Durante la scorsa stagione primaverile, sono andate in onda numerose storie d’amore decisamente fuori dal comune: abbiamo visto una liceale che vive con un impiegato, un ragazzo innamorato della ragazza che lo bullizza e amiche d’infanzia che si fanno guerra a vicenda per conquistare la loro anima gemella. Tuttavia, c’è una serie in particolare che è passata inosservata, vuoi per l’atmosfera inusuale o per il fatto che i due protagonisti non siano esattamente i più simpatici di sempre. Eppure, Koi to Yobu ni wa Kimochi Warui (lett. “È troppo disgustoso per essere chiamato amore”) si è rivelata una visione molto piacevole. Scopriamo insieme il perché.
 
Koikimo
 
“Mi fai schifo.”

Koikimo nasce come manga josei e segue le vicende romantiche di Ryo Amakusa, un impiegato statale di 27 anni tanto bello quanto dongiovanni, e di Ichika Arima, una ragazza di 17 anni, solare e appassionata di anime, che trascorre le giornate uscendo con le sue amiche. I due protagonisti, che si sono conosciuti in seguito ad uno scampato incidente in stazione, si incontrano nuovamente grazie alla sorella di lui, che si rivela essere una grande amica di lei. Ryo, profondamente riconoscente nei confronti di Ichika per averlo salvato ma abituato da sempre a trattare le donne come oggetti, rivolge delle avances decisamente poco carine nei confronti della ragazza, che gli risponde prontamente in malo modo con un semplice ma quanto efficace “Mi fai schifo”. Ed è qui che ha inizio la loro più che travagliata storia d’amore.
 
Koikimo
 
“Voglio renderti felice!”

L’indole masochista di Ryo lo porta a sviluppare un’ossessione nei confronti della ragazza, che diventa dunque vittima dei suoi atteggiamenti al limite dello stalking. La ragazza, che non gradisce affatto tutte queste sue attenzioni, si rivolge dunque nei confronti del fratello della sua amica senza alcun filtro, riempendolo di insulti, disprezzando i suoi regali e ricordandogli ogni singolo momento della sua esistenza quanto gli faccia ribrezzo come persona, senza però tener conto del fatto che facendo così non farà altro che conquistarlo sempre di più.
 
Koikimo

Inutile dire che nel corso della storia il rapporto fra i due si evolverà progressivamente, giungendo al punto in cui anche lei inizierà, poco alla volta, ad innamorarsi di lui. Ichika infatti, capirà che dietro quelle attenzioni esagerate si nasconde un sentimento sincero, che va oltre la differenza d’età e tutti i problemi che ne possono derivare.
 
Koikimo

Koikimo mostra i punti di vista di entrambe le parti, che si trovano dunque costrette ad affrontare una serie di difficoltà, come il confronto diretto con i rispettivi coetanei e l’opinione pubblica che non accetta una relazione come la loro. Sebbene sotto questo punto di vista la serie abbia svolto un ottimo lavoro, ritraendo al meglio le emozioni dei personaggi, i toni estremamente comici dei primi episodi tendono a minimizzare eccessivamente i comportamenti dell’uomo, che di fatto sarebbero perseguibili dalla legge. Tuttavia, se si è disposti a chiudere un occhio su questa mancanza iniziale, vi troverete davanti ad una storia d’amore completa, dalle tinte agrodolci ed in grado di rappresentare al meglio il travaglio emotivo di ciascun personaggio.
 
Koikimo

Il comparto grafico dell’anime non è eccelso, ma la splendida colonna sonora si adatta ad ogni singola situazione proposta nei 12 episodi della serie. Ottimo invece il lavoro svolto a livello vocale: le voci dei seiyuu si sposano alla perfezione con i personaggi che ciascuno di loro interpreta, in particolar modo quella di Kana Hanazawa, in grado di far emozionare chiunque indipendentemente dal fatto che ci si possa immedesimare nel contesto rappresentato. Entrambe le sigle sono molto carine, piacevoli da ascoltare ed affascinanti a livello di illustrazioni (ending in primis, dove vengono mostrate alcune illustrazioni realizzate da Mogusu, l’autrice del manga).
 
Koikimo
 
Per concludere, Koikimo non è certo un anime indimenticabile e nemmeno il migliore della scorsa stagione, ma diverte, intrattiene e, in alcuni momenti, fa anche emozionare. Ryo e Ichika potranno non essere simpatici a tutti, ma funzionano bene all’interno della serie, che propone una storia romantica fuori dal comune, pur senza abbandonare gli stereotipi del genere.  Buona la colonna sonora e bello il messaggio finale, sebbene per arrivarci sia necessario chiudere un occhio su certi comportamenti che di positivo hanno ben poco. La serie è consigliata a tutti i fan del genere romantico, ma se i primi episodi non vi prendono siete invitati a lasciarla perdere.
 
Koikimo