Hinata no aoshigure CoverL'infanzia, si sa, è il periodo dei sogni e della fantasia. Chi, da bambino, non ha almeno una volta lasciato correre l'immaginazione verso mondi lontani, fantasticando di ritrovarsi come per magia in luoghi sconosciuti ricoperti da immense foreste e sfolgoranti arcobaleni, o di librarsi nel cielo sfidando apertamente tutte le leggi della fisica e della gravità? O magari di vedere nel buio, galleggiare tra le candide nuvole e parlare con gli animali? Ogni bambino inevitabilmente guarda la realtà in modo arazionale, e ciò gli permette di percepire le "forze" che stanno al di sotto della veste ordinaria delle cose; durante la fanciullezza i nostri occhi si aprono al mondo, guardiamo la natura con stupore, e di conseguenza ogni insignificante particolare ci porta immancabilmente al sogno e alle fantasticherie.

Hinata, il protagonista di questa piccola, comune storia, è un bambino delle elementari come tanti altri. Bravo nel disegno, timido e leggermente impacciato, il nostro eroe inforca un paio di spessi occhialoni attraverso i quali ogni giorno osserva con attenzione la dolce Shigure, la sua tanto ammirata compagna di classe. Il piccolo Hinata nutre una certa simpatia nei suoi confronti, ma non essendo molto bravo con le parole e preferendo esprimersi con carta e matite, il bambino custodisce i propri sentimenti nei suoi disegni e nella sua grande immaginazione. Quando finalmente il nostro protagonista riesce ad avvicinarsi a Shigure e a legare con lei, arriva - brusco come una doccia gelida - l'imprevisto. E per il piccolo Hinata riuscire a esprimere i propri sentimenti all'amica sarà una vera e propria impresa!
 
Hinata no aoshigure 1

Hinata no aoshigure è il cortometraggio d'esordio del giovanissimo Studio Colorido, azienda nata verso la fine del 2011. Essendo uno studio d'animazione fondato di recente, a livello produttivo è ancora maggiormente indirizzato verso opere cinematografiche di varia durata (tra cui si annovera il recentissimo Taifuu no noruda) e produzioni minori per il web, che tuttavia sono nella totalità dei casi caratterizzate da una grande attenzione tecnica e qualitativa.  Anche per quanto concerne il breve film in questione, ciò che salta subito all'occhio dello spettatore fin dai primi fotogrammi è la freschezza e la limpidezza dell'apparato grafico, coinvolgente e attraente per i colori vividi e i fondali dalle tinte intense ma quasi acquarellate. Per non parlare poi della splendida colonna sonora, calda e avvolgente; le melodie intervallano strumenti dai timbri più gravi a quelli più leggeri, ma contribuiscono sempre a creare un'atmosfera soffice e incantevole senza mai imporsi sulle immagini. Il character design, realizzato dal direttore delle animazioni Youjiro Arai - che in passato ha lavorato anche per conto dello Studio Ghibli ai lungometraggi La collina dei papaveri e Arrietty -, per certi versi lascia trasparire qualche vaga somiglianza con quello classico della celebre azienda di Takahata e Miyazaki, ma nonostante ciò riesce tranquillamente a delineare una propria identità, con forme più morbide e levigate e un tratto leggermente più moderno. La regia del promettente Hiroyasu Ishida, così come lo svolgersi della vicenda, è delicata e misurata nei primi minuti, ma con l'evento scatenante cambia completamente ritmo.

Il finale infatti è una vera esplosione di dinamismo e vitalità, un tripudio di colori in cui realtà e fantasia si fondono efficacemente tra loro generando nello spettatore una miriade di sensazioni, come se fosse trascinato di persona nel mezzo dell'azione. Le animazioni infatti, pur essendo fluide e dettagliate anche nelle scene più calme, in questa lunga sequenza danno il meglio di sé, passando attraverso sferzanti piani sequenza, inquadrature rapidissime ed elaborati movimenti di macchina, il tutto valorizzato dall'ottimo comparto sonoro e dal fresco accompagnamento musicale. Anche la CG non si risparmia ed è inserita in dosi considerevoli, ma in questo caso riesce nella rara impresa di non stonare con il resto neanche per un secondo, soprattutto per via della scelta di colori effettuata ed essendo relegata perlopiù all'animazione dei fondali. Insomma, un vero tour de force che ci condurrà, quasi esausti, alla dolcissima e piacevole scena di chiusura, che ci riporta alle serene atmosfere iniziali.
 
Un piccolo gioiello, che nonostante la durata ridotta riesce ad essere completo, divertente ed esaustivo; consigliato a quelli che vogliono far rivivere il fanciullo che è in loro, per dirla alla Pascoli, ma anche a tutti coloro volessero solamente godersi un prodotto semplice, ma ben concepito e realizzato.