La musica e gli anime! Lo abbiamo sempre detto, no? Ciò che rende davvero speciale una serie anime rispetto al manga, oltre ovviamente al realismo delle animazioni, è la parte sonora.
Capace di creare da sola a volte un'atmosfera e impreziosire la storia raccontata, la musica è un elemento a mio avviso essenziale non solo di un prodotto televisivo ma anche della nostra vita. I gusti personali però, mai come in questo caso, la fanno da padrone, essendo molteplici le sonorità e i generi che vanno incontro ai più disparati gusti dello spettatore.
Ecco quindi che per riempire di musica questa calda estate 2016 abbiamo deciso, noi dello staff, di condividere con voi i nostri brani preferiti: da opening/ending a insert song a parti musicali della BGM.

ATTENZIONE: Nessuna velleità di dire che sono il meglio del meglio, assolutamente! Solo un modo di sentire o risentire musica che fa parte dei nostri ricordi e condividere con voi la nostra passione che è anche la vostra.

Oggi tocca a Rukia K., il nostro ultimo giovanissimo acquisto tra coloro che si occupano delle schede!
 

Fullmetal alchemist: Brotherhood è una delle serie che mi ha avvicinata al mondo degli anime e immagino che questo valga per molte altre persone. Ad accompagnare questa bellissima serie ci sono delle sigle altrettanto affascinanti, come questa opening. È talmente bella che non mi è mai passato per la mente di saltarla passando direttamente all’inizio dell’episodio e ancora adesso la ascolto qualche volta quando ho voglia di rilassarmi un po'.


L’ATTACCO DEI GIGANTI: Eye water 
(Hiroyuki Sawano)

 

Uno degli elementi che mi hanno fatto apprezzare di più l’attacco dei giganti sono indubbiamente le OST di Sawano. Anche questa, seppur calma rispetto alla serie è molto bella. Ha dei suoni meravigliosi, che da un lato trasmettono tranquillità, ma dall’altro una profonda tristezza. Nel secondo episodio è presente anche una versione con la chitarra, ma questa col pianoforte è senz’altro quella che preferisco.


PSYCHO PASS: Monster without a name
(Egoist)

 

Psycho pass ha fatto parlare molto di sé e come Fullmetal alchemist, è una delle prime serie che ho visto. Ho apprezzato molto questa bellissima ending per via del ritmo in parte calmo e in parte energetico. Anche le altre sigle sono molto coinvolgenti, ma quelle che preferisco sono le ending e questa è in assoluto quella che mi è piaciuta di più.
 


L’ATTACCO DEI GIGANTI: XL-TT
(Hiroyuki Sawano)

 
 

Ovviamente nella mia classifica non poteva mancare la colonna sonora simbolo de l’attacco dei giganti, in grado di rendere perfettamente la tragicità delle scene più cruente. Ammetto che in più di un’occasione mi è capitato di riguardare interi episodi solo per assaporare queste meravigliose OST, ma erano così emozionanti che non riuscivo a farne a meno. In alcuni punti ha un ritmo così marcato che sembra quasi di sentire i passi dei giganti. È molto coinvolgente, ma riesce a dare il meglio di sé se combinata con le immagini.
 

IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL: Merry go round of life
(Joe Hisaishi)

 

Anche la colonna sonora de Il castello errante di Howl è riuscita a lasciare il segno. All’interno del film è stata inserita parecchie volte, qualcuno potrebbe dire fino allo sfinimento, ma questo è servito a far si che mi ci affezionassi. È molto tranquilla e riesce a dare quel tocco di magia in più perfetto per il genere trattato. È da molto tempo presente nella mia playlist, ma non mi stancherò mai di ascoltarla.

 
KYOUKAI NO KANATA: Daisy
(Stereo Dive Foundation)

 

Nonostante si tratti di una serie che non ha spiccato molto, devo ammettere che l’ending di Kyoukai no kanata mi ha veramente colpita. Anch’essa non è un capolavoro, ma è dolce e soprattutto sembra adatta a qualsiasi situazione. Che un episodio termini normalmente, in modo triste o divertente non ha importanza, perché questa sigla di chiusura non è mai fuori luogo.

 
KISEIJU – L’OSPITE INDESIDERATO: Let me hear
(Fear, and Loathing in Las Vegas)
 

Contrariamente ad altre serie, ho imparato ad apprezzare l’opening di Kiseiju-L’ospite indesiderato mano a mano che perseguivo con la visione degli episodi. In questo caso non si è trattato di amore a prima vista come nelle altre canzoni sopracitate, ma dopo un po' è riuscita a lasciare il segno. Pur amando canzoni tranquille sono riuscita ad apprezzare questo suo lato rockettaro.
 

DEATH PARADE: Moonlit Night
(Yuuki Hayashi)

 

Per finire, non posso non citare la famosa OST di Death parade che mi ha profondamente colpita. Probabilmente è la migliore tra quelle che ho ascoltato finora e penso che sarà difficile trovarne un’altra di altrettanto bella. Dopo aver ascoltato le altre canzoni è chiaro che adoro il suono del pianoforte e questa canzone non fa di certo un’eccezione.