Rieccoci qua con un nuovo episodio di HentaiClick, la rubrica che vi accompagna all'interno dell'entusiasmante e perverso mondo degli hentai. Finalmente, bisogna aggiungere. È vero, negli ultimi mesi la nostra serie di articoli preferita qui sul sito si è presa una pausa, ci scusiamo per aver creato disagi ai nostri adoratissimi fan. Ma grazie al caldo rovente di luglio, i nostri bollenti spiriti si sono nuovamente riaccesi e siamo pronti per ritornare in azione! Ad ogni modo, da poco si è chiusa la stagione anime primaverile, la quale ci ha di sicuro regalato un paio di titoli interessanti. Fra questi, non possiamo non citare il tanto popolare e discusso Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro. La commedia ecchi tratta dal manga di Nanashi (774) è diventata famosa soprattutto grazie all’umorismo sprezzante della seccante protagonista Nagatoro, l’ormai famosa ragazzina del liceo che con i suoi frivoli scherzetti ha tormentato per ben dodici episodi il suo povero senpai. Tutta questa fama ricevuta dall’opera non è però frutto del caso, perché il riconoscibile stile delle vignette di Nagatoro si è formato negli anni durante l’evolversi della carriera di Nanashi, la quale nasce in mezzo agli affollati banconi del Comiket. Perché sì, il mangaka di Nagatoro si è fatto conoscere grazie alle doujinshi… quelle sporcaccione, ovviamente.

Oggi faremo dunque un salto nell’oscuro passato di Nanashi e vedremo quali hentai ha realizzato prima della serializzazione ufficiale di Nagatoro. Preparatevi a dovere, perché ne vedremo di tutti i colori: dalle doujinshi più "wholesome" (permetteteci l’inglesismo) fino a quelle più raccapriccianti, per scoprire qual è stato il percorso che ha portato all’avvento della venerabile Hayase Nagatoro. Scoprirete che l’eclettica carriera di Nanashi ha tanto da raccontare.
 
HentaiClick #13: il passato oscuro del mangaka di Nagatoro
Quello è semplice sapone per le mani. Non c'è nulla da temere.

Se siete facilmente impressionabili, saltate questa parte. Se avete invece lo stomaco forte, dovete anche voi considerare di saltare questa parte. Le prime di doujinshi di Nanashi sono davvero selvagge, e lo diciamo in senso letterale. Sono molto disturbanti sotto tanti aspetti e al limite del sopportabile anche per chi di hentai ne ha visti e letti molti. La serie di doujinshi più degna di nota in mezzo alle cosiddette improponibili del repertorio di Nanashi è Hadakahime Honoka. La protagonista è una loli minuta che combatte contro un'organizzazione segreta che fa esperimenti su animali e esseri umani. La sua missione finisce purtroppo in disgrazia e lei cade nelle mani del nemico, che la sfrutterà per i suoi discutibilissimi esperimenti. Avete presente la prima puntata di Black Mirror? Ecco, più o meno le cose vanno a finire così, con la povera Honoka costretta a farsi sopraffare da un grosso suino imbestialito. Il suo destino di certo non migliora nella seconda parte, dove la ragazzina viene buttata in mezzo a un branco di scimpanzé eccitati rinchiusi in uno zoo. La parte peggiore è che ci sono pure i turisti a guardare tutta la scena e non appaiano affatto contrariati. Questa storia ha sia un finale canonico che uno alternativo: se avete a cuore la vostra salute mentale oppure non volete scappare in bagno a vomitare, non leggete quest'ultimo. Vi risparmiamo le altre doujinshi estreme del mangaka, poiché altrimenti questa è la volta buona che ci chiudono HentaiClick per sempre.
 
Hadakahime Honoka
Reject humanity. Return to monke.

Per fortuna, Nanashi non è solo un irrecuperabile pervertito con quale rotella fuori posto. Il mangaka sa anche essere un dolce pervertito, alle volte. Le due doujinshi di Attaka Uzumaki, con protagonisti la coppia ufficiale Naruto X Hinata, mettono in mostra tutto il suo lato più tenero. La storia racconta la luna di miele dei due sposini e lo fa in pieno stile vanilla. In questi due piccoli volumi ci sono solo bacini, coccole, posizione del missionario, sesso alle 9 di sera e luci accese… e poi bisogna dire che la Hinata disegnata da Nanashi è top tier. Fra le altre serie famose parodiate dal mangaka ci sono anche Madoka Magica e Fate/Kaleid Liner Prisma Illya. Se siete fan dei rispettivi franchise, potete dare un'occhiata anche a questi lavori, però non aspettatevi di leggere storie con la stessa dose di zucchero presente in quelle su Naruto.
 
Attaka Uzumaki
Questa doujinshi è stata approvata dalla CEI.

Nanashi ha disegnato quintali di manga erotici, ma il più significativo rimane Yupiel-sama no Geboku per mille ragioni, una fra queste il fatto che è l’hentai il quale più somiglia con Nagatoro. La star indiscussa di questo one-shot diviso in due parti è la magnifica Yupiel, una vampira loli con più di duecento anni (sì agenti, come vedete è tutto nella norma) dai capelli biondi, il petto piatto e una voglia matta di sangue e altri fluidi corporei. La sua preda è un salaryman ancora verginello, il quale, dopo essersi fatto stregare dal carisma della creatura della notte, diviene il suo fedelissimo servo. Come manga breve è davvero interessante, non mancano infatti né l’azione e né il pathos. Le scene erotiche riescono a essere dannatamente invitanti per quanto bene sono realizzate e per come vengono sviluppate fra le varie vignette. Yupiel è una dominatrice dal sorrisetto maligno a cui piace prendersi gioco del suo sottoposto, trattandolo come un “cagnolino” e facendogli passare momenti d’imbarazzo. Proprio come accade in Nagatoro, tra l’altro. In Yupiel-sama no Geboku ritroviamo infatti molto di quel Nanashi che stiamo vedendo nel suo attuale manga di successo, si sente eccome che le due opere sono nate dalla matita dello stesso disegnatore. È un hentai consigliatissimo a tutti i fan di Nagatoro e non solo, visto che è anche molto piacevole da sfogliare e non annoia per niente. Sulla stessa falsa riga, abbiamo anche Suzuka-sama no Geboku, una doujinshi meno recente e di conseguenza meno rifinita, ma che comunque è ottima per gli amanti delle loli rompiscatole che prendono l’iniziativa.
 
Yupiel-sama no Geboku
Qui tutto in regola. Lei è maggiorenne, ha la patente, paga le tasse, ecc...

Come potete vedere, Nanashi ne ha fatta davvero tanta di strada prima di arrivare a concepire il suo capolavoro che è Nagatoro… anche se in realtà così non è. Siamo difatti giunti al plot twist di questa puntata di HentaiClick: tutte gli hentai di cui vi abbiamo parlato sono venuti dopo Nagataro. La verità è che Nanashi aveva già ideato Nagatoro nel lontano 2011, solo che all’epoca pubblicava soltanto delle strisce sul profilo pixiv. Incredibile come il design dei personaggi sia rimasto quasi immutato nei dieci anni successivi. È sempre bello quando un mangaka riesce a portare fino in fondo una delle sue primissime idee e poi riuscire ad avere successo grazie all’aver creduto in esse. Nanashi ha sempre creduto in Nagatoro, questo è vero. Ma è grazie alle sue doujinshi se è diventato il mangaka lolicon che conosciamo oggi. Morale della favola: "hentai docet".

E voi cosa ne pensate di Please Don’t Bully Me, Miss Nagatoro? Vi è piaciuto l’anime? Vi ha fatto venire voglia di recuperare tutti gli hentai fatti dal mangaka? Fateci sapere tutto quanto sapere qui sotto nei commenti! Per oggi HentaiClick si ferma qui. Tanti saluti e soprattutto... buonasega!