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Deidara_iwa

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7,5
Dopo un incidente, il giovane ingegnere Appare Sorano e il samurai Kosame Isshiki si ritrovano alla deriva su una barca che dal Giappone li porta in America. giunti lì e rimasti al verde, i due decidono di competere nella Trans-America Wild Race per vincere il premio in palio e tornare a casa. I due, in un'auto a vapore che hanno costruito, intraprendono così un viaggio senza sosta, che li porterà da Los Angeles a New York combattendo temibili rivali e fuorilegge del selvaggio West.

L'anime ti tiene incollato allo schermo ed è un giusto mix tra avventura, dramma, e commedia. Un anime che racconta la storia di Appare, un pioniere che con la sua genialità costruisce progetti inimmaginabili in grado di sopperire alla mancanza di materiali e di soldi. I personaggi sono ottimi, oltre ad Appare abbiamo un Samurai legato alla sua famiglia che vuole sconfiggere i fantasmi del passato; una ragazza che vuole abbattere le discriminazioni di sesso; un bambino che vuole vendicare la sua famiglia sterminata dai criminali. La cosa positiva è che non c'è un personaggio inutile, tutti hanno un senso e un obiettivo.

Ci sono anche dei lati negativi: il principale antagonista deve restare misterioso fino alle puntate finali, ma è chiaro sin dalla sua primissima apparizione che sarà colui da sconfiggere. E poi c'è la gara che viene descritta per 1/5 del percorso tra una vicenda e altra e poi si passa dal far west a New York nel giro di mezza puntata; si poteva sicuramente costruire una seconda stagione basata sulla restante parte di gara aggiungendo nuove peripezie.

Voto: 7,5 purtroppo il grande taglio finale fa perdere tanti punti a questo anime che comunque, per me, rimane uno dei migliori del 2020.


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MegaRoby

Episodi visti: 13/13 --- Voto 3,5
Appare Sorano e Kosame Isshiki, dopo una serie di situazioni particolari ed equivoci, si trovano alla deriva su una barca che dal Paese del Sol Levante li porta in America. Appare, affascinato dal livello tecnologico americano, in particolar modo delle auto decide di partecipare alla Trans-America Wild Race; Appare vuole semplicemente dimostrare di essere il migliore mentre Kosame vuole vincere il primo premio in denaro per poter tornare in Giappone. Trasformata la barca in auto Appare e Kosame partono da Los Angeles per arrivare a New York sfidando corridori e fuorilegge.

La trama ricorda moltissimo quella della celebre serie "Wacky Races" dove "un nutrito gruppo di personaggi muniti di macchina da corsa decide di partecipare ad una sfida automobilistica senza esclusione di colpi lungo le strade degli Stati Uniti." A mio avviso "Appare-Ranman!" è una brutta copia di "Wacky Races". La parte iniziale presenta l'insopportabile protagonista e la sua spalla comica che giungono in America dopodiché la gara parte, ma ben presto le cose si "complicano". Viene presentato un misterioso e potentissimo bandito che dovrebbe bloccare la corsa perché un manciata di ricconi lo ha pagato per farlo. Il susseguirsi delle vicende non ha proprio senso, con persone che avrebbero dovuto morire per i colpi inflitti, problemi di causa ed effetto e/o tempistiche ad esempio sull'assalto dei banditi nel canyon e così via. Tutto succede abbastanza a caso, senza un motivo valido e solo per creare colpi di scena inutili e piuttosto prevedibili. La sceneggiatura è raffazzonata e la maggior parte dei dialoghi superflui e piatti. Il protagonista che inventa il teaser ancor prima che esistano le batterie, il cattivo finale che sembra dio perché fortissimo e nemmeno in dieci persone riescono nemmeno a ferirlo. Buchi di trama qua e là e molto altro. Almeno c'è un finale ma purtroppo sembra che provi a dar adito a una seconda stagione nell'aviazione (speriamo proprio di no).

I personaggi hanno un design anche bello, ma una caratterizzazione pessima, sia di background che psicologicamente parlando, sono estremamente stereotipati. Il protagonista saccente, eccentrico, insensibile, narcisista e insopportabile al quale non frega un cazzo di nessuno tranne che di se stesso, ma nel profondo si cerca di renderlo umano almeno nelle situazioni più critiche per non parlare della sua inespressività, ideali farlocchi e incapacità relazionali. La spalla comica, Kosame, non fa per nulla ridere e non smorza l'insopportabile Appare, anzi risulta davvero pietoso. Il "cattivo" della serie super forte che tutti temono è semplicemente un pazzo furioso con il complesso di dio e il deliro d'onnipotenza, senza alcun background. Tutti i personaggi sono piatti, vuoti, monotoni e parecchi di loro stereotipati.

Almeno il comparto tecnico complessivamente è davvero buono, con anche delle soundtrack azzeccate, a tratti piacevoli e magari anche un po' "ricordabili". Ottimo il doppiaggio in italiano.

In conclusione, secondo me, non perdete tempo a guardare questo anime con personaggi vuoti e statici e una trama che lascia di molto a desiderare, anche se graficamente parlando è piacevole.


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whitestrider

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Qualcuno, vedendo i primi trailer, l'ha subito paragonato a "Wacky Races" (più o meno noto cartoon di Hanna & Barbera) ambientato però ai tempi della scoperta del west, quando oramai i cavalli stavano venendo soppiantati dalla strada ferrata e dalle prime automobili. Il paragone è un po' azzardato (e vedremo presto perché), ma non è così campato in aria come si potrebbe pensare.
La storia comincia in Giappone, dove un geniale ragazzo di nome Appare spende gran parte del suo tempo lavorando a motori meccanici e invenzioni varie, cosa che fa parecchio arrabbiare suo padre, che vorrebbe un figlio "normale". Unico amico di Appare è il classico samurai tutto d'un pezzo Kosame, il quale rispetta profondamente Appare nonostante le sue stramberie ed eccentricità. Purtroppo per Kosame un giorno si ritrova sbalzato dalle coste del Giappone a quelle americane a causa di un marchingegno meccanico di Appare, insieme all'amico inventore. Senza soldi e senza possibilità di riparare il mezzo con cui sono arrivati negli Stati Uniti, i due si trovano costretti a vivere di espedienti, finché non vengono a conoscenza della Trans-America Wild Race, una gara automobilistica,composta da diverse tappe, che vede i partecipanti macinare centinaia di km per arrivare al traguardo. Il premio per il primo arrivato è alquanto allettante per i due protagonisti, perché permetterebbe loro di tornare in Giappone. Molto interessate alla gara sono anche alcune case automobilistiche, che vogliono così dimostrare la bontà dei loro mezzi. Al cast si aggiunge anche un'improbabile (all'epoca si intende) donna meccanico cinese (chiaramente esperta di arti marziali ed eccellente pilota), diversi fuorilegge e un bambino nativo-americano che cerca vendetta nei confronti di chi ha ucciso suo padre. Dopo alcuni episodi che presentano i personaggi principali e le loro motivazioni cominciano dunque le gare vere e proprie, che vedono quasi sempre Appare e Kosame arrivare tra gli ultimi posti, spesso a causa di problemi meccanici.
La serie ha il suo punto di svolta con l'arrivo del fuorilegge davvero cattivo (mentre si scopre che gli altri fuorilegge che partecipano alla gara in fondo non sono poi così cattivi) che ha altri piani per la Trans-America Wild Race, e comincia a eliminare uno ad uno tutti i partecipanti, arrivando a ferire Kosame e a rapire diverse persone per chiedere un riscatto.
Ovviamente il cattivo è del tipo praticamente invincibile, a meno che non si unisca le forze per batterlo, cosa che chiaramente i personaggi principali faranno, anche quelli più riluttanti a collaborare.

Alla fine di questi 13 episodi cosa resta dunque? Appare Ranman è una di quelle serie (sempre più rare) non tratte da manga o light novel o videogiochi mobile, ed il solo fatto che serie così vengano ancora prodotte è sicuramente apprezzabile. Non ci si può lamentare del lato tecnico: disegni ed animazioni sono (quasi) sempre buoni, l'unico aspetto discutibile sono i veicoli realizzati spesso in 3D, ma non stonano troppo assieme all'animazione in 2D. La storia è buona, i personaggi sono tutti abbastanza ben caratterizzati, eppure non tutto funziona come dovrebbe, in particolare l'arrivo del "boss finale", che dovrebbe rendere la serie più interessante ma alla fine è il solito cliché trito e ritrito del cattivo (semi) invincibile che vuole portare il caos e l'anarchia nel mondo. Anche la "redenzione" di vari fuorilegge che partecipano alla gara non è nulla di nuovo (interessante la rivalità tra due di loro, in ogni caso), e in generale la serie non osa molto (ci sono un sacco di morti, ma guarda caso nessuno tra il cast principale!), e il finale è di quelli fin troppo rassicuranti (tutti o quasi hanno il loro happy ending). Non che siano sbagliati a prescindere finali del genere, ma senza un po' di pathos una serie non diventa memorabile, e purtroppo "Appare Ranman" non verrà ricordata a lungo negli anni che verranno. Peccato, perché aveva buone potenzialità.


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Focasaggia

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6,5
«Appare-Ranman!» è una serie anime, nata da un'idea di Masakazu Hashimoto a cura dello studio di animazione P.A. Works, leggero ma con tinte drammatiche.

Ambientato negli USA all'epoca del far-west, la Trans-America Wild Race è una prestigiosa gara automobilistica che attira un grande numero di partecipanti, tutti desiderano dimostrare di essere il pilota migliore, fra loro l'ingegnere Appare accompagnato dal suo improvvisato assistente, il samurai Kosame Isshiki, due giapponesi che, dopo alcune peripezie, si ritrovano così lontano dalla propria patria, decidono di parteciparvi con una auto costruita interamente dal ragazzo, l'intento è tornare a casa dai propri cari grazie all'ammontare del premio. Ai due si unirà, in cerca di vendetta, un bambino di una tribù indiana.

Non stiamo parlando di follie alla Steel Ball Run del mondo Jojo, la corsa è stata ben concepita e inizia con trovate intelligenti, ma non ci focalizzeremo su testacoda, sorpassi all'ultimo secondo e tutto il travolgente mondo della formula 1, vedremo solo un assaggio di quel fantomatico mondo per poi discostarcene riprendendolo solo verso la fine.

L'anime è leggero, cerca di far ridere e ci riesce, alcune scene sono davvero divertenti, altre meno, ma questo poi dipende dai gusti. Va avanti così per molto tempo e si pensa che lo farà sino alla fine. La storia ad un certo punto sembra cambiare direzione, un uomo fischietta, un chiaro rimando a Beevee Liscar di Fairy Gone, e le scene divertenti spariscono per lasciare il passo a scene più drammatiche, un cambio coraggioso che fa ben sperare per un finale scoppiettante e sembra di assistervi. Il nemico è ben caratterizzato, è carismatico, semplice e chiaro nelle motivazioni del suo agire, eppure come se fosse limitato dall'autore non può superare un certo confine, come se l'anime alla fine si ricordasse che stiamo pur sempre visionando un anime leggero e divertente.

Alcuni punti non verranno approfonditi ma ciò che sarà importante per i vari protagonisti, ciò che li caratterizza, sarà sempre chiaro. I personaggi sono tanti, tutti con un trascorso e un carattere completamente differente dall'altro, da Kosame Isshiki, provato da un evento passato, all'esibizionista TJ, alla ragazza in cerca di emancipazione Jin Xiaoleng, lo spettatore potrà quindi tifare per il proprio personaggio preferito sperando vinca la gara. Per quanto riguarda la caratterizzazione si nota un punto comune ad alcuni: un passato dove si cerca di incolpare un nemico, qualcuno che ha ucciso i propri cari, che abbia o meno un volto quella persona non importa, la si cerca o si va avanti, e alla fine si va sempre avanti, vendicarsi non sarà facile ricorda l'anime.

Per quanto riguarda le animazioni a cura dello studio P.A. Works (Another, Fairy Gone, Sirius the Jaeger, etc) considerando le tante scene di azione presenti durante la serie sono notevoli anche se non eccelse, vista la scelta di utilizzare talvolta colori forti, sgargianti, le cui scene troppo veloci non riescono a far apprezzare al pieno gli eventi mostrati.

Consigliato a chi cerca una serie leggera, divertente con punte drammatiche.


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kirk

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Negli Stati Uniti d’America si è tenuta negli anni settanta, una corsa automobilistica illegale vinta da chi, dalla costa est (New York) raggiungesse la costa ovest (Los Angeles) il più rapidamente possibile: si chiama la The Cannonball Baker Sea-To-Shining-Sea Memorial Trophy Dash e ha ispirato un film uscito nel 1981 con nel cast Burt Reynolds, Roger Moore e un giovane Jackie Chan. Da noi quel film è stato intitolato “La corsa più pazza del mondo”… e io mi aspettavo in realtà che questo Appare-Ranman! fosse qualcosa di simile solo un po’ più strutturato… insomma un qualcosa di comico… invece è una commedia con spunti drammatici della durata di 13 episodi animati dallo P.A. Works studio. Questo è il loro primo lavoro a cui presto attenzione e mi ricorda opere di altri tempi.

Arrivati per sbaglio in America dal Giappone l’inventore Appare e il samurai Kosame si iscrivono ad una corsa: il primo con l’obiettivo di dimostrare la sua bravura come creatore di macchine, il secondo per vincere il premio e avere i soldi per ritornare in patria… ma fra tante persone interessate a vincere ce ne è uno che vuole sabotare la gara…
Con una tecnologia inesistente all’epoca in cui è ambientato l’anime e con macchine dalla forma strana appaiate a persone stravaganti la gara prende il via: gli ultimi episodi cambiano molto dai primi in quanto scorre il sangue… di più non dirò.


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Manga18

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Forse una delle serie più sottovalutate dell'anno (anche a causa stop forzato dopo un paio di puntate).

Le storia parte in Giappone ma Appare e Kosame, i protagonisti, si troveranno per caso negli USA. E qual miglior modo, a inizio '900, per recuperare i soldi per tornare indietro se non partecipare ad una corsa automobilistica per mostrare la superiorità della nuova tecnologia. Da questa premessa parte una serie ricca di personaggi godibili, situazioni interessanti, tensione e quando serve spietatezza (chi deve morire, muore).

Non fatevi spaventare dai personaggi sopra le righe nel vestire, i momenti esagerati (qualcuno ha detto gara di taglio del cetriolo?) ci sono, ma non sono mai fuori luogo e quando le cose devono diventare serie smettono di comparire.

Spero in una seconda stagione o per lo meno che lo sceneggiatore esca presto con una nuova opera.
E proprio a riguardo della seconda stagione al 90% non ci sarà ma la butto li: questa serie era basata nell'idea su "la corsa più pazza del mondo" che, guarda caso, vide i protagonisti tornare in "Dastardly e Muttley e le macchine volanti" che parla di aerei.


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maxcristal1990

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Tutto inizia in Giappone dove questo ragazzo di nome Appare, molto stravagante, pensa esclusivamente alla meccanica e alla costruzione di nuove invenzioni. Ormai giudicato una gran problematica, decidono di arrestarlo per i danni continui arrecati. Così Kosame, uno dei samurai del dojo locale, viene inviato per recuperarlo. Nel cercare di fermarlo si ritrova sulla sua barca in partenza e... così siamo arrivati in America dove i due collaboreranno nella costruzione di autoveicolo per partecipare a una gara, che mette in palio un premio in denaro che potranno utilizzare per tornare in Giappone.

Sono rimasto veramente sorpreso! Questo anime non credevo potesse avere un gran potenziale, ma mi sono ricreduto!
I motivi sono molti, storia interessante, molto incisivo e visto l'argomento trattato "meccanica e corsa di auto" prende delle pieghe veramente imprevedibili. Non sono rimasto sorpreso dalle animazioni in sè, a mio giudizio mediocri e con dettagli curati fino ad un certo punto, piene di colori parecchio forti, alcune volte un po' pesanti, ma dalla storia molto bella e narrata veramente bene. È vero può sembrare solo una corsa di auto, ma in realtà non è così, lo garantisco! Non mancano i colpi di scena, i momenti commoventi e gli scenari di combattimento. Un altro mezzo punto lo guadagna grazie ai personaggi, a mio parere molto dettagliati e ben distinti. Il personaggio principale, Appare, fissato di meccanica, nella sua avventura si rende conto di avere sentimenti e di essere cambiato, questo percorso ben costruito merita un altro mezzo punto! Anche durante le puntate prima dell' inizio della corsa non annoia! Quindi posso dire di non aver visto episodi morti con argomentazioni inutili o perdi tempo. La scorrevolezza è sublime, non manca veramente niente, tutto fila liscio. Una piccola pecca sono le scelte musicali, ma è solo un mio parere. Nel complesso: da vedere.