi ci dovrà pensare Kentarō Tachibana, il nuovo allenatore, l’ex campione avrà una bella gatta da pelare…
 
Oberon: Un anime che di primo acchito ti viene da snobbare per lo sport trattato (il badminton? E che sarebbe, il cugino sfigato del tennis?), che poi ti appassiona proprio per la componente sportiva e i trascorsi dei personaggi. Poi ti viene da odiarlo proprio per le psicologie dei personaggi (per la precisione il rapporto tra madre decerebrata e figlia psicopatica); e infine torni ad appassionartici per gli incontri serratissimi. Alla fine di tutta la visione, non mi viene da considerarlo sicuramente un anime perfetto, ma mentirei se non ammettessi come, nonostante gli alti e bassi, mi abbia appassionato. 
Voto: 7,5/10
 
ABI_666: Uno spokon potenzialmente superlativo che è riuscito a farmi appassionare al Badminton, sport da troppi considerato la versione "sfigata" del tennis. Animazioni ottime e in generale un comparto tecnico di alto livello però vengono rovinati da un inverosimilissimo rapporto madre/figlia che fa di tutto per fartele odiare entrambe, e purtroppo ci riesce alla grande! E benché non sia facile creare di proposito uno spokon in cui speri sempre che la protagonista perda in modo umiliante, il risultato purtroppo non è molto piacevole. Eppure se ci si tappa il naso e si soprassiede a questa brutta componente della serie, ritengo Hanebado un grandissimo spokon con un bellissimo finale di stagione, e spero davvero di poterne vedere il seguito.
Voto: 7,5/10
 
Swordman: È decisamente prolifica la vena che da ogni possibile sport fa attingere da anime e manga per realizzarne delle nuove storie. Con Hanebad! siamo al turno dei Badminton che dalle nostre parti è una di quelle discipline di cui si sente un po' parlare giusto in occasione delle olimpiadi con delle dirette a orari assurdi. Lasciando un po' da parte il "tutorial" della disciplina, Hanebad! ci porta subito all'interno di questo club delle superiori dedicato e in particolare alla storia di due campionesse che non si sono mai realizzate tali per varie ragioni: Nagisa e Ayano(n). Personaggi validi: molto solida e positiva la prima, fetente e "anti-Holly al massimo" la seconda per una storia perfettibile ma comunque appassionante che si snoda in varie partite molto ben rese. Non farà venir voglia di giocare come uno Slam Dunk ma è comunque una visione appagante. Un tocco yuri aggiuntivo non avrebbe guastato,
Voto: 7+/10
 
Alex Ziro: Non è facilissimo parlare di Hanebado! del resto è un anime che sicuramente mi ha deluso. Le potenzialità c'erano tutte (e anche qualcosa di più), tecnicamente parliamo di un'opera sorprendente e decisamente al di sopra della media, è stato fatto un lavoro di grande spessore, ma per il resto? Beh lo sappiamo, il drammone assurdo (più che esagerato) della madre e l'antipatia (voluta da parte della mangaka) di Hane hanno reso a più riprese questa serie più pesante di quanto sarebbe dovuta essere. Nagisa rimane lo spirito vero di quello che avremmo voluto vedere in ogni episodio: sport, agonismo e crescita. Peccato sia stata messa soventemente in secondo piano. Comunque non posso cancellare le belle partite ed un finale comunque positivo sotto tantissimi aspetti. Esaurito, come pare, il drammone magari la prossima saga sarà infinitamente migliore? Farebbe piacere una seconda stagione per saperlo.
Voto: 7/10
 
Franky-san: Hanebado è una serie del tipo “Lo studente è bravo ma poteva fare molto di più”. A livello tecnico eccezionale e la crescita caratteriale della co-protagonista Nagisa è perfetta, tanto che si finisce un po’ tutti a tifare per lei. D’altra parte un po’ troppi drammoni esagerati con il rapporto di Ayano con sua madre irrealistico e pure un po’ pesante; sono passato da suo simpatizzante all’inizio a finire quasi di odiarla. Molto positive le sequenze sportive con incontri ben animati e mai banali soprattutto negli ultimi episodi (i migliori).
Consiglio l’opera agli appassionati, come me, di sport in generale come me ma sappiate che non è esente da difetti.
Voto: 7-/10
 
Slanzard: Una serie non facile da giudicare per la sua grande discontinuità qualitativa. Dopo un buon inizio che ha mostrato un buon comparto tecnico e partite appassionanti e coinvolgenti, l'anime è come se si dividesse in due titoli diversi. Da un alto c'è la crescita di Nagisa, gli allenamenti tra compagni di club, l'agonismo sportivo, il rapporto di amicizia / rivalità dei vari giocatori, il tutto gestito davvero bene, in modo credibile, appassionante e convincente. Fosse stato tutto così, avremmo avuto uno dei migliori sportivi delle ultime stagioni. Purtroppo però c'è anche tutta la vicenda legata ad Ayano, al suo rapporto con la madre e col badminton; se inizialmente abbastanza interessante da incuriosire lo spettatore, ben presto si assiste ad un vero e proprio abominio di caratterizzazione psicologica. Ayano, sua madre e il loro rapporto sono raccontati in modo insulso, al limite del ridicolo, passando dal noioso all'offensivo per l'intelligenza dello spettatore. Il tutto chiuso nel finale, ottimo per la parte di Nagisa, abominevole per quella di Ayano. Una serie comunque consigliata per tutte le parti non incentrate su Ayano.
Voto: 6,5/10
 

Vi sono alcune serie che pur essendo state consigliate da alcuni redattori non hanno riscosso un apprezzamento sufficiente all'interno della redazione da venire incluse nella lista di consigli sopraesposta. Abbiamo quindi deciso per un breve elenco di seguito.

- Angolmois: Record of Mongol Invasion (serie da 12 episodi, tratta da manga, azione, guerra, storico)
Consigliato da: ReiRan->--@, ABI_666

Cells at Work (serie da 13 episodi, tratta da manga, azione)
Consigliato da: Hachiko94, Franky
Full Metal Panic! Invisible Victory (serie da 12 episodi, tratta da light novel, azione, mecha, fantascienza)
Consigliato da: Slanzard
Grand Blue (serie da 12 episodi, tratta da manga, commedia, demenziale, sport)
Consigliato da: Thorgrim, Oberon

- Gundam Origini (serie da 6 episodi, tratta da manga, mecha, guerra, fantascienza)
Consigliato da: metaldevilgear
Harukana Receive (serie da 12 episodi, tratta da manga, sport)
Consigliato da: Zelgadis
Kakuriyo no Yadomeshi (serie da 26 episodi, tratta da light novel, cucina, sentimentale, soprannaturale)
Consigliato da: ReiRan->--@

- Lupin III Part V (serie da 24 episodi, storia originale, azione, poliziesco)
Consigliato da: GianniGreed, metaldevilgear
My Sweet Tyrant (serie da 25 episodi, tratta da manga, commedia, sentimentale)
Consigliato da: Oberon

- Planet With (serie da 12 episodi, storia originale, mecha, fantascienza)
Consigliato da: GianniGreed
Shinya! Tensai Bakabon (serie da 12 episodi, tratta da manga, commedia, demenziale)
Consigliato da: metaldevilgear, 
Haizhong_Musume
Shoujo☆Kageki Revue Starlight (serie da 12 episodi, storia originale, musica)
Consigliato da: GianniGreed

- We Rent Tsukumogami (serie da 12 episodi, tratta da romanzo, soprannaturale, sentimentale, storico, giallo)
Consigliato da: ReiRan->--@, zettaiLara

Vi sono inoltre alcune serie conclusesi in questi mesi che purtroppo non siamo riusciti a visionare. La loro assenza tra i consigli non è quindi imputabile a questioni qualitative, ed è possibile che tra esse si nasconda qualche titolo meritevole di visione.
Trovato l'elenco di queste serie nel documento riepilogativo, segnate in azzurro.

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