Servamp
"Servamp" è un piccolo gioiello.
Inizia tutto con Mahiru, che declama d'aver quattordici anni, di odiare le cose difficili, apprezzando quelle semplici... motivo per cui decide di portarsi a casa un gatto randagio nero, di dargli un nome, scoprendo poi d'aver stretto un legame con un servamp, uno dei sette vampiri che hanno il potere di legarsi a una eve in un reciproco scambio di poteri.
Da lì la vita di Mahiru diventa frenetica, perché vecchie questioni legate ai vampiri, all'associazione anti-vampiro, la C3 (poco valorizzata, a mio parere), e ad un antagonista istrionico, originale e fortemente motivato a distruggere il mondo sotto la sua isteria, Tsubaki, lo chiamano in causa; ancora di più perché Kuro è la chiave di volta della situazione, ma non intende svelargli mai nulla, pigro come pare - non per nulla è il servamp della pigrizia.
Nella sua lotta contro Tsubaki, Mahiru incontra altre eve e altri servamp, e, mentre alcuni lo ostacoleranno per loro motivi, altri saranno più sibillini, mentre potrà contare sull'appoggio di due alleati coi loro servamp.
In un numero esiguo di episodi entrano in gioco vari protagonisti: da menzionare sono Licht e il servamp dell'egoismo, il cui rapporto ha un bell'episodio per svilupparsi e approfondirsi. I significati che riescono a darsi sono molti e Licht col pianoforte sa dire quello di cui Hyde, il suo servamp, ha bisogno. Gli antagonisti sono cinque, ma alcuni, nell'ottica generale, non vengono ben delineati, ma non è un male, alla fine.
Malgrado ciò la storia fila che è un piacere, rivelando storie, significati e motivazioni profonde, allacciandosi a un passato di sangue per superarlo.
E Mahiru sarà lì accanto a Kuro dicendo: "Qualcuno... qualcuno... tutti cercano quel qualcuno perché è più facile, ma il mondo va avanti perché c'è davvero quel qualcuno. Ma quel qualcuno non sono io, non sei tu, siamo noi"
Inizia tutto con Mahiru, che declama d'aver quattordici anni, di odiare le cose difficili, apprezzando quelle semplici... motivo per cui decide di portarsi a casa un gatto randagio nero, di dargli un nome, scoprendo poi d'aver stretto un legame con un servamp, uno dei sette vampiri che hanno il potere di legarsi a una eve in un reciproco scambio di poteri.
Da lì la vita di Mahiru diventa frenetica, perché vecchie questioni legate ai vampiri, all'associazione anti-vampiro, la C3 (poco valorizzata, a mio parere), e ad un antagonista istrionico, originale e fortemente motivato a distruggere il mondo sotto la sua isteria, Tsubaki, lo chiamano in causa; ancora di più perché Kuro è la chiave di volta della situazione, ma non intende svelargli mai nulla, pigro come pare - non per nulla è il servamp della pigrizia.
Nella sua lotta contro Tsubaki, Mahiru incontra altre eve e altri servamp, e, mentre alcuni lo ostacoleranno per loro motivi, altri saranno più sibillini, mentre potrà contare sull'appoggio di due alleati coi loro servamp.
In un numero esiguo di episodi entrano in gioco vari protagonisti: da menzionare sono Licht e il servamp dell'egoismo, il cui rapporto ha un bell'episodio per svilupparsi e approfondirsi. I significati che riescono a darsi sono molti e Licht col pianoforte sa dire quello di cui Hyde, il suo servamp, ha bisogno. Gli antagonisti sono cinque, ma alcuni, nell'ottica generale, non vengono ben delineati, ma non è un male, alla fine.
Malgrado ciò la storia fila che è un piacere, rivelando storie, significati e motivazioni profonde, allacciandosi a un passato di sangue per superarlo.
E Mahiru sarà lì accanto a Kuro dicendo: "Qualcuno... qualcuno... tutti cercano quel qualcuno perché è più facile, ma il mondo va avanti perché c'è davvero quel qualcuno. Ma quel qualcuno non sono io, non sei tu, siamo noi"
Zero recensioni? Ma scherziamo?
"Servamp" è un'anime fantastico! Capisco che è uscito da poco, ma io stessa l'ho visto a ottobre e l'ho consigliato a tutte le ragazze che seguono anime che conosco.
La strutturazione della trama è quasi patetica inizialmente, poiché Kuro, che in realtà doveva essere un gatto, si dimostra tutt'altro, e con lui il povero protagonista entrerà a far parte di un mondo completamente nuovo ai suoi occhi. La trama non è molto elaborata, c'è da ammetterlo, tuttavia il modo in cui sono stati caratterizzati i vari personaggi rende davvero bello il complesso. I disegni poi, assolutamente perfetti e ben curati, rendono piacevole alla vista lo svolgimento delle varie scene.
E' una serie che mi ha colpito per la veridicità dei sentimenti aggregati ai vari personaggi, soprattutto le emozioni oscure che prova il "cattivo". Tsubaki, l'ottavo fratello, dimenticato o completamente sconosciuto agli altri sette personaggi, si ritrova ad avvertire invidia verso i fratelli e risentimento verso il suo stesso creatore, viene relegato nell'odio e lasciato a marcire tra i suoi complessi, così come accade spesso anche nella realtà. Ma non solo, oltre allo stesso Kuro, un'altra coppia di personaggi ben strutturati mi ha rapito emotivamente, ovvero Litch e Lawless. Questi ultimi hanno entrambi una storia triste, spiegata tragicamente e con una bellissima e coinvolgente tecnica narrativa. Litch e il suo pianoforte mi hanno fatto letteralmente piangere, poiché mi hanno ricordato molto me stessa quando ancora suonavo il piano, soprattutto quando l'ho ritrovato a suonare una sonata di L. V. Beethoven che io suonavo con la stessa intensità.
Consiglio assolutamente "Servamp", poiché ha una consistenza molto umana in quanto alle emozioni trattate e invita a riflettere sui rapporti tra amici e tra familiari. E' per me un onore essere stata la prima a scrivere una recensione su quest'anime.
"Servamp" è un'anime fantastico! Capisco che è uscito da poco, ma io stessa l'ho visto a ottobre e l'ho consigliato a tutte le ragazze che seguono anime che conosco.
La strutturazione della trama è quasi patetica inizialmente, poiché Kuro, che in realtà doveva essere un gatto, si dimostra tutt'altro, e con lui il povero protagonista entrerà a far parte di un mondo completamente nuovo ai suoi occhi. La trama non è molto elaborata, c'è da ammetterlo, tuttavia il modo in cui sono stati caratterizzati i vari personaggi rende davvero bello il complesso. I disegni poi, assolutamente perfetti e ben curati, rendono piacevole alla vista lo svolgimento delle varie scene.
E' una serie che mi ha colpito per la veridicità dei sentimenti aggregati ai vari personaggi, soprattutto le emozioni oscure che prova il "cattivo". Tsubaki, l'ottavo fratello, dimenticato o completamente sconosciuto agli altri sette personaggi, si ritrova ad avvertire invidia verso i fratelli e risentimento verso il suo stesso creatore, viene relegato nell'odio e lasciato a marcire tra i suoi complessi, così come accade spesso anche nella realtà. Ma non solo, oltre allo stesso Kuro, un'altra coppia di personaggi ben strutturati mi ha rapito emotivamente, ovvero Litch e Lawless. Questi ultimi hanno entrambi una storia triste, spiegata tragicamente e con una bellissima e coinvolgente tecnica narrativa. Litch e il suo pianoforte mi hanno fatto letteralmente piangere, poiché mi hanno ricordato molto me stessa quando ancora suonavo il piano, soprattutto quando l'ho ritrovato a suonare una sonata di L. V. Beethoven che io suonavo con la stessa intensità.
Consiglio assolutamente "Servamp", poiché ha una consistenza molto umana in quanto alle emozioni trattate e invita a riflettere sui rapporti tra amici e tra familiari. E' per me un onore essere stata la prima a scrivere una recensione su quest'anime.
