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Ed ecco ancora una volta Violet in azione nel film "Violet Evergarden the movie" che si pone l'obiettivo di concludere una storia già abbastanza completa. Tale film si discosta dalla serie originale sia per la caratterizzazione della protagonista sia perché punta molto sull'aspetto drammatico forzando parecchio diversi tratti della trama.

In linea di massima Violet torna ad essere la vera protagonista, a differenza di quanto si vedeva nel precedente film, ancora una volta aiutando clienti in serie difficoltà. Nonostante ciò viene lasciato poco spazio per le introspezioni proprie e degli altri personaggi risultando alle volte leggermente slegato ma comunque scorrevole. Inoltre si spinge parecchio sul fatto che con l'avvento della tecnologia, mestieri come quello di Violet sono destinati ad estinguersi, portando lo spettatore verso un mondo in cui "Violet Evergarden" non esisterà più.

Ciò che ho trovato contrastante però è stato il dover necessariamente dare un lieto fine a questa storia forzando diversi aspetti. È come se i creatori avessero deciso di puntare tutto sull'aspetto drammatico (già di base onnisciente) e sulle probabili lacrime dello spettatore per giustificare la presenza di personaggi la cui scomparsa era già diventata una sorta di abitudine, creando, oltretutto, situazioni di tira e molla che rendono lente diverse scene del film.

Una scelta interessante è stata invece quella di rendere la storia un racconto a cavallo tra passato e presente. Viene infatti presentato un nuovo personaggio che, appunto nel presente, scava nella storia di Violet scoprendone pian piano il mestiere e la vita. Nonostante ciò avrei preferito che questo aspetto fosse stato maggiormente sviluppato ed approfondito. Infatti è proprio grazie agli avvenimenti nel presente che si comprende quanto le lettere redatte da Violet riescano ad emozionare anche dopo anni dalla loro stesura e riescano ad accendere un interesse oramai perduto nei confronti dell'impiego che ha caratterizzato la protagonista.

Dal punto di vista tecnico ancora una volta "Kyoto Animation" non sbaglia: animazioni dettagliate (anche se in alcune scene non al livello delle opere precedenti) e musiche inserite alla perfezione giocando bene sul carico emotivo della scena.

In definitiva, questo film costituisce un gran passo indietro rispetto alla serie originale ma in ogni caso conclude la storia di Violet: alcuni avvenimenti sono forzati, altri riflettono l'innovazione ed il cambiamento repentino dei tempi moderni, altri ancora la velocità con cui scorrono il tempo e la vita. Eppure le lettere rimangono sempre lì, fisse nel tempo... Quelle emozioni messe su carta da Violet riescono ancora a farsi sentire e a restituire quella sensazione di lentezza ad una vita che invece è diventata troppo veloce e sfuggevole.

Voto: 8/10